Sebenico. Festival della canzone dalmata, diversità di stili e generi

Una parte della 26ª edizione della kermesse è stata dedicata a Vice Vukov

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Sebenico. Festival della canzone dalmata, diversità di stili e generi
Le due serate si sono tenute dinanzi alla Cattedrale di San Giacomo. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Nella bellissima cornice rinascimentale di piazza della Repubblica di Croazia a Sebenico si sono svolte le due attesissime serate musicali nell’ambito della 26.esima edizione del Festival della canzone dalmata. Grande partecipazione di pubblico che ha riempito i posti a sedere della piazza compresa tra la bellissima struttura della Cattedrale di San Giacomo e l’antica struttura della loggia.

Versi italiani
La prima serata del Festival – chiamato anche il Sanremo croato – è stata dedicata al grande cantante Vice Vukov. Le sue canzoni molto famose, pluripremiate ai vari Festival tra gli anni 1959 e 1970, sono state interpretate da Đani Stipaničev, che con la sua voce ha incantato il pubblico di Sebenico. Durante la serata sono intervenuti come ospiti il cantante Ivo Pattiera, Đani Maršan e Nera Gojanić. Applaudito pure Vladimir Garić, che ha cantato in qualità di solista “Chitarra romana” composta nel 1934 da Bruno Cherubini e in duo con Stipaničev “Arrivederci Roma” del 1954, scritta da Pietro Garinei e composta da Renato Rascel. Grande emozione verso la fine della prima serata quando Đani Stipaničev ha intonato gli ultimi versi della famosa “Zvona moga grada” (Le campane della mia città). Le campane di San Giacomo hanno iniziato a suonare affascinando il pubblico che ha applaudito a lungo cantanti, band e l’orchestra d’archi diretta dal Maestro Damir Marušić.
Durante la seconda serata del 26.esimo Festival le 25 canzoni interpretate dai vari cantanti presentavano una grande diversità di stili e generi musicali. Sono state interpretate canzoni con influenze tradizionali dalmate, pop, rock e generi compositivi moderni appartenenti alle ultime generazioni.

I vincitori
Il primo premio è stato assegnato dalla giuria di esperti e dalla giuria del pubblico alla canzone “Crni biseru”, cantata da Đani Stipaničev e dalla klapa More accompagnati alla chitarra da Neno Belan, autore della canzone, con testo firmato Nikša Sviličić. La canzone premiata presenta uno stile compositivo classico misto al genere rock con aggiunta di frammenti musicali presenti nella musica messicana e americana.
Il secondo premio della giuria è stato assegnato ex aequo a Marko Kutlić e Lea Dekleva per la canzone “Samo ti”. Il premio della giuria per il terzo posto e il premio per il miglior debuttante è stato assegnato alla canzone proposta da Iva Ajduković Marović “Praštam ti”. Il secondo premio della giuria del pubblico è stato assegnato alla canzone “Daj mi noćas more ti” cantata da Branko Medak. Il terzo premio del pubblico è andato alla canzone “Kad Stradun zanoća” cantata dalla klapa Kaše di Ragusa. Il premio per la migliore composizione è stato assegnato dal direttore artistico del Festival Dušan Šarac, alla canzone “More”, cantata da Tedi Spalato e dalla klapa More. Premiati il cantante Ibrica Jusić, Tedi Spalato ed Ivo Pattiera.
Merito del grande successo del Festival è del direttore del Festival di Sebenico, Branko Viljac, che svolge un grande lavoro di organizzazione e preparazione dell’evento con l’instancabile energia e una grande passione per la musica e per la città di Sebenico. Spenti i riflettori del Festival si aspetta già con entusiasmo l’evento del prossimo anno che avrà una nuova direttrice, Tomislava Miše, che con il suo nome d’arte Tommi Mischell, partecipa da diversi anni come cantante ad eventi del Festival, mostrando grande amore e passione per la musica, la cultura le tradizioni della città di Sebenico e di Traù e per la terra della Dalmazia.

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