«Urbani separe»: a piccoli passi verso una città migliore (foto)

Nella Galleria Kortil di Fiume è allestita la mostra «Sii un vicino!» che presenta i dieci anni di attività dell'associazione non profit fiumana che si impegna a rendere più piacevole la vita urbana. Ne abbiamo parlato con Tanja Blašković, una delle responsabili dell'organizzazione

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«Urbani separe»: a piccoli passi verso una città migliore (foto)

Che cosa succede quando in più di cento iniziative si uniscono 10mila vicini, visitatori, esperti, volontari, istituzioni, partner, turisti e comitati di quartiere? Succede che con uno spirito di comunione si riesce a fare dei passi importanti nel rendere più piacevole la vita urbana, attivando spazi trascurati con pochi mezzi, ma tanto entusiasmo e voglia di fare. È ciò che fa da diversi anni l’associazione non profit “Urbani separe” di Fiume, i cui progetti e iniziative sono stati presentati nell’ambito della mostra “Budi susjed!” (Sii un vicino!) alla Galleria Kortil, che si potrà visitare fino al 27 aprile.

“Urbani separe” riunisce numerosi volontari esperti nel campo di architettura, management, produzione cinematografica, pubblicità, marketing, psicologia, ingegneria, istruzione, gestione di fondi europei, ecc. Tramite metodi di “urbanistica tattica”, l’associazione riflette sui luoghi problematici nel centro di Fiume, mentre il focus dell’attività risiede nello sviluppo sostenibile, nella cittadinanza attiva e nelle competenze dell’istruzione informale incentrate sulle capacità organizzative e di comunicazione dei bambini e dei giovani. L’associazione si occupa di diversi progetti di attivazione di spazi urbani trascurati organizzando iniziative che coinvolgono i cittadini e contano sul loro contributo. Ne abbiamo parlato, durante una visita dell’allestimento, con Tanja Blašković, una delle responsabili dell’associazione.

Il contributo dei volontari
“Con l’esposizione nella Galleria Kortil abbiamo voluto presentare tutto ciò che abbiamo fatto finora – ha precisato la nostra interlocutrice –. Non abbiamo posto l’accento sulla nostra associazione, bensì sui metodi che usiamo nella realizzazione delle nostre iniziative, come pure sulle persone grazie al cui contributo e impegno siamo riusciti a realizzarle. Il messaggio che emerge da questo allestimento è che non serve molto per mettere in moto dei cambiamenti positivi. Noi definiamo questo approccio con il motto ‘A piccoli passi verso una città migliore’”.
“Il percorso espositivo si apre con una delle iniziative più belle che abbiamo realizzato: nel 2020-2021 ci siamo occupati dello spazio dell’ex Cartiera, di via dell’Acquedotto e di via Ružić. Nell’ambito di un nostro progetto, tre artiste avevano sistemato sulla facciata fatiscente dell’ex fabbrica ‘Rade Končar’ in via dell’Acquedotto due fioriere con dentro alcune piante. Oggi, dopo tre anni, si può vedere che le finestre del palazzo sono tutte adornate di vasi con piante, il che vuol dire che i cittadini che vivono in quella zona hanno voluto aggiungere delle piante in quel punto per rendere più bello lo spazio in cui vivono”.

