Umago. Visita all’«Atilio Gamboc» con un tocco d’allegria

In occasione dell’8 marzo la SEI «Galileo Galilei» e la sezione periferica di Babici della SE «Marija i Lina» ospiti alla Casa di riposo

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Umago. Visita all’«Atilio Gamboc» con un tocco d’allegria
La terza classe della “Galileo Galilei” guidata dall’insegnante Maura Miloš. Foto: NICOLE MIŠON

Una parola gentile, una carezza, un abbraccio, sono piccoli gesti che scaldano il cuore, soprattutto se rivolti agli anziani. E se a porgerli sono dei bambini assumono un significato ancora più profondo. In un mondo che corre alla velocità della luce, dove tutti andiamo sempre di fretta, fermarsi un momento e regalare il proprio tempo e il proprio calore alle persone più fragili è un’azione quasi rivoluzionaria. A Umago da anni ormai si è instaurata una collaborazione tra la Casa per anziani e disabili “Atilio Gamboc”, la Scuola elementare croata “Marija i Lina”, quella italiana “Galileo Galilei” e la Scuola di musica, intesa a promuovere i rapporti intergenerazionali tra le scolaresche e gli ospiti della struttura.

Una Festa della donna particolare
Ieri, in occasione dell’8 marzo, gli alunni della classe terza della “Galileo Galilei”, guidati dagli insegnanti Maura Miloš e Teo Biloslavo, assieme agli alunni della sezione periferica di Babici dell’elementare croata, accompagnati dall’insegnante Sanja Ošaben, hanno organizzato uno spettacolino per regalare un po’ di allegria e spensieratezza ai tanti anziani, entusiasti di trascorrere una mattinata circondati da bambini spensierati. Non erano presenti, ma collaborano da anni con la struttura, anche l’insegnante Aurika Matković della sede centrale della “Marija i Lina” e gli insegnanti Davor Kovačević e Jovana Popović della Scuola di musica.
Ginevra, Gaia e Lara ci hanno raccontato: “A ogni ricorrenza veniamo qui, cantiamo e balliamo e loro ci ringraziano con una cioccolata. Ci piace visitare il centro perché stiamo tutti assieme e rendiamo felici le persone che vi risiedono”. Gli alunni hanno eseguito canzoni e filastrocche per la gioia dei presenti, che li hanno accolti con sorrisi e applausi. Il gran finale lo hanno intonato tutti assieme, grandi e piccoli, battendo il ritmo con le mani sulle note di “Se sei felice”.
Ettore, della terza classe della “Galilei”, nonché alunno della Scuola di musica umaghese, si è cimentato al pianoforte, eseguendo il brano “Tika taka” di Rudolf Matz per omaggiare i residenti con un’ottima performance. Le insegnanti ci hanno confermato che ai bimbi piacciono molto questi incontri e che sono entusiasti di fare visita alla struttura, sottolineando che non si sono mai tirati indietro e che non hanno mai sbuffato. “Mi piace venire qui a festeggiare, amo cantare e suonare, anche se devo ancora imparare a farlo”, ci confida Luca.
La Festa della donna non è l’unica occasione per far visita alla struttura. Gli alunni ci hanno confidato che “per la Festa dei nonni prendiamo il trenino e andiamo tutti assieme a Catoro, dove ci divertiamo a giocare e cantare assieme agli anziani”.

Una lunga collaborazione
Si tratta di un’iniziativa avviata già da anni, che nel tempo è diventata solida e strutturata. “Fin da quando ha iniziato la sua attività, la Casa per anziani ‘Atilio Gamboc’ ha avviato un’ottima collaborazione con la SE ‘Marija i Lina’, con la SEI ‘Galileo Galilei’ e con la Scuola di musica. Gli insegnanti e gli alunni dal 2014 a oggi hanno celebrato assieme a noi le ricorrenze più importanti: Capodanno, Natale, l’8 marzo, il 1º maggio, rallegrandoci sempre con dei bellissimi spettacolini – spiega la direttrice della Casa, Diana Lekić –. Una volta all’anno facciamo una gita tutti assieme, dove raccogliamo sassolini, pigne e fiori, che poi i nostri ospiti utilizzano per realizzare dei lavoretti durante i laboratori creativi che si svolgono nel corso dell’anno. L’uscita assieme ai bambini è anche un’ottima occasione per fare un po’ di sport, una passeggiata e dedicarsi ad attività all’aria aperta”.
I fruitori della struttura si sono detti felici della mattinata e hanno speso parole di lode per la bravura e la simpatia delle due scolaresche, auspicando di rivederle presto.
A fine incontro, palloncini e cioccolato per tutti, bimbi e anziani hanno trascorso ancora un po’ di tempo assieme nell’atrio della struttura, prima che gli alunni facessero ritorno nelle loro sedi.
Incontri importanti che mettono in contatto due generazioni completamente diverse e lontane, insegnando ai più piccoli l’empatia e l’importanza della cura per il prossimo e regalando agli anziani un contatto umano vero e caloroso, indispensabile a quell’età.

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