«Zajc». A tu per tu con gli attori fiumani

I cittadini hanno potuto porre domande sulla recitazione, le prove, le esperienze in scena, ma anche su ciò che accade dietro le quinte

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«Zajc». A tu per tu con gli attori fiumani
Gli attori del DC e del DI sulla scalinata della Biblioteca. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Lo speed dating, un servizio organizzato consistente in una serie di brevi colloqui con diverse persone nella stessa serata, al termine della quale si può decidere se approfondire o meno la conoscenza con una di loro, sta prendendo sempre più piede in quanto molte persone preferiscono gli incontri dal vivo per incontrare potenziali partner piuttosto che le applicazioni di incontri. Visto che lo speed dating è un ottimo modo di incontrare qualcuno senza impegno, fare domande personali senza entrare in discorsi troppo lunghi o impegnativi, il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume ha organizzato una serata di questo tipo per tutti gli spettatori e i cittadini che hanno voluto incontrare a quattr’occhi gli attori del Dramma Italiano e Croato. L’incontro, che si è tenuto nel palazzo della Biblioteca civica, ha rappresentato un’ottima occasione non solo per conoscere gli attori dello “Zajc”, ma anche per visitare (se non lo si è già fatto) la nuova biblioteca fiumana. A dare il benvenuto ai presenti è stata Katarina Mažuran, coordinatrice del programma dello sviluppo del pubblico del Teatro fiumano.

Gli attori messi «a nudo»
“Sappiamo bene che a differenza di altri tipi di arte, quella teatrale è irripetibile – ha esordito Mažuran –, in quanto è impossibile riproporre lo stesso spettacolo nella stessa forma. Lo spettacolo non avviene solo sulla scena, è il prodotto di un’interazione con il pubblico nella quale scaturiscono delle emozioni e si ha uno scambio di impressioni. Abbiamo voluto far conoscere ai cittadini i nostri attori nella speranza che un’amicizia nata in questo modo possa portare esperienze nuove al pubblico, nonché la nascita di nuove e più forti emozioni nel corso degli spettacoli. Ci auspichiamo che gli attori saranno tanto rilassati da mettersi a nudo e rivelare i loro punti deboli, le vulnerabilità, i momenti in cui si sono sentiti fragili ed esposti. Invito i cittadini a porre loro domande sulla recitazione, le prove, le esperienze sulla scena, ma anche dietro le quinte. A tutti noi, infatti, possono succedere delle situazioni inaspettate o sgradevoli, soprattutto sul posto di lavoro, ma pochi hanno un pubblico di circa cinquecento persone che assiste a questi momenti. Per questo motivo penso che le vite degli attori siano un buon argomento per una veloce chiacchierata a tavolino”, ha concluso Mažuran la quale ha spiegato che gli attori diranno qualcosa di sé, dopo di che si passerà agli incontri di coppia, della durata di tre minuti. Al suono della campanella le coppie si sono riorganizzate in modo diverso.

Uno spettacolo individuale
Il primo a prendere la parola è stato il direttore del Dramma Italiano, Giulio Settimo, il quale ha spiegato che il teatro è composto da due elementi. Lo “Zajc” è uno splendido palazzo che molti fiumani associano all’arte teatrale, ma in sostanza l’arte nasce al momento quando si incontrano gli attori e il pubblico, indipendentemente dal luogo. “I cittadini che sono venuti per partecipare allo speed dating – ha puntualizzato – avranno modo di assistere a brevi spettacoli individuali della durata di tre minuti. Reputo che sul palcoscenico si possa mostrare solo una parte del talento, mentre un’altra parte scaturisce proprio dagli incontri più intimi”.
Per quanto riguarda, invece, le esperienze fuori dal comune, la prima attrice dello “Zajc”, Olivera Baljak, ha dichiarato che Giulio Settimo l’ha pregata di raccontare l’aneddoto risalente al 1997, quando è caduta nella buca d’Orchestra fratturandosi una gamba. Baljak, però, ha deciso di raccontare un aneddoto meno noto, risalente allo spettacolo “Storielle del bosco viennese”, all’epoca quando ancora non esistevano i cellulari. Baljak ha approfittato della pausa per fare una telefonata alla cabina telefonica e non ha sentito il segnale acustico che indica l’inizio della seconda parte. Nella prima scena della seconda parte il suo personaggio doveva far conoscere altri due personaggi, che, però, si sono trovati da soli ad aspettarla. Appena si è accorta del ritardo Baljak si è lanciata sul palcoscenico e ha affermato “Ah, vedo che vi siete già conosciuti!” e fortunatamente i colleghi hanno colto la palla al balzo, facendo continuare lo spettacolo. La stessa cosa è successa a Giuseppe Nicodemo, che non ha fatto la sua entrata nel corso dello spettacolo “Kiss me Kate” nella versione croata, costringendo Leonora Surian Popov e Mirko Soldano a improvvisare la sua parte in croato.

Un caleidoscopio di aneddoti
Jasmin Mekić è stato molto sincero col pubblico ammettendo che a volte nemmeno gli attori sanno esattamente quello che stanno facendo. Ha raccontato il simpatico aneddoto nel quale un regista ha voluto che Mekić si sdraiasse nudo su un collega e dato che il primo è originario dell’Erzegovina e il secondo è bosniaco hanno scherzato sul fatto che hanno dovuto impersonare la Bosnia ed Erzegovina. Ricca di aneddoti è stata anche Tanja Smoje, la quale ha ricordato in particolar modo la collaborazione con un regista francese che li invitava al silenzio dicendo “Ticina” invece di “Tišina”. Una collega, non avendo compreso che si trattava di un difetto di pronuncia, era convinta che “Ticina” fosse un’indicazione. Smoje ha parlato anche dell’occasione quando ha preso fuoco sulla scena avvicinandosi troppo a una candela. Nessuno sembra aver trovato strano il fatto che il fuoco fosse passato dalla candela ai suoi abiti, nemmeno sua mamma, seduta in platea. Fortunatamente una collega è corsa a soccorrerla.
In conclusione dell’introduzione Baljak si è rivolta ai presenti, soprattutto ai numerosi studenti, e ha parlato col cuore, spiegando che per il Teatro è importante puntare sui giovani e che lo speed dating ha proprio questo obiettivo: rivolgersi ai ragazzi.
“Desidero che tutti voi ragazzi ci veniate incontro perché non esiste ragione d’imbarazzo”, ha affermato –. Siamo qui per parlarvi privatamente e senza maschere”. Prima dell’inizio degli incontri a due Mažuran ha invitato tutti a vedere i nuovi spettacoli sul cartellone dello “Zajc”, ovvero “Macbeth”, “Un caso di autodistruzione” e dal 17 marzo anche “Kamikaze”.

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