Quando è stata fondata l’associazione?
“L’associazione è stata fondata nel 2014, quindi opera da dieci anni. Inizialmente, riuniva alcune mamme i cui figli frequentavano la Scuola elementare ‘Nikola Tesla’, le quali osservando l’aspetto desolato dello spiazzo dinanzi alla scuola pensavano che cosa si potesse fare per abbellire gli spazi della città con interventi di modesta portata. Una delle prime iniziative che hanno messo in atto fu la pulitura della statua in bronzo di Ivan de Zajc dinanzi al Teatro Nazionale Croato. Successivamente, nell’ambito del progetto Fiume Capitale europea della Cultura 2020, è stato possibile realizzare un progetto di maggiore portata nell’ambito dell’ex fabbrica della carta, intitolato Comitato di quartiere Cartiera. È da quel momento che le cose sono diventate più serie e abbiamo iniziato a realizzare più programmi, ma sempre con l’idea dei ‘piccoli passi’”.
“Il percorso espositivo prosegue con le iniziative legate alla rivitalizzazione di via della Ruota, dove abbiamo realizzato dipinti murali e introdotto vasi con piante. A questa via ci siamo dedicati nel 2020 e 2021. In collaborazione con i vicini che abitano nella zona, e che non volevano che nella via venissero riposizionate le panchine realizzate in pallet, ovvero nulla di permanente, vi abbiamo collocato tavoli e sedie che si possono spostare se necessario. Questi mobili sono custoditi nelle sedi delle associazioni che ‘abitano’ via della Ruota, per cui se qualcuno vuole trascorrere un po’ di tempo in quello spazio può bussare alla porta delle varie associazioni e prenderle. Come detto più sopra, abbiamo abbellito la via con molte piante e alberi, di cui alcuni sono esemplari unici a Fiume e ora sono così cresciuti che è necessario portarli altrove e piantumarli. Queste piante verranno sostituite da altre.
Segue una sezione che comprende le fotografie dei cittadini che hanno preso parte alle nostre iniziative e tra queste c’è anche uno specchio, il che vuol dire che qualsiasi visitatore della mostra può essere uno dei cittadini che aderiranno alle nostre iniziative e come tale può fare la differenza nel rendere più piacevole la vita in questa città. Tutti i cittadini possono prendere parte liberamente alle nostre iniziative, proporre le proprie idee che noi in seguito cercheremo di includere nel nostro programma… insomma, siamo aperti a comunicare e ad aiutare tutti coloro che desiderano realizzare la loro idea. Vorrei specificare che l’associazione ‘Urbani separe’ conta ufficialmente dieci membri, ma collaboriamo con tantissime persone e organizzazioni”.

Godete del sostegno finanziario della Città di Fiume?
“L’associazione si candida regolarmente ai concorsi per l’assegnamento dei fondi pubblici. All’inaugurazione di questa mostra, ad esempio, ha preso parte il sindaco Marko Filipović, il quale aveva partecipato l’anno scorso al nostro programma ‘Saluto da Fiume’, organizzato a Cantrida, che è il suo quartiere di residenza. Il sindaco aveva apprezzato molto ciò che avevamo fatto nell’ambito del programma, per cui credo che abbiamo il sostegno del sindaco”.

Alla scoperta di località insolite
C’è qualche possibilità che le vostre iniziative temporanee divengano permanenti e che la Città si assuma la responsabilità di organizzarle investendovi dei mezzi?
“Questa sarebbe una bella cosa. Quando veniamo in un nuovo quartiere, il primo passo è organizzare una passeggiata, riunire i vicini e scoprire quali siano le loro idee su come dovrebbe essere un determinato spazio, dopodiché elaboriamo un programma. Ci sono delle attività che realizziamo in ogni spazio, quali la ‘Marenda’ (merenda), ‘Ćakula’ (chiacchierata), nell’ambito della quale parliamo con i vicini e con le autorità cittadine. Organizziamo anche degli eventi in luoghi insoliti, come concerti, proiezioni di film, mostre, laboratori e passeggiate. Queste ultime attirano numerose persone ultimamente, il che è una conferma che i cittadini hanno a cuore questa città, desiderano sapere di più su di essa e sulla sua storia e desiderano sentirsi parte della comunità. All’ultima passeggiata, che era organizzata a Cantrida e guidata dallo storico dell’arte Theodor de Canziani, avevano preso parte più di duecento persone. Anche oggi, con la bora, la pioggia e la grandine, alla passeggiata si è presentata una decina di persone munite di ombrelli. I cittadini sono molto interessati soprattutto ai luoghi e agli spazi che di solito non sono accessibili. Infatti, tantissime persone hanno apprezzato molto la visita al cantiere ‘3. maj’ durante la passeggiata a Cantrida, mentre diverse hanno voluto venire addirittura da Zagabria per poter ammirare questi stabilimenti.
Uno dei programmi che stiamo preparando quest’anno è intitolato ‘Saluti dalla riviera fiumana’ (Pozdrav s riječke rivijere) e comprenderà una passeggiata lungo la costa da Preluca a Pećine. Questo festival durerà due settimane. Attualmente stiamo lavorando con i cittadini all’ideazione del programma, per cui speriamo di ripetere la visita al cantiere.
Un’altra esperienza speciale è stata la visita alla piscina di Scoglietto, uno spazio che fa parte del complesso dell’Autotrolej. Speriamo, pertanto, di poter convincere i responsabili ad aprire la piscina un’altra volta per la durata di un giorno. L’idea è organizzare ancora una visita guidata al complesso”.

