Restauri. Ultimata la prima fase

La ministra della Cultura e dei Media, Nina Obuljen Koržinek, ha visitato la sede del Museo dell’Arte e dell’Artigianato (MUO) assieme al direttore dell’ente museale Miroslav Gašparović e al sindaco di Zagabria, Tomislav Tomašević. Riparati i danni del terremoto del marzo 2020

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Restauri. Ultimata la prima fase
Foto: Sanjin Strukic/PIXSELL

La ministra della Cultura e dei Media, Nina Obuljen Koržinek e il sindaco di Zagabria Tomislav Tomašević, insieme al direttore del Museo dell’Arte e dell’Artigianato (MUO) Miroslav Gašparović, progettisti e imprenditori, ha visitato la sede del MUO, gravemente danneggiata dal terremoto nel marzo del 2020, nel quale è stata ultimata la prima fase di ristrutturazione strutturale, del valore di oltre 5,4 milioni di euro. Sono stati ristrutturati gli elementi portanti, le strutture del soppalco, le pareti e la struttura del tetto, rendendo l’edificio più sicuro rispetto a come si presentava prima del sisma.

La ministra Obuljen Koržinek ha ricordato che il Ministero ha assicurato interamente i fondi per il rinnovamento strutturale del MUO, nonché di tutti gli edifici pubblici della città di Zagabria che rientrano nella categoria di monumenti culturali.
“Subito dopo il terremoto, il Ministero si è assunto il compito di coordinare tutte le pratiche, di stilare l’elenco dei palazzi danneggiati e la valutazione dei danni”, ha dichiarato, aggiungendo che l’importo che il Governo è riuscito a ottenere dal Fondo di solidarietà dell’UE, soprattutto per la città di Zagabria, è così alto proprio per il fatto che a necessitare dei lavori sono i beni culturali, ma anche per il fatto che il lavoro di valutazione dei danni, portato avanti dagli esperti, è stato rapido e di qualità.
La ministra ha ricordato pure che dopo la stesura dell’elenco e la valutazione dei danni, il Ministero ha seguito l’appalto dei progetti per poco meno di 300 edifici sia a Zagabria, che nella zona terremotata di Petrinja, per un totale di otto Regioni interessate. Obuljen Koržinek ha espresso soddisfazione per il rispetto di tutte le scadenze e per il fatto che entro il 30 giugno erano stati spesi poco più di 400 milioni di euro, tre volte più del primo stanziamento destinato al Ministero della Cultura e dei Media.

Uno sforzo generazionale
Inoltre, la ministra ha definito la ristrutturazione come uno sforzo generazionale e ha ringraziato gli ingegneri, gli architetti, gli imprenditori, i professionisti della conservazione e del restauro croati, e soprattutto i dipendenti dei musei e delle altre istituzioni che, insieme agli esperti del Ministero, hanno prontamente risposto a questa sfida. Lei ha sottolineato che l’esperienza croata nella gestione della crisi e nel processo di ricostruzione potrà tornare utile anche in altri casi.
”La prossima ‘scadenza transitoria’ sarà la fine del 2026, data entro la quale è previsto il completamento dell’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha aggiunto la ministra -, ma sia il MUO che tutti gli altri edifici pubblici hanno assicurato i fondi per la fase successiva, compresa la ristrutturazione energetica degli edifici, dopodiché rimarrà solo la realizzazione dell’allestimento museale”. Il sindaco Tomašević ha ringraziato il Ministero della Cultura e dei Media per l’eccellente collaborazione nel restauro globale dei palazzi che ospitano istituzioni culturali a Zagabria dopo il terremoto, e insieme alla ministra ha ringraziato pure Miroslav Gašparović per il lavoro svolto finora in occasione del suo recente pensionamento, dopo 20 anni alla guida del Museo dell’Arte e dell’Artigianato.

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