Tra musica, racconti e bambole di stoffa

Una chiacchierata con Alenka Kranjac

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Tra musica, racconti e bambole di stoffa

Alenka Kranjac è conosciuta da anni come la cantante del gruppo musicale Vruja che attinge in particolare alle tradizioni istriane. Recentemente si è dedicata all’uso dell’uncinetto per creare delle bambole speciali, ognuna con la sua storia da raccontare.

– Com’è nata l’idea di creare bambole?

”Ho cominciato a cucire e usare l’uncinetto circa due anni fa. Per curiosità ho trovato in rete vari video, osservavo come la gente creava bambole con diversi materiali e lì è nato il desiderio di fare qualcosa di simile. Mi ci è voluto un anno per imparare a usare l’uncinetto e migliorare il mio cucito. È stato soprattutto anche un lavoro visivo, dato che dovevo fare attenzione ai dettagli. C’è da precisare che le mie bambole non sono giocattoli, ma decorazioni”.

– Quali tecniche usi di solito?

”Uso spesso il cotone, perché è più facile da lavorare, per i capelli uso lana di alpaca o il moher e per imbottire le bambole adopero sia materiale riciclabile sia l’imbottitura sintetica. Uso questi materiali anche perché sono ipoallergenici e sicuri da usare. Quando creo cerco di non sprecare mai e di riciclare il più possibile”.

Collezione di bambole

– Cosa ti ispira quando cuci?

”Oltre alle bambole mi dedico molto anche alla scrittura di fiabe, canzoni e storielline, da qui traggo spesso ispirazione anche per la nuova attività. Ogni creazione diventa protagonista di una storia e nell’insieme sono tutte legate al territorio istriano. Ho già dato alle stampe tre racconti, il primo si chiama ‘’Sangue di Elfo’’, il secondo ‘’Mara’’, mentre l’ultimo ‘’Il pescatore Livio’’ è stato appena pubblicato”.

– Quanto tempo impieghi? Lavori sempre da sola?

”Lavorare a uncinetto richiede molto tempo e pazienza. Ho bisogno almeno di un paio di giorni per creare una bambola completa, può sembrare poco, ma in realtà è molto. Spesso lavoro da sola, ma a volte mi da una mano anche mio marito, Marino Kranjac (leader del gruppo Vruja, nonché appassionato divulgatore delle tradizioni musicali del territorio, n.d.r.), perché è più comodo lavorare insieme ed è sicuramente molto più divertente”.

– Piani futuri per le tue creazioni?

”Recentemente sono riuscita a ottenere il certificato della Camera dell’artigianato e delle piccole imprese della Slovenia che mi permetterà di ampliare l’attività. Intendo partecipare a diverse mostre e concorsi, mi piacerebbe sicuramente anche vendere le mie bambole, almeno per coprire le spese e il tempo che impiego per crearle. In futuro, inoltre, voglio pubblicare altre storie legate sia al nostro territorio che alla vita di ogni giorno”.

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