Portorose. Gli istituti scolastici sono la base della salvaguardia e tutela della CNI

Inaugurato alla presenza di numerose autorità il 59º Seminario di lingua italiana

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Portorose. Gli istituti scolastici sono la base della salvaguardia e tutela della CNI
Alica Prinčič Röhler, i consulenti scolastici Guido Križman, Sergio Crasnich e Marisa Semeraro. Foto: MARIELLA MEHLE

Come ormai consuetudine, in concomitanza con le vacanze scolastiche autunnali in corso in Slovenia, viene rinnovato l’appuntamento di alta valenza culturale con il Seminario di lingua e cultura italiana, giunto alla sua 59.esima edizione. Il Centro congressi di San Bernardino a Portorose accoglie quest’anno per tre giorni un centinaio di docenti di ogni ordine e grado delle scuole con lingua d’insegnamento italiana del Litorale e alcuni giunti dal Buiese, insegnanti di lingua italiana presso le scuole slovene e studenti universitari di Italianistica presso la Facoltà di Studi umanistici dell’Università del Litorale.

Il benessere psicofisico
Il seminario aperto ieri, che si concluderà domani, venerdì, si differenzia dai precedenti in quanto propone un’unica tematica, ovvero l’empatia e il benessere psicofisico, riconducibili all’ambito dell’alfabetizzazione socio-emotiva. “Gli apprendimenti hanno la necessità di appoggiarsi sul benessere in classe e la costruzione di un clima positivo, volto a favorirli e sostenerli”, ha spiegato in apertura Marisa Semeraro, consulente pedagogico per il governo italiano. “Dopo due anni di grande sofferenza per tutti derivanti dalla vicenda Covid, sappiamo che i ragazzi hanno sacrificato la loro socialità, fondamentale nella fase adolescenziale che inevitabilmente ha lasciato ripercussioni. Siamo qui per tentare di dare il nostro contributo e recuperare anche questo vissuto negativo”. Il titolo “Emozioni in gola” è stato trattato da Stefano Canali, dottore di ricerca in Logica ed Epistemologia, ricercatore presso l’Area Neuroscienze e il Laboratorio interdisciplinare per le Scienze naturali e umanistiche della Scuola internazionale superiore di Studi avanzati – SISSA – Trieste, dove ha diretto il settore di ricerca di Neuroetica e la Scuola di Neuroetica.

Cambiamenti causati dalla pandemia
Nel porgere i saluti del direttore dell’Istituto dell’educazione nazionale Vinko Logaj, del ministro per l’Istruzione, la scienza e lo sport Igor Papič e del segretario di Stato al Ministero per l’Istruzione Darjo Felda, la direttrice dell’Unità di Capodistria dell’Istituto dell’educazione, Alica Prinčič Röhler ha rilevato il ruolo insostituibile del personale docente svolto nella formazione e sviluppo personale delle giovani generazioni. L’esperienza della didattica a distanza ha comportato radicali cambiamenti nell’ambito delle competenze digitali e la ripresa dell’attività didattica in presenza dopo la pandemia sta mettendo in primo piano la necessità di sviluppare la competenza legata alla sfera dell’alfabetizzazione sociale emotiva, nonché di sviluppare elementi quali l’empatia, l’ascolto attivo, la resilienza psicologica, indispensabili per dare serenità e benessere a tutti i coinvolti nei processi di istruzione e formazione.

Consolidare le conoscenze
“Il settore scolastico è di fondamentale importanza per la nostra Comunità Nazionale Italiana”, ha sottolineato Alberto Scheriani, presidente della CAN costiera, anche in veste di preside e insegnante, definendo le nostre scuole “il fiore all’occhiello, che palesano la loro qualità formativa quando si misurano con scuole di altri Paesi”. Emilio Fatovic, presidente dell’Università popolare di Trieste e anch’egli ex dirigente scolastico, ha osservato che mai come oggi la tematica proposta sia fondamentale e pregnante ritenendo che l’apprendimento non può prescindere dalla comunicazione e che per trasmettere un sapere che si sedimenti, crei socializzazione e piacere di stare in classe, è necessario considerare il processo che c’è dietro. Il deputato al seggio specifico CNI al Parlamento sloveno, Felice Žiža ha espresso soddisfazione per la numerosa adesione al Seminario che negli anni sta acquisendo importanza. “Gli istituti scolastici sono la base della salvaguardia e tutela, nonché della promozione futura della presenza della CNI sul territorio. Tali incontri sono importanti per andare a creare e consolidare le competenze e conoscenze della lingua italiana generale e specifica nel micro ambiente professionale dei docenti, che sempre più spesso, piuttosto di proseguire gli studi in Italia, scelgono Atenei sloveni”, ha rilevato Žiža.

Includere le scuole della maggioranza
“I Seminari costituiscono un’importante occasione di incontro che consentono di affrontare i problemi della lingua e cultura in modo diverso e di conoscere relatori importanti di assoluto prestigio”, ha osservato il Console Generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello portando i saluti dell’Ambasciatore d’Italia in Slovenia, Carlo Campanile. “Servono strategie di insegnamenti che tengono conto della realtà locale svolgendo il preciso ruolo di soddisfare le necessità linguistiche, culturali e identitarie degli appartenenti alla minoranza italiana”, così ancora Coviello, con l’auspicio che si possa “potenziare l’insegnamento dell’italiano nelle scuole della maggioranza, se si vuole far crescere il concetto del dialogo interculturale e della conoscenza reciproca”. Ha preso quindi la parola il relatore Stefano Canali che ha aperto la sessione mattutina con la parte teorica dedicata alle emozioni. I pomeriggi invece si concentreranno sulla parte pratica dedicata alla regolazione emotiva e alla riduzione dello stress.

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