Rijeka. Galešić e Smolčić in coro: «A Osijek per fare risultato»

Oggi, con inizio alle ore 15, il Rijeka sarà di scena all’Opus Arena. I due difensori, freschi di contratto fino al 2026, suonano la carica

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Rijeka. Galešić e Smolčić in coro: «A Osijek per fare risultato»
Ivan Smolčić. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Oggi l’Osijek, martedì lo Cibalia. Il Rijeka inizia la sua mini tournée slavone con un chiaro obiettivo: ottenere i tre punti all’Opus Arena in campionato (siamo alla 17ª giornata, nda) e strappare la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Croazia a Vinkovci. Se il secondo traguardo sembra pressoché a portata di mano, uscire con i tre punti in tasca da Osijek non sarà certo la cosa più semplice del mondo. Vero che i padroni di casa non stanno attraversando un momento brillante e che in classifica sono a -9 (con una partita in più) dal Rijeka, ma quando vedono i colori fiumani gli slavoni sembrano letteralmente “trasformarsi” e mordere maggiormente. All’andata a Rujevica finì 2-1, però ci vollero due gol capolavoro di Marko Pjaca per risolvere il confronto. Quella fu di gran lunga la miglior prestazione dell’ex Juventus con la maglia quarnerina, che questo pomeriggio alle 15 sarà comunque assente per infortunio. Come d’altronde anche Bruno Goda.

Niko Galešić.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

«Campioni d’inverno? Possibile»
Saranno invece a disposizione del tecnico Željko Sopić, Niko Galešić e Ivan Smolčić, freschi di contratto fino al 2026. “Dobbiamo essere molto soddisfatti per la stagione fin qui disputata in quanto abbiamo sbagliato forse due partite: quella con l’Hajduk al Poljud e la Dinamo al Maksimir – dice il 22.enne stopper –. A tutte le altre squadre abbiamo tenuto testa, spesso dominando. Se siamo imbattuti da ormai dieci partite, un perché ci sarà pure. Adesso vogliamo fare bene anche a Osijek onde rimanere in corsa per il titolo di campioni invernali. Visto che in testa c’è l’Hajduk non dipendiamo da noi stessi, però dobbiamo fare il nostro lavoro. Fino alla pausa abbiamo ancora tre gare in campionato e una in Coppa: cerchiamo di vincerle tutte e poi vedremo se basterà o meno. L’Osijek? Conosciamo bene le loro qualità, soprattutto in attacco. Hanno avuto parecchi alti e bassi nel corso degli ultimi mesi in tema di risultati e rendimento, ma in un certo senso è anche logico visto che hanno cambiato parecchio. Scendere in campo all’Opus Arena sarà qualcosa di spettacolare, e lo sarà ancora di più se dovessimo fare bottino pieno”.
Se Sopić dovesse dargli fiducia al centro della difesa, a Niko toccherà marcare l’argentino Mierez e un Caktaš che con il Rijeka sembra avere quasi un conto in sospeso. “Sì, tatticamente è così. Ma il calcio è uno sport di squadra e ognuno di noi deve aiutare i compagni. Io proverò a dare una mano a Ivan, lui a me e gli altri ad entrambi. Soltanto così si può ambire al massimo risultato. Ramon è comunque molto difficile da marcare visto che ha qualità tecnica, è possente fisicamente e gioca spesso al limite del consentito per crearsi gli spazi. All’andata a Rujevica l’abbiamo tenuto lontano dalla nostra porta e non ci ha fatto male. Anche stavolta dobbiamo cercare di limitare i suo raggio d’azione”.
Per finire, una battuta sul nuovo contratto. “Ne sono estremamente felice. Ero in una situazione particolare visto che nel contratto avevo l’opzione per i prossimi due anni che però soltanto la società poteva attivare. Il Rijeka non l’ha esercitata, anche se ne aveva tutto il diritto, bensì mi ha proposto un nuovo contratto, più favorevole per me. Questo la dice lunga su che tipo di club sia e sulle persone che lo guidano: posso essere grato al Rijeka per la fiducia riposta nei miei confronti. D’altra parte, ho lavorato sodo e lottato per meritarmi tutto ciò. Sono qui ormai da cinque anni, ma appena un anno fa ho iniziato il mio vero percorso al Rijeka, in prima squadra. In quel periodo è arrivato Jakirović come allenatore, mentre in difesa Dilaver. Mitrović era invece ancora infortunato e pertanto mi si è presentata l’occasione. Ho imparato moltissimo da entrambi e posso ritenermi fortunato che siano venuti al Rijeka e che abbia avuto l’opportunità di imparare e diventare un vero giocatore”.

«Giocare da squadra aiutandoci»
“Per ora non possiamo certo lamentarci sulla stagione in corso, anche se si più sempre fare meglio – aggiunge Smolčić –. Andiamo passo per passo, cerchiamo di dare sempre il massimo e i risultati non tarderanno ad arrivare. In quanto all’Osijek, a prescindere dalla situazione di classifica è pur sempre una partitissima. L’avversario è di qualità, il campo sembra in ottime condizioni ed entrambe le squadre punteranno alla vittoria: direi che ci sono tutti gli ingredienti per una bel confronto. Andiamo lì per raggiungere l’obiettivo prefissato. Probabilmente mi toccherà marcare Lovrić? Ci conosciamo benissimo e non ci sono ormai segreti tra di noi: Kristijan sa i miei pregi e difetti, e viceversa. Ci siamo già affrontati parecchie volte, capita che a spuntarla sia l’uno o l’altro. Come ha detto prima Niko, l’importante è aiutarci a vicenda e poi non ci saranno problemi. All’Opus Arena una partita fondamentale? Forse è un termine un po’ esagerato, ma importante lo è sicuramente. Fare bottino pieno in Slavonia ci permetterebbe di poter poi affrontare lo Slaven Belupo e il Rudeš più rilassati e, in caso di esiti positivi, andare in vacanza sereni e tranquilli”, conclude l’analisi sulla partita odierna Smolčić, prima di soffermarsi sul prolungamento del contratto: “Per meritarlo devi metterti in luce. Evidentemente Niko ed io l’abbiamo fatto nel corso degli anni, prima a livello juniores e poi in ambito di prima squadra. Sono orgoglioso di essere un prodotto delle giovanili del Rijeka e di poter indossare questa maglia. Direi che il prolungamento del contratto rappresenta la classica ciliegina sulla torta. Adesso devo cercare di fare ancora meglio per dimostrare che la società non si è sbagliata nel darmi fiducia”.

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