Un vivace e divertente omaggio a Shakespeare

Mirko Soldano ed Elena Brumini rivelano alcune curiosità legate alla produzione del musical «Kiss Me, Kate», la cui première è in programma domani al TNC «Ivan de Zajc» di Fiume

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Un vivace e divertente omaggio a Shakespeare

Debutterà domani al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” la messinscena di “Baciami, Cate” (Kiss me, Kate) di Cole Porter, diretta da Tihana Strmečki, nota al pubblico fiumano come la coreografa delle danze di “Evita”. Il celebre musical, ispirato a “La bisbetica domata” di Shakespeare, verrà interpretato da attori del Dramma Italiano e di quello Croato, con la partecipazione dei cantanti dell’Opera e dei danzatori del Balletto dello “Zajc”.

A rivelarci alcune curiosità legate alla produzione sono stati Elena Brumini, che recita nel ruolo di Leona Car/Bianca, e Mirko Soldano, che interpreta la parte principale maschile di Bruno Cambieri/Petruccio. Per Soldano si tratta della prima esperienza di musical, mentre Elena Brumini, oltre a essere insegnante di danza jazz e musical, è reduce dell’ultima produzione musical dello “Zajc”, la sopracitata “Evita”, in cui ha interpretato il ruolo di protagonista. I due attori ci hanno offerto pertanto dei punti di vista piuttosto diversi in merito al lavoro allo spettacolo, che andrà in scena domani con grande attesa del pubblico.

A sinistra Elena Brumini e Stefano Surian

Partiamo dal rapporto con la regista Tihana Strmečki. È la prima volta che lavorate insieme?

Elena: “Conosco Tihana dal 2001, da quando studiavo danza a Zagabria. Le nostre vie si sono incrociate di nuovo anni dopo, per ‘Mamma Mia!’, dove era assistente di Igor Barberić. Questa per lei è la terza volta che fa la coreografa allo ‘Zajc’ e la prima volta che fa la regia. Quindi sì, è la prima volta che la trovo in questa veste. So da chi ha studiato e con chi ha lavorato, e quindi mi trovo molto bene.”

Mirko: “Per me è la prima volta in assoluto che mi trovo in una produzione musical. L’unico avvicinamento che ho avuto prima di ‘Kiss me, Kate’ era stato in Italia, per ‘Mamma Mia!’ della Stage Entertainment, una grande produzione europea. Mi avevano selezionato come sostituto di Harry e poi mi hanno richiamato per fare il provino per il sostituto di Sam. La cosa però non andò in porto perché mi ero appena trasferito a Roma e non me la sentivo di tornare a Milano. Quello era stato il mio unico contatto con il musical. Però, vedi, il destino è così e l’ho reintercettato adesso con ‘Kiss me, Kate’ e ne sono molto contento. Personalmente non conoscevo Tihana e non avevo neanche mai lavorato con Renata Carola Gatica nel musical; avevo fatto con lei solo il ‘Piccolo principe’. Adesso mi piace molto questo connubio, questo modo di intendersi che hanno Tihana e Renata, la quale è presente alle prove e cerca di sostenere la produzione in ogni modo.”

Come state lavorando sui personaggi?

Elena: “Si tratta di uno spettacolo di quattro attori, due principali e due secondari. Io recito nella parte secondaria femminile, assieme a Stefano Surian che interpreta la parte secondaria maschile. È un ruolo molto divertente perché ‘faccio poco’, ma faccio grandi cose. Ci sono tanti pezzi di danza, ogni canzone è seguita da coreografie. Tihana, conoscendomi, voleva sfruttare al massimo quello che posso fare. Mi diverto molto, sono anche difficili i pezzi che faccio, però c’è sempre meno responsabilità rispetto a Mirko e Leonora, che portano avanti tutta la storia. Noi abbiamo la nostra storia piccola, che ‘aggiunge sugo’ allo spettacolo. Credo che questo sia il musical che dà più soddisfazioni all’attore rispetto ad altri che ho fatto, dà più spazio all’attore ed è perciò molto divertente.”

