LA RIFLESSIONE Fiume. Nettezza urbana: sarà effetto domino?

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LA RIFLESSIONE Fiume. Nettezza urbana: sarà effetto domino?
Foto Ivor Hreljanoivć

Che qualcosa non andasse in seno alla municipalizzata Čistoća, lo si poteva intuire da tempo. Se non altro, per lo stato in cui versa (già da un bel po’) la nettezza urbana. Un tasto dolente di cui, diciamoci la verità, non si parla quanto si dovrebbe, in primis dal versante giornalistico. In questo senso, fare un mea culpa da parte di chi scrive è d’obbligo, come lo dovrebbero fare altri rappresentanti della categoria, che poco o niente hanno scritto e comunicato su quello che è considerato uno dei problemi principali che affliggono la città. Perché bisogna ammettere: Fiume è sporca! E lo è dalla notte dei tempi, ancor di più da quando la Čistoća, oltre allo smaltimento dei rifiuti, ha sotto la sua ingerenza anche l’assetto delle aree verdi, che a sua volta necessiterebbero di una bella… rinfrescata e di un’azione molto più incisiva. La città è sporca e in alcuni punti puzza pure. Ok, ci sarà sempre chi dirà (non sbagliando) che la colpa di quest’inspiegabile scenario è per metà dei cittadini (fortunatamente non tutti), che in un XXI secolo ormai avanzato non sanno neppure che cosa significhi raccolta differenziata dei rifiuti, per non parlare dell’assenza (spesso e volentieri) del senso civico. Sì, la responsabilità è anche loro, ma lo è in primo luogo di chi amministra la città. La bomba dello sciopero dei netturbini, con tutte le conseguenze che ne deriveranno, non dovrebbe (dunque) sorprendere nessuno. E non sarà di certo la prima, perché spegnere incendi in extremis non sarà più sufficiente per far funzionare le cose. L’effetto domino potrebbe essere dietro l’angolo…

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