«Con il voto costruiamo la nostra comunità»

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«Con il voto costruiamo la nostra comunità»

CAPODISTRIA | Lunedì sera TV Capodistria, nello speciale dedicato alle elezioni di domenica per il rinnovo dei massimi vertici dell’Unione Italiana, ha ospitato Maurizio Tremul, candidato unico al ruolo di presidente dell’UI. Proprio su questa circostanza si è voluta soffermare in apertura dell’intervista la caporedattrice dei programmi informativi dell’emittente, Mojca Juratovec, che ha chiesto a Tremul quali sono, a suo avviso le ragioni della mancata presenza di altre candidature. “Non me l’aspettavo, ho auspicato che ci fossero altri due candidati perlomeno uno da Pola e uno da Rovigno che in questi ultimi anni e ultimi mesi, sono stati molto critici nei confronti del mio operato e addirittura nei confronti della mia persona. Sarebbe stato bello poterci confrontare in campagna elettorale, lasciare i loro comodi posti dirigenziale in cui sono stati eletti quasi senza battere ciglio e confrontarsi con l’elettorato”, ha detto Tremul. I motivi li ha inquadrati nella “voluta e programmata litigiosità di alcuni personaggi molto rumorosi all’interno della CNI che hanno voluto portare allo scontro, allontanando molte persone e molti possibili candidati”. Sulle ragioni che lo hanno spinto a (ri)scendere in campo è stato chiaro: “Ho deciso di candidarmi perché reputo che con la candidatura di Marin Corva a presidente della Giunta esecutiva, si avvia quel rinnovo generazionale chiesto da tantissime parti, che viene accompagnato da un lavoro di continuità e di trasmissione di contatti, di rapporti, di relazioni, di esperienze che ho costruito in questi anni e che intendo mettere a disposizione della GE e dell’Assemblea”. Altrettanto chiaro è stato sui due candidati al ruolo di presidente della GE. “Marin Corva rappresenta il rinnovo generazionale, l’altro candidato non lo rappresenta (Sandro Damiani, nda). Mi sembrerebbe inspiegabile una scelta diversa. Collaborerò molto bene con Marin Corva”, ha chiosato, evitando di esprimersi sull’altra possibilità. Tra le prime cose da fare, come spiegato dal futuro presidente dell’UI, sarà “stabilire un rapporto diretto e importante con la Regione Friuli Venezia Giulia”, sottolineando che prima sentirà i due deputati al seggio specifico in Croazia e Slovenia, con i quali intende impostare un “rapporto chiaro, coerente e trasparente nel pieno rispetto dei ruoli”. Nel prossimo mandato sarà necessario rafforzare il dialogo e la coesione dell’UI stessa e Tremul ha ribadito che avvierà un dialogo con tutte le espressioni organizzate della CNI per fare crescere in termini di qualità l’intera CNI. “Credo che la strada da seguire sia qualla di metterci intorno a un tavolo e ragionare tutti insieme su come potere funzionare come un’orchestra che funziona all’unisono e che riesce a presentare un bellissimo concerto”, ha sottolineato. In chiusura Tremul ha invitato tutti i connazionali di recarsi alle urne perché “votare significa dire io ci sono, affermo la mia presenza, voglio contribuire a costruire la mia comunità”.

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