Salona. La perla dell’Adriatico

Dino Demicheli ha inaugurato a Spalato il ciclo di conferenze denominato «Che cosa state scavando lì?»

0
Salona. La perla dell’Adriatico
Dino Demicheli. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Il Museo archeologico di Spalato in collaborazione con la Società archeologica croata, il Museo dei monumenti archeologici croati e il Museo civico di Spalato, ha realizzato un progetto basato su una serie di conferenze il cui programma s’intitola “Che cosa state scavando lì?”. Il progetto è costituito da una serie di eventi, dibattiti e conferenze esposte da vari professori e studiosi universitari impiegati presso vari Dipartimenti delle Facoltà di Archeologia in Croazia.
I temi esposti al pubblico sono concentrati su nuove scoperte avvenute in questi ultimi anni nel territorio della Dalmazia.

Una struttura risalente al 170 d.C.
La prima conferenza è stata presentata dal prof. Dino Demicheli. Il tema principale della conferenza proposta davanti a un pubblico numeroso e attento, composto da studenti di archeologia, riguardava le ultime ricerche archeologiche svolte durante questi mesi intorno ai bastioni dell’antica città di Salona. Questi ultimi, appartenenti ad una cinta muraria, fu costruita durante il 170 d.C. quando l’Impero romano fu impegnato a fronteggiare le prime invasioni barbariche provenienti dai territori del Nord. In quel periodo Salona fu la città più importante dell’Adriatico orientale e dunque doveva esser protetta con nuove mura. Le antiche estensioni della città ad est e ovest furono inglobate in una cinta muraria a forma di anello dell’estensione di circa 4.100 metri. Nella ricerca archeologica viene evidenziato che la costruzione delle torri della cinta muraria è irregolare. Questa irregolarità della pianta della struttura della cinta muraria dimostra che la struttura difensiva fu costruita in diverse fasi durante il 170 d.C e si contavano più di cento torri edificate. La costruzione fu realizzata grazie alla manodopera dei soldati della II e della III legione romana.
Durante la conferenza sono state dibattute anche alcune aree delle torri erette con materiali di riciclo in cui erano presenti numerosi frammenti di ceramiche e un grande numero di materiale in cui sono presenti monumenti e lapidi. Sono stati discussi temi di ricerca archeologica in tutti i suoi punti macroscopici arrivando alla discussione di interessantissimi particolari e scoperte microscopiche fondamentali per comprendere l’argomento della ricerca.

Autore di volumi e progetti
Dino Demicheli è laureato in Archeologia e lingua latina e letteratura romana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Zagabria dove ha conseguito il dottorato nel 2012. Presso la stessa Facoltà lavora come professore associato al Dipartimento di Archeologia dove tiene corsi di epigrafia, archeologia classica e lingua latina e come tutor partecipa anche a studi post laurea. Demicheli è autore di un libro e coautore di cinque dozzine di articoli scientifici nazionali e internazionali, è curatore di due antologie e membro del comitato editoriale della rivista di Archeologia e storia della Dalmazia. Dal 2020 il prof. Demicheli è a capo del progetto di ricerca scientifica “Nuove vite delle iscrizioni antiche” nell’area della Dalmazia centrale finanziato dalla Fondazione croata per la scienza. Con il Museo archeologico di Spalato firma le ricerche archeologiche riguardanti i bastioni e le torri di alcune aree dell’antica città di Salona.
Il calendario del programma prevede venti incontri archeologici organizzati il giovedì. L’ingresso è gratuito e aperto a tutti gli interessati al mondo della ricerca archeologica con i suoi segreti, i suoi misteri. Il suo fascino è accessibile non solo agli addetti ai lavori del campo ma anche ad un pubblico profano nella materia. Le conferenze vengono organizzate nella sala al secondo piano dell’antico Municipio restaurato e aperto al pubblico cittadino con la funzione esclusiva di svolgere eventi culturali di ogni genere.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display