Tremul: «L’UI in Slovenia opera in piena trasparenza e legalità»

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Tremul: «L’UI in Slovenia opera in piena trasparenza e legalità»
Maurizio Tremul. Foto: Goran Žiković

In relazione all’articolo pubblicato da “La Voce del Popolo” (30/10/2023): “Articolo 9: presidente UI e Giunta in disaccordo”, di Moreno Vrancich, preciso che sono 12 i firmatari della proposta che dividerà l’Unione Italiana e la Comunità Nazionale: Sandro Vrancich, Daniela Ipsa, Dyego Tuljak e Alex Zigante, Gianfranco Kozlovič, Gianfranco Stancich e Marco Orlando, Jan Pulin, Robi Štule, Gianclaudio Pellizzer, Glauco Bevilacqua e Gaetano Benčić.

Nelle mie dichiarazioni, come pure alla precisa domanda su questo tema rivoltami domenica scorsa dall’autore dell’articolo – non pubblicate – non ho mai commentato la decisione della Giunta esecutiva. Ne ho sempre semplicemente preso atto!

Esprimendo il mio pensiero mi sono sempre riferito esclusivamente ai 12 firmatari della proposta. Espressione di libertà che mi si vorrebbe ora impedire. Viviamo in democrazia: qui l’epoca dei totalitarismi è terminata da decenni!

Perché vengono intervistati solamente i due firmatari che al contempo sono anche membri della Giunta esecutiva, Dyego Tuljak e Gaetano Benčić? In questo modo si alimenta la falsità che vi sia in atto uno scontro istituzionale. Nulla di più menzognero! Gaetano Benčić, con il metodo della disinformazione, fomenta proprio questo scontro. Rammento a Benčić le dichiarazioni del presidente della Giunta esecutiva, Marin Corva: “Un parere positivo, ma non vincolante quello dell’Esecutivo”.

L’UI in Slovenia opera in piena trasparenza e legalità, osserva le leggi, le normative e gli atti vigenti: lo confermano i molteplici controlli dei revisori (italiani, sloveni, croati) che verificano il nostro operato.

Esistono i documenti che regolano i rapporti reciproci. I piani finanziari, i Bilanci, i progetti, le attività e le iniziative dell’UI di Capodistria sono approvati dall’Assemblea.

Più di trent’anni fa il popolo italiano di queste terre scelse l’unitarietà della Comunità Nazionale Italiana e quali padri fondatori abbiamo fondato un’unica Unione Italiana. Gli Stati ci hanno costretto ad avere due soggetti, uno in Slovenia e uno in Croazia: sono questi oggi i bracci operativi dell’unica Unione Italiana, che ha due presidenti, eletti il 26 giugno 2022 da tutti gli italiani di Croazia e di Slovenia, che sono al contempo il coordinatore e il vicecoordinatore dell’Unione Italiana di Capodistria. In questo modo noi conserviamo il nostro essere popolo unico nell’unitaria Unione Italiana.

La proposta di 12 consiglieri tradisce il voto popolare perché questa non era presente nei loro programmi elettorali! La loro proposta spaccherà l’Unione Italiana e dividerà la nostra Comunità in quella di Slovenia e in quella di Croazia. Avremo così l’Unione Italiana di Fiume con due presidenti eletti da tutti gli italiani di Croazia e Slovenia e un’Unione Italiana di Capodistria con un Coordinatore eletto da 10 delegati.

*Presidente dell’unione Italiana

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