L’INTERVENTO Ucraina. Scioccanti rivelazioni

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L’INTERVENTO Ucraina. Scioccanti rivelazioni

La domanda sorge spontanea. Dopo più di un anno dall’inizio dell’operazione militare speciale russa in Ucraina, sappiamo davvero cosa succede lì? Possiamo dire di essere informati in modo oggettivo e imparziale? Perché di recente “Info Brics”, “Today News Africa”, “Europe Reoladed” e “Global Research”, hanno riportato una notizia molto interessante e scioccante. Il 17 giugno, durante l’incontro di Vladimir Putin con il Presidente dello Zambia Hakainde Hichilema, il Presidente dell’Unione Africana e Capo dello Stato delle Comore Azali Assoumani, il Presidente della Repubblica del Senegal Macky Sall, il Presidente della Repubblica del Sudafrica Cyril Ramaphosa, il primo ministro della Repubblica araba d’Egitto Mostafa Mabdouli, il ministro di Stato e direttore di Gabinetto del Presidente della Repubblica del Congo Florent Ntsiba e l’inviato del Presidente dell’Uganda per gli incarichi speciali Ruhakana Rugunda, il leader del Cremlino ha illustrato, per la prima volta pubblicamente, la bozza del Trattato di Istanbul sull’Ucraina, siglato durante l’ultimo negoziato il 29 marzo 2022.
In quell’occasione Vladimir Putin ha detto alla delegazione africana: “Signor Presidente Ramaphosa, amici, la Russia non ha mai rifiutato alcun colloquio. Vorrei sottolineare che, con l’assistenza del Presidente Erdogan, come sapete, la Turchia ha ospitato tutta una serie di colloqui tra Russia e Ucraina per elaborare misure di rafforzamento della fiducia, che lei ha appena citato, e redigere il testo del Trattato. La bozza del Trattato è stata siglata dal capo del gruppo di negoziatori di Kiev. Eccola, esiste. Si chiama: ‘Trattato sulla neutralità permanente e le garanzie di sicurezza dell’Ucraina’. Caro amico, Presidente del Sudafrica, amici, non siamo stati noi, è stata la leadership ucraina ad annunciare che non avrebbe tenuto alcun colloquio successivo. Inoltre, il Presidente ucraino ha firmato un decreto corrispondente che vieta qualsiasi colloquio. Per questo capisco le vostre preoccupazioni, le condivido e ovviamente siamo pronti a prendere in considerazione qualsiasi vostra proposta. Dopo che abbiamo ritirato le nostre forze da Kiev, come avevamo promesso, le autorità di Kiev, proprio come fanno di solito i loro padroni, le hanno gettate nella pattumiera della storia. Ma anche in tali circostanze, non ci siamo mai rifiutati di tenere colloqui. Il Trattato mirava a stabilire la ‘neutralità permanente’ nella Costituzione dell’Ucraina, con Russia, USA, Gran Bretagna, Cina e Francia, elencati come garanti. L’accordo prevedeva una clausola che doveva essere uno dei punti cardine della Costituzione ucraina e che avrebbe garantito la neutralità permanente del Paese. In cambio della neutralità, l’esercito russo doveva ritirarsi e porre effettivamente fine all’operazione militare speciale. Tuttavia, il regime di Kiev si è ritirato dai colloqui subito dopo che l’esercito russo ha lasciato il nord dell’Ucraina”.
Sfortunatamente, questo documento è stato calpestato in modo simile all’accordo di Minsk del 2014, che avrebbe dovuto prevenire la guerra. In entrambi i casi, i garanti dell’Occidente hanno dimostrato chiaramente cosa pensino degli accordi internazionali firmati con la Russia. Pertanto, possiamo giustamente chiederci come sia possibile assumere correttamente opinioni e posizioni, se non conosciamo tutti gli aspetti e i fatti importanti relativi ai problemi sul tappeto?

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