Mostra HDLU: varietà di visioni e di tecniche

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Mostra HDLU: varietà di visioni e di tecniche

FIUME | Alla sua 72ª edizione, la mostra collettiva annuale dei membri della sezione fiumana dell’Associazione nazionale degli artisti visivi (HDLU), allestita nella galleria “Juraj Klović“, ha evidenziato ancora una volta la vastità degli interessi e delle personalità artistiche dei suoi membri. La tradizionale rassegna ha, infatti, un valore professionale e documentaristico, in quanto offre una visione generale delle tendenze e dell’ispirazione sulla scena artistica fiumana.
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Il presente percorso espositivo, che rimarrà aperto fino all’8 gennaio, comprende opere di 44 artisti, selezionate da professionisti di spicco come Ljiljana Barković, Borislav Božić, Dražen Filipović Pegla, Mirta Grandić, Melinda Kostelac e Melita Sorola Staničić.
Descritta dalla presidente dell’Associazione, Jasna Rodin, come “non pretenziosa e semplice all’epoca in cui i progetti artistici sono molto più complessi”, la mostra annovera una varietà di tecniche e di temi artistici. Hanno optato per l’acrilico su tela Dražen Filipović Pegla, Gea Golović, Tomo Gerić, Marijan Mavrić, Ambroz Oroši, la connazionale Tea Paškov Vukojević, Đorđe Petrović e Miljenka Šepić, con cui si sono espressi in composizioni astratte, ricche di colore (com’è il caso nel dipinto di Dražen Filipović Pegla), oppure limitate al nero e a tonalità di grigio, come nell’accattivante opera di Tomo Gerić. L’interesse per i colori brillanti in un paesaggio astratto è rimasto costante anche nel dipinto su carta di Mirjana Marušić Gorska. La tecnica mista offre ancora più libertà d’espressione e vi sono ricorsi Borislav Božić, Vedran Bišić, Alma Dujmović, Silvana Konjevoda, Boris Kačić, Andrea Kršul, Eda Mihovilić, Željan Pavić e Tanja Pećanić. Particolarmente intrigante è il “Dialogo: sotto la superficie” di Željan Pavić, che si distingue per l’unità della visione e la qualità tecnica dell’esecuzione.
Nel percorso espositivo figurano pure opere tridimensionali in tecnica mista e installazioni in ceramica, legno, vetro e metallo, realizzate da Sandra Ban, Ljiljana Barković, Eugen Borkovsky, Barbara Cetina, Dunja Demartini, Mirta Grandić, Želimir Hladnik, Željko Kranjčević Winter, Branko Lenić, Nenad Petronio, Zvonimir Pliskovac, Dajana Radoš, Boris Roce e Marija Volkmer. Molto elaborata e complessa l’installazione in ceramica “Rapsodia cosmica” di Roce, che campeggia al centro dell’allestimento e attira l’attenzione con la sua struttura frammentata.
Con opere grafiche si sono presentate soltanto Dubravka Kanjski, Melinda Kostelac, Dragan Karlo Došen e Dajana Radoš, mentre Marko Gracin, Branko Kukurin, Morena Kvaternik, Istog Duško Žorž e Aleksandar Tomulić hanno proposto delle fotografie. In questo contesto spicca la composizione astratta di Žorž, mentre il ritratto di un uomo con una lampada a gas, realizzato da Gracin, è un commento della situazione sociale attuale in Croazia.

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«Puccini – Tosca 3D»

In una categoria a parte rientra il quadro di Edi Gustin Maska, intitolato “Puccini – Tosca 3D”, sulla cui superficie si intravedono il ritratto di Giacomo Puccini e, sovrapposto, quello del personaggio di Tosca in una delle produzioni liriche. L’autore ha fornito anche due paia di occhiali per vedere le immagini tridimensionali delle due figure.
Come rileva Jasna Rodin nel testo del catalogo, questa mostra pone molte domande e sottolinea come oggigiorno sia importante partecipare e dare il proprio sostegno ai colleghi e alla professione. “Essere presenti, lavorare, esporre e appoggiare i colleghi, a prescindere dalle differenze, è l’obiettivo e la missione della nostra Associazione”, conclude Jasna Rodin.

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