Mirko: “Leonora è la protagonista assoluta, mentre io sono una sorta di motore che accende in lei tutta una serie di contraddizioni dall’inizio alla fine. La storia, come in tanti musical, è apparentemente semplice, non ha una profondità e una psicologia particolarmente complesse, ma si tratta di emozioni di base, di coppie che si lasciano e si riprendono, di incontri che sono avvenuti e poi ritornano… e poi anche di teatro nel teatro. È uno spettacolo che, secondo me, contiene un bell’omaggio non solo a Shakespeare, ma anche all’intero mondo del teatro, con le sue ipocrisie, con i suoi momenti di rabbia, con le gestioni del potere tra registi, attori, primattori, primattrici ecc. Quindi, n’è un po’ anche un’immagine e un affresco, seppur stereotipato, come spesso capita nel musical e a volte nell’opera. Sta però a noi riuscire a elaborare questi stereotipi per dargli più carne possibile. E poi ci sta anche un adattamento del testo dall’ambiente culturale statunitense a quello croato, alla vita in Croazia, quindi anche un lavoro drammaturgico, un riadattamento. Per quanto riguarda la mia parte, la drammaturgia cerca di giustificare, per quanto possibile, la presenza in scena di un attore che non parla bene il croato, magari anche seguendo la costruzione della frase più italiana o più semplificata.”

Leonora Surian nel ruolo di Lilli Vanessi/Katarina

In quali aspetti questa produzione si distingue da altri musical (o, nel caso di Mirko, da altri spettacoli) in cui avete recitato?

Elena: “Ad esempio, in ‘Evita’, a differenza di ‘Kiss me, Kate’, la tematica è molto pesante, ed è un musical serio, con canzoni assai difficili. In questo caso, invece, mi sono trovata a lavorare con persone molto care che ho conosciuto a Zagabria, quindi un team di persone esterne allo ‘Zajc’, che conosce il mondo del musical e che ha portato un po’ di freschezza al mio lavoro. E poi sono persone che sanno quello che posso e, soprattutto, quello che non posso fare. Per me, il tempo delle prove è volato in un attimo.”

Mirko: “Questo musical, personalmente, mi rimarrà impresso nella mente innanzitutto per il grande sforzo che ho fatto per intepretare il ruolo e per il percorso che ho fatto per migliorare molte delle mie capacità vocali. ‘Kiss me, Kate’ prende un po’ tutti i generi, Cole Porter ci regala una carrellata di possibilità. Nel mio caso, sono pezzi che vanno dall’opera o dall’operetta al canto quasi popolare, che poi in croato si trasforma, a momenti, quasi in una marcia. Questo è un aspetto, e poi l’altro è il fatto di aver ritrovato una collega con la quale era tanto tempo che non lavoravo così a contatto, in profondità, che è Leonora. Penso che l’ultima volta che abbiamo lavorato insieme sia stata nel 2010, per ‘Michelstaedter’, e da allora non abbiamo mai avuto ruoli importanti insieme. È molto bello ritrovare Leonora ed è stato molto bello fare questo percorso sulla voce. Sono stato aiutato molto da Zrinka Kolak Fabijan con l’aspetto linguistico, in quanto mi ha seguito con molta premura e mi è piaciuto molto lavorare con lei.”

Quali aspettative avete in merito al pubblico? Quanta affluenza vi attendete?

Elena: “Mi aspetto tantissimo pubblico. È un titolo non sconosciuto, credo sia la terza volta che viene rappresentato a Fiume. È molto divertente, per cui mi aspetto tantissime risate, nonostante i nostri spettatori siano spesso un po’ ritenuti. Per quanto invece riguarda la sicurezza del pubblico in merito alla diffusione del virus, vorrei sottolineare che noi siamo tutti vaccinati due volte e il teatro viene disinfettato prima di ogni replica, per cui gli spettatori sono molto più sicuri qui rispetto a tanti altri ambienti pubblici.”

Mirko: “Credo che ci sarà una certa curiosità da parte degli amanti del teatro. Recentemente siamo stati ospitati a Trieste con ‘Alfa Romeo Jankovits’. In Italia, dove la situazione Covid è stata gestita in modo più drastico – con la chiusura totale al pubblico per diversi mesi – credo ci sia molta fame di teatro. E penso che anche qui le persone non vedano l’ora di venire a teatro per star bene e vedere qualcosa di leggero, adesso che c’è una commedia musicale in cartellone. Credo che questo musical sia fatto per un pubblico che ha voglia, appunto, di passare una serata ascoltando della musica buona e godendosi una commedia leggera.”

Elena Brumini (all’estrema destra) nel ruolo di Leona Car/Bianca

Qualche consiglio per gli spettatori che assistono per la prima volta a un musical? È necessaria una preparazione del pubblico?

Elena e Mirko: “Crediamo che siano solamente gli attori ad aver bisogno di un’ottima preparazione, mentre il pubblico non deve fare altro che venire, come sempre, con la mente aperta e pronto a divertirsi. Le canzoni sono molto comprensibili e siamo convinti che verranno a vederci sia gli amanti dell’opera, sia quelli della commedia o anche di Shakespeare.”

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