Eda Mihovilić e la storia che diventa dipinto

Nella galleria «La cisterna» di Draga di Moschiena è allestita la mostra organizzata dalla locale Comunità degli Italiani

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Eda Mihovilić e la storia che diventa dipinto
Riccardo Staraj ed eda Mihovilić. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nella galleria d’arte “La cisterna” a Draga di Moschiena è allestita fino al 15 luglio la mostra di dipinti di Eda Mihovilić. L’esposizione è stata organizzata dalla locale Comunità degli Italiani. Mihovilić, ha fatto notare il presidente della CI, Riccardo Staraj, vanta un’etica lavorativa invidiabile, una disciplina persistente, che traspare anche nelle sue opere.

“Espressiva come un refolo di bora liburnica che rompe le onde sulle sue tele, dipinge con mano energica ciò che vede e prova – scrive Staraj nel catalogo d’accompagnamento -. Nelle sue opere troviamo barche che ‘sgomitano’ nel porto di Abbazia, il mare in burrasca, le vele ingrossate dal vento sul mare del Quarnero. L’autrice si dedica anche alla costa bagnata della sua terra. Il vento dal mare non si ferma mai, le barche sono sempre ciondolanti, le vele fanno a gara a quale vincerà. La bora sferza, lo scirocco scalpita, la nevera divide, il maestrale calma, la bonaccia seda la sua battaglia interiore con le intemperie. Mihovilić dipinge con mano veloce, espressiva, ma precisa e profondamente antropologica. L’architettura abbaziana, gli archi e le volte, le ville centenarie, le scalinate e i parchi, le strutture monumentali in marmo, i ponti e i palazzi, sono degli schizzi architettonici colorati da una patina del passato che indica l’eternità dello stile viennese sulla costa della sua infanzia”.
Staraj spiega anche che sulle tele dell’autrice domina il colore blu dai toni mediterranei, ma non mancano il rosso, l’oro, il grigio e il nero, tutti sfumati in una tecnica dai bordi ben definiti. Mihovilić vive e opera, conclude Staraj, in una sfera di fedeltà alla professione pittorica, in cui l’espressione del visto diventa dipinto e l’autrice si ritrova nella baia della tranquillità una volta che il vento e il mare si sono sedati, nel punto esatto in cui si incontra la storia.

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