Un giallo stratificato ed emozionante

Ieri sera al TNC «Ivan de Zajc» di Fiume la première dello spettacolo «Un caso di autodistruzione»

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Un giallo stratificato ed emozionante
Un momento dello spettacolo teatrale. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

È andato in scena ieri sera al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” di Fiume lo spettacolo “Un caso di autodistruzione” (Slučaj vlastite pogibelji), ispirato al romanzo di Kristian Novak, con la regia e adattamento di Ivan Plazibat. Il progetto è una coproduzione con il TNC di Varaždin, in seno al consorzio C-TNC (K-HNK) e lo spettacolo è andato in scena già una settimana dopo l’uscita del romanzo del noto scrittore croato Kristian Novak.
“Un caso di autodistruzione” è un romanzo che poteva nascere soltanto in Croazia nel 2023. Offre uno spaccato profondo e preciso del sistema scolastico e delle forze dell’ordine e si chiede quanti compromessi, quante concessioni dovremo fare prima di trovarci dalla parte del torto. L’ingiustizia è onnipresente e onnicomprensiva”, ha sottolineato il regista Ivan Plazibat.
La vicenda è ispirata a un fatto realmente successo, un incidente isolato che ha conseguenze profonde su tutti gli strati sociali, compresa la polizia, la scuola e la famiglia. In questo giallo stratificato ed emozionante lo spettatore segue i protagonisti che cedono sotto il peso dei propri dilemmi e delle circostanze sociali. Attraverso il rapporto col sistema, la corruzione, la libertà, la legge, in contrasto con i desideri e i bisogni, è descritto il triangolo dei personaggi principali che trasformano le proprie vite in casi di autodistruzione. Si tratta di una storia che parte da un evento tragico, un unico sparo che si allarga come un’eco su tutto l’ambiente e calma radicalmente gli individui e i sistemi. Seguiamo i protagonisti che vogliono fare a tutti i costi la cosa giusta, lottare per la verità e la giustizia, anche a costo di mettere in gioco le proprie visioni delle loro vite felici.
Novak ha descritto “Un caso di autodistruzione” come l’ultimo romanzo della sua trilogia del Međimurje, iniziata con “Črna mati zemla” (Terra madre nera) e “Ciganin, ali najljepši” (Zingaro ma il più bello). I primi due romanzi hanno ottenuto un enorme successo di pubblico e sono stati adattati per il teatro con grande successo.
La critica ha definito lo spettacolo “Un caso di autodistruzione”, un “thriller teatrale con elementi di tragedia dal sapore quasi antico”, nonché “tre ore di puro piacere teatrale”.
I ruoli principali sono interpretati da Dea Presečki, Karlo Mrkša, Marko Cindrić, Ljubomir Kerekeš e Hana Hegedušić. Gli attori principali sono stati affiancati da tutto l’ensemble del Dramma di Varaždin, nonché da tre attori del Dramma Croato dello “Zajc”: Mario Jovev, Jasmin Mekić e Deni Sanković. La scenografia è di Liberta Mišan, i costumi di Petra Pavičić, le musiche di Hrvoje Nikšić, il disegno luci di Vesna Kolarec.

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