Usanze istriane. Patrimonio da tutelare

Ha debuttato a Gimino la nuova commedia in dialetto ciacavo firmata Teatro Naranča per la regia di Majkl Mikolić

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Usanze istriane. Patrimonio da tutelare
Gli attori applauditi alla fine della serata. Foto: VANJA STOILJKOVIĆ

Stagione turistica. E gli istriani vanno in… tilt. Il tempo a disposizione c’è poco e bisogna guadagnare qualche quattrino da mettere da parte per il resto dell’anno. Per intascare, si fa di tutto. Si esce da casa propria per far posto ai turisti, si supera il numero di persone consentite, si… regola in fretta un funerale. Sì, la nuova commedia firmata Teatro Naranča è un po’… nera. Ma fa ridere fino alle lacrime. Diverte e al contempo fa riflettere. Il Teatro Naranča di Pola torna ad allietare il pubblico con l’ultimo spettacolo della Scena 15+.

Nuova hit della compagnia polese
Presentato dietro al Castello di Gimino il brano “Istrijanske navade” (Usanze istriane), che arriva dopo “Il mio corona matrimonio istriano”, assoluta hit della compagnia arancione, che in tour dal 2021 è stata vista da migliaia di persone. Le aspettative per la nuova messinscena erano a dir poco alte. “Usanze istriane” non delude. Anzi. È possibilmente la nuova grande hit della compagnia polese, che ha ormai formato un team di giovani professionisti che con la commedia fa… sul serio.

Un sogno diventato… «incubo»
Dalla penna di Goran Mihovilović, la storia raccontata in dialetto ciacavo segue le vicende di una famiglia istriana che decide di occuparsi di turismo. E sì, perché chi non ha una villa o almeno un appartamento da affittare non è più alla moda. L’intero paese è indaffarato per l’arrivo dei primi turisti: così anche i coniugi Vinko e Maria decidono di adibire una cameretta a scopi turistici. Assistiti dalla giovane Tina, registrano la propria attività sui portali in rete… e (s)fortunatamente i primi ospiti arrivano già il giorno dopo! C’è, tuttavia, un problema: nella camera degli ospiti… riposa in pace zio Mario, in “attesa” del funerale. Che non si può fare perché il parroco è ammalato. Intanto, gli ospiti arrivano e a correre in aiuto ai coniugi si ritrovano un po’ tutti. La vicina di casa Vera, che è sempre al corrente di tutto, il postino Bepi… Anche nonna Fuma, dapprima scettica, entrerà nel gioco. Intanto il business cresce e quella che all’inizio è solo una cameretta per turisti, diventa un villaggio turistico a 5 stelle, dedicato a Barba Mario.

Attori insuperabili
Tra mille peripezie, colpi di scena, momenti imprevedibili e soluzioni all’ultimo istante, “Usanze istriane” fa ridere dal primo all’ultimo minuto. Uno spettacolo davvero squisito che delinea, con un humour azzeccato (e spesso nero) il tipico istriano, così come i turisti, che in paese giungono dagli USA, dalla Slovenia, dall’Italia… Il cast è composto da Majkl Mikolić (che è anche regista) nei panni di Vinko, Irin Šime Rabar nel triplice ruolo dell’operaio, del postino Bepi e del turista sloveno, Mathilde Vukosavljević nel ruolo di Maria, Vlatka Rubil come la vicina Vera e l’addetta alle pulizie, Elizabeta Košeto nei panni della giovane Tina e della turista Olivia e Gea Gallo (turista Ruby). Nonna Fuma è interpretata da una brillante Katja Rabar. E come nonna Fuma è un po’ la star dello spettacolo, così Katja Rabar spicca su quello che è già un cast formidabile. La sua impersonificazione della padrona di casa, così spontanea e naturale, ma studiata fino al dettaglio, è semplicemente insuperabile.
La scenografia è di Luka Juričić, i costumi di Valentina Ferlin-Živić, le musiche di Diego Vitasović e della Šugo band. Per chi si fosse perso la première, niente paura. “Usanze istriane” sarà in tour: si comincia questa sera a Pedena; seguiranno S. Pietro in Selve, S. Lorenzo del Pasenatico, Castelnuovo, Buie, Rozzo e Pola. Per informazioni sui punti vendita dei biglietti, si può contattare il numero 095 522 25 05, oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica [email protected]. Da non farsi perdere!

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