Orchestra filarmonica da camera: è stato un debutto coi fiocchi

Il nuovo ensemble dello «Zajc» di Fiume si è presentato per la prima volta con il concerto «Fiabe musicali»

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Orchestra filarmonica da camera: è stato un debutto coi fiocchi
Una parte dell’ensemble con Deni Sanković (primo da destra) in veste di narratore. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Per creare un’atmosfera magica non c’è bisogno che di alcune lampade dalla luce calda, di una comoda poltrona, di due racconti, di un attore e… di una piccola orchestra. Questi sono stati gli… ingredienti principali della serata che ha visto la prima esibizione di un nuovo ensemble in seno al Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”: l’Orchestra filarmonica da camera di Fiume, che ha offerto al pubblico un concerto particolare intitolato “Fiabe musicali”.

La musica racconta la storia
Il primo brano, intitolato, “Il coniglietto di velluto” (ispirato al racconto “The velveteen rabbit” di Margery Williams), è stato messo in musica da Pedro Rosenthal Campuzano, il versatile primo percussionista dell’Orchestra sinfonica fiumana. Nella stesura della partitura – come spiegato dall’autore stesso –, si è ispirato alla celeberrima favola sinfonica di Sergej Prokofjev “Pierino e il lupo”, ma anche a compositori come John Williams, Camille Saint-Saëns, Olivier Messiaen e altri, che nelle loro opere hanno fatto uso degli elementi musicali per raccontare una storia. “Il coniglietto di velluto” parla di un coniglio di peluche che desidera diventare “vero”, in carne ed ossa, con la forza dell’amore.
L’ensemble, che conta sette elementi – Antun Kyrylov (primo violino), Osman Eyublu (secondo violino e pianoforte), Golnar Mohajeri (violoncello), Lucija Kovačević (flauto), Michele Fabbrica (clarinetto), Eva Fritz (fagotto) e lo stesso Pedro Rosenthal Campuzano (percussioni) –, era disposto in semicerchio sul proscenio, mentre al centro si trovava “l’angolino di lettura” con una poltrona occupata dall’attore Deni Sanković. Il narratore, con un paio di orecchie di coniglio in testa, ha raccontato suggestivamente e con grande simpatia la storia del “Coniglietto di velluto” e ha divertito il pubblico cambiando il timbro della voce per interpretare i diversi personaggi che vi appaiono, mentre la fantasiosa musica di Campuzano ha illustrato con efficacia l’andamento della trama. Nel brano si sono fusi molto bene la musica e la narrazione, anche se in un punto dell’esecuzione, l’Orchestra si è lasciata andare un po’ troppo, coprendo in tal modo la voce del narratore, nonostante questi fosse munito di microfono. Si è trattato, però, di un piccolo neo in un’esecuzione nel suo insieme ben concepita e realizzata.

Deni Sanković.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Arrangiamento per un complesso ridotto
Ha fatto seguito la celeberrima suite n.1 op. 46 “Peer Gynt” di Edvard Grieg, che Campuzano ha arrangiato per un ensemble di sette strumentisti. Se la musica nel “Coniglietto di velluto” faceva da sfondo alla narrazione di Sanković, nel “Peer Gynt” – la storia di un giovane affamato di esperienze e alla ricerca del senso della vita, che scopre infine che la grandezza di una persona non sta nella fama e nella conquista, ma nelle piccole cose come l’amore e la pace interiore –, la musica e la narrazione si alternavano. È risultato particolarmente riuscito il movimento “Nell’antro del re della montagna”, anche se i momenti più concitati del brano avrebbero richiesto qualche strumento in più per “rimpolpare” l’intensità del suono. Il pubblico, tra cui si trovavano diversi bambini, ha accolto con entusiasmo il nuovo ensemble, il quale promette di offrire nuovi progetti che seguiremo con interesse.

il pubblico ha accolto con entusiasmo il nuovo ensemble.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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