Qual è la struttura delle persone che aderiscono alle vostre iniziative?
“Vi prendono parte persone appartenenti a tutte le fasce d’età, da studenti a pensionati, e tutti si sorprendono quando vedono quanto eterogenei sono i gruppi di persone che aderiscono alle nostre iniziative. Qui non esiste il divario generazionale, in quanto il desiderio comune è creare una città più attiva e piacevole per la vita, come pure contribuire al suo sviluppo. Nell’ambito del programma ‘Saluti da Fiume’ che avevamo organizzato l’anno scorso, alle varie iniziative avevano preso parte più di 5mila cittadini. Le persone desiderano uscire, trascorrere del tempo negli spazi pubblici della città, ma non sanno come farlo. Il nostro ruolo è quello di mostrare come farlo, dopodiché affidiamo agli abitanti di un determinato quartiere le nostre idee e competenze per poter procedere con questo lavoro”.
Nel contesto della galleria, i membri dell’associazione hanno cercato di ricostruire una delle loro iniziative: la navigazione con i kayak lungo la Fiumara. A questo fine, hanno portato un vero kayak in galleria, collocato dinanzi alla parete con le fotografie che documentano questa particolare iniziativa.
“La navigazione in kayak si è svolta nell’ambito del programma ‘La spiaggia sulla Fiumara’, nei pressi della barriera mobile delle ‘Hrvatske vode’, l’unico punto in città dove si può accedere al fiume, e abbiamo creato una vera e propria spiaggia. Abbiamo riunito le persone, organizzato un concerto, ma si poteva anche prendere il gelato, mangiare un’anguria, e navigare con i kayak e i sup dal Club di canottaggio fino alla ‘spiaggia’, che si trova a pochi metri più in là del centro commerciale Plodine in via Ružić. Questa sezione della mostra è dedicata anche alle iniziative legate all’ex Cartiera, nell’ambito del Comitato di quartiere Cartiera (Mjesni odbor Hartera), quando nel 2020 avevamo organizzato una serie di iniziative, tra cui una festa dei pescatori in via dell’Acquedotto, alla quale ha cantato Duško Jeličić-Dule. All’evento avevano preso parte cittadini di tutte le fasce d’età, dai punk ai pensionati, ma anche turisti che avevano soggiornato nel vicino ostello ed erano entusiasti di vedere così tanto movimento e allegria in strada. A tutti piacciono le feste. Della Fiumara ci occuperemo anche in futuro, nell’ambito del progetto ‘Parco naturale della Fiumara’. In questo contesto abbiamo realizzato una tabella che imita quelle informative collocate nei parchi naturali. Essa è stata scritta nel tempo futuro e contiene le nostre idee su come immaginiamo questo fiume in futuro e in che modo si possono sfruttare le sue potenzialità: un belvedere, sentieri, orti pieni di verdura, il mulino di Martinovo selo funzionante, ecc. Vediamo il fiume come un’oasi verde vicina alla città, ma trascurata. È trascurato anche il suo corso più basso, che attraversa la città, in quanto in centro non esiste un vero punto di contatto con questo nostro fiume”.
“Un’altra iniziativa interessante è la ricostruzione della spiaggia rivolta verso il terminale in Brajdica, un luogo incolto: un giorno vi abbiamo portato una sedia a sdraio e un ombrellone e affisso un cartellone con la scritta ‘Spiaggia’. Si tratta di un altro potenziale trascurato nella nostra città.
Nel mondo esistono numerosi esempi di buona pratica legati agli spazi pubblici, mentre uno dei più vicini a noi è quello di Lubiana, dove i cittadini hanno un legame con il loro fiume”.

Secondo lei, si percepiscono dei cambiamenti positivi in città in seguito all’attività dell’«Urbani separe»?
“In questo momento è difficile dirlo. L’anno scorso i nostri programmi sono stati molto seguiti e crediamo che quest’anno lo saranno ancora di più. Credo che un eventuale nostro impatto potrebbe essere visibile in futuro. Ciò che ritengo importante è il fatto che i cittadini sono molto interessati a queste attività e che esplorano volentieri la città e desiderano prendere parte alle nostre iniziative. Sarà un ottimo risultato anche se le autorità cittadine comprenderanno quanto il nostro impegno sia importante perché per i cittadini ogni piccolo passo conta.
Vorrei infine annunciare che nell’ultimo giorno della mostra, il 27 aprile, verrà organizzata una visita guidata alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak, nell’ambito della quale si andrà in cima all’albergo Neboder”.

Tanja Blašković
Il kayak che navigava sulla Fiumara
La “spiaggia” di Brajdica
Una visita guidata a Mlaka

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