Umago. Versi concentrati sul vero significato della vita

Isabella Flego ha presentato la sua nuova raccolta di poesie «Per ogni domani di cristallo» presso la CI «F. Tomizza» di Umago

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Umago. Versi concentrati sul vero significato della vita
Floriana Bassanese Radin, Nicoletta Casagrande e Isabella Flego. Foto: CI UMAGO

La Comunità degli Italiani “F. Tomizza” di Umago ha avuto giovedì scorso una gradita ospite, molto apprezzata, e che già in passato è venuta a presentare i suoi lavori letterari: la pluripremiata Isabella Flego.

A fare gli onori di casa la presidente del sodalizio umaghese Floriana Bassanese Radin, che prima di passare la parola alla poetessa e alla sua interlocutrice, Nicoletta Casagrande, responsabile delľInfo Libro a Capodistria, ha voluto riassumere l’attività socio-politica di Isabella Flego, la quale ha ricoperto e ricopre ancora numerose cariche importanti. Ha inoltre scritto e pubblicato diverse opere pluripremiate.
Nel novembre del 2018, Isabella Flego aveva presentato a Umago il suo romanzo “Memorie da sopra l’Equatore” ambientato in Africa, continente nel quale la scrittrice ha vissuto per cinque anni, accompagnando il marito, un dirigente industriale che negli anni ‘70 aveva iniziato un partenariato in Ghana.

Amore per la famiglia e la natura
Ma soffermiamoci ora sul suo ultimo libro “Per ogni domani di cristallo”, pubblicato nel 2022, nel quale si intrecciano pagine in versi e prosa accompagnati da immagini molto significative che sembrano uscite dai suoi versi, concentrati sul vero significato della vita, sulla sua fugacità, sul profondo amore per i famigliari e per la natura.
Nicoletta Casagrande, in qualità di amica della poetessa, ha accettato di presentarla e di esprimere un suo commento sulle liriche pervase dalla vita e sulla capacità di Isabella di saper cogliere ľattimo e trasformare i sentimenti in parole come solo i poeti sanno fare.
Isabella Flego ha iniziato a presentare le sue liriche ponendosi una domanda: “Da dove si trova l’ispirazione?” Da qui ha iniziato a raccontare che mentre stava guardando i colori del tramonto che si stavano appoggiando sul mare come pennellate magiche, i suoi pensieri sono andati in cerca delle parole da far fiorire per poter esprimere ciò che la natura le faceva sentire. Le parole prima passano per le crepe della vita e poi riescono ad arrivare fino alla luce.
Ha detto di aver iniziato a scrivere tardi, dopo essere andata in pensione per rivivere il passato e perché aveva tantissimi appunti e avendo più tempo a disposizione aveva sentito il bisogno di impegnarsi nella scrittura anche per lasciare una traccia di sé e dei propri famigliari. Ha letto quindi la lirica “In attesa che il giorno si scolori”.
Non poteva mancare un riferimento alla città natale, Arsia, e alla sua miniera. La sua visita alla città natale, nonostante la tristezza, è stato un viaggio che l’ha arricchita, un ritorno alla sua infanzia e ai ricordi della famiglia. Le ha fatto ricordare il padre che iniziò a lavorare in miniera all’età di dodici anni e che non aveva mai raccontato in famiglia di quanto fosse faticoso e anche pericoloso il suo lavoro. Probabilmente, dice la poetessa, non aveva le parole per descrivere la sua vita dura.

La speranza della giovinezza
“Della giovinezza è piacevole ricordare la speranza e l’ambiente familiare con i suoi suoni e odori consueti che tranquillizzano e permettono di pensare anche ad altre cose del periodo – ha spiegato Flego –. Tornare a casa, anche se solo col pensiero, vuol dire guardare dentro sé stessi e animare il proprio universo di ricordi, perdersi in esso come l’ape si perde tra i fiori della lavanda”.
Altra bella poesia che ha letto ai presenti è stata “Il mondo celato” spiegando che quando si scrivono i versi si cerca di studiare sé stessi nel profondo e così si impara che prima di vivere con gli altri devi imparare a vivere con te stesso, con la tua coscienza.
Ha fatto seguito la poesia “Io e te” dedicata al marito e all’amore che li lega da una vita e che con gli anni diventa sempre più importate.
Isabella Flego ha raccontato che nella vita ci sono molte cose che lei, come tutti gli altri ha dovuto fare mentre altre cose le ha potute scegliere.
Tra le cose belle che tutti possiamo scegliere ci sono i libri che ti fanno vivere più vite e ti donano una carica di emozioni, tante risposte e un capitale di parole utili.
A fine serata la poetessa ha letto la poesia che ha dato il titolo al libro “Per ogni domani di cristallo” riscuotendo un caloroso applauso e un sentito ringraziamento per tutte quelle emozioni che ha saputo regalare.

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