«Zajc». La parola d’ordine è sopravvivenza

All’evento «After hours» è stato annunciato il programma degli ensemble teatrali, ma al centro dell’interesse c’è il 75.esimo anniversario del Dramma Italiano

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«Zajc». La parola d’ordine è sopravvivenza

Sta per iniziare una nuova stimolante stagione teatrale e già ora, all’orizzonte si profilano sfide e ostacoli da affrontare a testa alta. Il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”, consapevole della difficile situazione epidemiologica e del forte impatto della pandemia sul settore culturale, ha deciso di intitolare “Sopravvivenza 2” (Opstanak 2), la stagione teatrale 2021/2022.

 

I 75 anni del Dramma Italiano

A inaugurare la serata informativa, ma anche performativa, dello “Zajc”, intitolata “After hours”, sono stati gli attori del DI Leonora Surian Popov e Mirko Soldano, i quali hanno annunciato, cantando un brano del musical “Baciami, Cate”, che sarà proprio il Dramma Italiano ad aprire la stagione 21/22 con il succitato spettacolo, questa volta nella versione in lingua italiana. La data da segnare sui calendari, ovvero il “compleanno” del Dramma Italiano, è il 26 novembre, un giorno speciale per il Teatro, ma anche per il resto della CNI, in quanto sono numerosi gli eventi in programma.

Le celebrazioni avranno inizio con una nuova produzione per bambini, “Eclissi”, di Nenad Pavlović, alla quale seguirà la proiezione di un inedito documentario sul Dramma Italiano, la prima compagnia in pianta stabile italiana, nonché l’unica fuori dall’Italia e anche la più longeva. Il clima festivo continuerà anche nella giornata di sabato, 27 novembre, con l’inaugurazione di un nuovo spazio teatrale dello “Zajc”: il “Dram(m)a center”, nell’ex magazzino dell’Exportdrvo. Lo spettacolo che verrà rappresentato per l’occasione vanterà la regia di Neva Rošić, la quale ha deciso di mettere in scena con Aleksandar Cvjetković e Mirko Soldano forse la più complessa opera di uno degli autori più rappresentati sui palcoscenici d’Europa: “Variazioni enigmatiche” di Eric-Emmanuel Schmitt. I progetti preparati dal Dramma Italiano non si fermano qui, ma continuano con tre première da non perdere. Innanzitutto, il programma “Intelligenze artificiali al Wellness”, una coproduzione con il Miela di Trieste e il Dramma Italiano per rappresentare la trilogia sulle Intelligenze artificiali scritta dall’attore Giuseppe Nicodemo, “LockClown”, tratto dai testi di Angelo Cecchelin, firmato dall’esperto regista membro degli Oblivion, Davide Calabrese.

In questa commedia musicale potremo vedere nuovamente insieme la coppia Elvia e Bruno Nacinovich, affiancata da Stefano Surian. Infine, uno spettacolo di Federico Fellini con la regia di Igor Pison: “E la nave va”. Non mancheranno le repliche degli spettacoli più belli delle stagioni passate, come il “Decameron”, “Alfa Romeo Jankovits”, “Adriatico”, “Il bonsai ha i rami corti” ed “Esercitazione alla vita – seconda volta”.

I rappresentanti del Dramma Croato e di quello Italiano

Stagione cruciale per il Dramma Croato

Sono tanti gli eventi pure nel cassetto della compagnia croata del teatro fiumano e tra gli appuntamenti più importanti c’è il progetto distopico “232,778⁰C” di Ivan Penović, ispirato al romanzo “Fahrenheit 451”. Il Dramma Croato, a fianco di progetti interessanti, ma non particolarmente provocanti, ha deciso di dare spazio anche alle minoranze sessuali e alle teorie del gender. Il tasto dolente dei conservatori sono, ovviamente, i bambini, motivo per cui il 5 novembre debutterà il primo spettacolo LGBT per bambini: “E Cyrano e la bambina” di Edmond Rostand e Guillermo Baldo, con la partecipazione del teatro dei giovani Kamov e il Teatro Poco Loco. Un’altra produzione che parlerà d’identità di genere sarà “I tre Re o Quel che volete” di William Shakespeare con la regia di Franka Perković. Tra gli altri progetti ci sono “Amarcord” di Federico Fellini (regia di Vito Taufer) e il dittico fiumano dedicato a Daša Drndić e a Mira Furlan: “Leica format” ed “Esercitazione alla vita – seconda volta”.

Balletto e Opera a braccetto

L’anno teatrale che ci attende non sarà avaro di appuntamenti musicali per gli amanti dei classici, ma anche dei progetti più all’avanguardia. La prima première dell’Opera sarà “Il flauto magico” di Mozart, il 17 novembre, alla quale seguirà una coproduzione con il Dramma Italiano e il TNC di Osijek, l’”Arlecchino” di Ferruccio Busoni e “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini. Immancabili pure le storie d’amore come “Didone ed Enea” di Henry Purcell, oppure “Romeo e Giulietta” di Segej Prokofjev, realizzata con il Balletto e la coreografia di Jiri Bubeniček. Il Balletto ha in serbo pure la Trilogia mediterranea (Pulcinella, Il Pomeriggio di un fauno e Rapsodia spagnola), nella quale lo stile classico abbraccerà gli elementi di quello contemporaneo, come ha illustrato Maša Kolar, direttrice del Balletto.

I ballerini con la direttrice del Balletto, Maša Kolar

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