Mare e libri a ritmo di jazz

Il «Denis Razz adjustable group» ha presentato all'Ex libris di Fiume il suo nuovo album «Discrepancies in blue». A ispirare i musicisti sono i paesaggi e la natura del capoluogo quarnerino

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Mare e libri a ritmo di jazz
I musicisti hanno eseguito i brani con maestria e precisione. Foto: IVOR HRELJANOVIĆ

Lungo la Riva di Fiume si è potuto sentire un sassofono dare spettacolo, il meglio di sé, dando l’impressione di essere tornati nella patria del jazz. Circondati dal silenzio, la musica attirava appassionati e curiosi che passavano di fronte all’antiquariato Ex libris, facendoli entrare e ascoltare l’allegro motivetto portato dal “Denis Razz adjustable group”, presente per promuovere il suo ultimo CD “Discrepancies in blue”, un misto tra la storia della musica jazz, da Charles Mingus ai giorni nostri, e del materiale fresco ma coraggioso, rendendo il concerto unico anche a chi è nuovo in questo mondo. Il nome dell’album è a libera interpretazione, come detto dal protagonista della serata, senza un intento specifico.
Un ambiente intimo
Il protagonista indiscusso è Denis Razumović-Razz, un sassofonista jazz fiumano che si trova nell’ambiente della musica già dalla giovane età di 13 anni, partendo da una chitarra. La passione per gli strumenti a fiato arriva però nel 1980 quando acquistò un sassofono contralto entrando in questo mondo da autodidatta. Decise però di entrare nell’Accademia di Musica di Graz nel Dipartimento del jazz, portandolo poi sulla strada sulla quale è arrivato oggi. Non è sconosciuto agli appassionati locali del jazz dove ha collaborato con vari artisti e gruppi, fondando anche il Jazz Time a Fiume nel 1992, vincendo un premio a Zagabria lo stesso anno. Nel 2003 è stato premiato come miglior contralto jazz in Croazia.
L’album ha avuto la prima uscita l’altra sera dopo il lavoro in studio, come rivelato dal sassofonista. Infatti, nell’Ex libris si è avuto un clima sereno all’insegna della musica jazz. Il protagonista ha inoltre ammesso che il piccolo pubblico presente era l’ideale creando un ambiente più tranquillo e intimo, facendo così emergere il meglio dagli artisti, senza alcuna pressione sulle spalle. Il tutto è poi stato possibile grazie all’intesa unica tra i vari membri e la calda accoglienza da parte del pubblico, tra cui alcuni si sono lasciati andare al ritmo seguendolo con un leggero battito di piedi o canticchiando.
Un’esecuzione magistrale
Seppure il sassofono fosse stato la star indiscussa dei brani, a volte scambiato con un sassofono soprano dalla melodia più dolce, ogni strumento ha avuto il suo momento di splendore, dall’assolo di batteria di Rajko Ergić, dimostrando la maestria a un ritmo impeccabile, al contrabbasso di Vedran Ružić che, pizzicando le corde, ha aggiunto la parte per rendere perfetta tutta la melodia. Inoltre, il suo momento da solista ha portato una marcia in più al complesso. Lavoro magistrale svolto anche dal chitarrista Karo Ilić e dal tastierista Dorian Cuculić, senza i quali non sarebbe stato possibile uno spettacolo tanto armonioso. I brani del nuovo album sono ispirati proprio alla città di Fiume, come rivelato dal frontman. Un brano suonato ha il nome di “Bocca grande”, partendo da un motivo allegro della chitarra e della batteria passando all’unione con il contrabbasso e della tastiera per un ritmo frenetico. La melodia viene dettata dalla batteria e dal contrabbasso che, pizzicato freneticamente in una scala in ascesa e discesa continua, crea una base dove la chitarra brilla lasciando lentamente spazio alla tastiera, in un gioco di rincorrersi continuo. L’arrivo del sassofono avviene all’apice della musica, accolto da un grande applauso da parte del pubblico, diventando l’assoluto protagonista sul palco. Al termine del brano si ha l’assolo della batteria per poi riprendere il ritmo allegro e sempre più frenetico per una conclusione in bellezza del brano. La serata è proseguita con un ritmo allegro con l’assolo del contrabbasso e con l’alternanza tra il sassofono classico e il sassofono soprano, fino all’ultimo brano in cui si sono esibiti entrambi gli strumenti in una melodia più tranquilla. “Fiume modern love” viene introdotta dal suono del pianoforte per essere in seguito integrata dalla batteria, con gli altri strumenti a seguire, con al centro il sassofono che segue l’andamento rilassante del brano che, a un terzo dell’esecuzione lascia spazio al sassofono soprano, dal suono più acuto e dolce, lasciando il gran finale al sassofono classico.

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