Spalato. Il ricco patrimonio marittimo della Navigazione generale (foto)

Negli ambienti del Museo marittimo croato di Spalato è in visione una mostra che celebra il 70º della fondazione del Museo del mare «Sergej Mašera» di Pirano

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Spalato. Il ricco patrimonio marittimo della Navigazione generale (foto)
La mostra ripercorre la storia di alcune della navi più note della “Splošna plovba”. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Presso il Museo marittimo croato di Spalato è in visione la mostra intitolata “Navi slovene 6&11 – Splošna plovba”. La mostra itinerante è approdata a Spalato dopo che l’allestimento era stato proposto al Museo del mare “Sergej Mašera” di Pirano. L’esposizione è stata organizzata per celebrare i settanta anni della fondazione del Museo di Pirano e della nascita della flotta marittima slovena della “Splošna plovba”.

Modellini, immagini e filmati
Protagoniste della mostra sono alcune navi che appartengono a periodi diversi e si differenziano nei modelli per la loro funzione del trasporto e per la loro destinazione. Si tratta di sei navi slovene storiche della compagnia di naviggazione “Splošna plovba” di nome “Martin Krpan (ex Sirob)”, “Rog (I)”, “Piran(I)”, “Maribor(I)”, “Ljubljana(III)” e “Portorož(IV)”. A queste sono state aggiunte undici navi che portano lo stesso nome delle sei navi e l’unica cosa che cambia è il numero romano dei modelli che sono stati costruiti negli anni successivi. L’obiettivo è di salvaguardare il patrimonio marittimo materiale della “Splošna plovba”, che aveva un’importante flotta mercantile composta da 86 navi.
Oltre alle navi, la mostra espone pezzi appartenenti a una grande collezione di strumenti per la navigazione, molti regali donati da partner aziendali legati alla “Splošna plovba” e numerose opere d’arte che adornavano gli interni delle navi insieme ad un vario materiale di importanza storica. L’allestimento è stato organizzato in maniera molto moderna dove il pubblico viene attratto subito da pannelli luminosi posti al centro della sala. L’esposizione è quadrilingue, in croato, sloveno, italiano e inglese. I pannelli luminosi, insieme a un catalogo interattivo, espongono illustrazioni dettagliate delle sei navi, arricchite con animazioni, video, documentari, filmati storici d’archivio sulle navi e sui marinai che hanno vissuto sulle navi. Numerose sono le foto esposte nelle bacheche insieme a modelli in scala esposte sempre nelle bacheche in cui il pubblico può osservare le varie differenze dei modelli e molti particolari che mettono in luce le differenze di costruzione tra le varie navi, molte di esse costruite nel cantiere di taglio “Brodospas” a Sveti Kajo. Le sei navi vengono presentate anche come romantiche avventuriere, che con i loro carichi hanno solcato impavide i mari di tutto il mondo.

Tragitto e merce
La serie di navi viene rappresentata innanzitutto con la leggendaria “Martin Krpan” soprannominata “la piccola”. Essa fu la prima nave in acciaio utilizzata dalla marina slovena destinata alla navigazione costiera, ma anche lungo le linee commerciali di tutto il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso. La nave salpò la prima volta in mare nel 1954 e aveva l’equipaggio sloveno. La nave trasportò lungo la sua attività mercantile carichi di ogni genere, anche quelli giudicati “sospetti”, ma non fu mai colta in fallo dalle autorità doganali dei porti del Mediterraneo e del Mar Rosso, perché i documenti di bordo erano sempre perfetti. La nave “Rog (I)”, appartenente a una serie di navi famose e costruite durante la Seconda guerra mondiale, debuttò in mare trasportando carbone dagli USA all’Italia e si ancorò prima della mezzanotte del 1954 nel porto di Pirano. Con lo stemma sloveno stilizzato, raffigurante il Monte Tricorno, sulla ciminiera della nave, trasportava merci su rotte oceaniche.
La nave “Piran (I)” fu la prima nave costruita da un cantiere straniero in maniera innovativa e moderna e svolgeva la sua funzione di portarinfuse. La nave “Maribor (I)” aveva il ruolo di trasportare merci secche lungo una rotta tradizionale nel trasporto di merci intorno al mondo. La nave da carico fu la prima a trasportare un numero più alto di container, circa 1.100 TEU, poteva trasportare anche legname e diversi carichi di vario genere.
La “Ljubljana” superò la concorrenza delle altre compagnie prevalendo nel trasporto nel Mar Mediterraneo e nella costa occidentale del Nord America. La nave “Portorož (IV)” è un moderno cargo della classe supramax che poteva trasportare un carico compreso tra le 50mila e le 63mila tonnellate. Questa è l’ultima nave di moderna costruzione della “Splošna plovba”; è stata venduta ed è ancora in vita nel trasporto marittimo viaggiando nei mari con il nome di “Patmos John”. L’ultima nave della flotta di proprietà della “Splošna plovba” è una portacontainer di nome “Pohorje (III)” ed è stata venduta nel dicembre 2020.

Francobolli in ricordo delle navi
In questo contesto, non va dimenticato neppure il completamento del progetto di emissione da parte delle Poste slovene di una serie filatelica con riproduzioni fedeli delle navi in mostra, che continueranno così a viaggiare sotto forma di francobollo. La mostra è stata ampliata tematicamente perché sarà ospitata anche al Museo storico e marittimo dell’Istria a Pola, dato che nel cantiere “Scoglio olivi” di Pola sono state costruite le undici navi aggiunte alle sei in esposizione. Nei prossimi mesi, oltre che a Pola, la mostra sarà allestita anche a Kočevje, Kamnik, nel mese di settembre a Cattaro e nel mese di novembre presso il Museo civico di Fiume. Curatrice della mostra è Duška Žitko. L’esposizione, in visione fino al 18 agosto prossimo, è stata organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura e dei Media della Repubblica di Croazia.

Un modello di nave. In fondo i testi quadrilingue.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA
Un video dedicato alla leggendaria “Martin Krpan”.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA
Un dettaglio della mostra.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

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