«Lo spagnolo è una lingua romantica»

Chiacchierata con gli alunni della SEI Dolac di Fiume, Doria Kancijanić e Moreno Prodan, reduci dalla Gara nazionale di lingua spagnola a Vodice, e con la loro mentore prof.ssa Daria Acinger

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«Lo spagnolo è una lingua romantica»
Doria Kancijanić, Daria Acinger e Moreno Prodan. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

L’impegno e il lavoro costante portano sempre a dei risultati. Ne sono una conferma gli alunni della classe ottava della Scuola elementare italiana “Dolac” di Fiume, Moreno Prodan e Doria Kancijanić, che hanno avuto grande successo di recente alla Gara nazionale di lingua spagnola tenutasi a Vodice dall’8 al 10 maggio scorsi, dove si sono piazzati rispettivamente al secondo e al terzo posto. A guidarli in questo percorso con amore e dedizione è l’insegnante Daria Acinger, la quale ci ha spiegato in brevi linee in che modo sono state organizzate le gare e quali sono state le prove che i ragazzi hanno dovuto superare durante la competizione. In questo contesto va rilevato anche che l’anno scorso, alla prima edizione della Gara, la SEI “Dolac” aveva pure conseguito degli ottimi risultati, dal momento che quattro alunne si erano piazzate al primo, secondo, terzo e quinto posto.

Una competizione impegnativa
“Alle Gare hanno partecipato quest’anno solo cinque alunni di tutta la Croazia, siccome soltanto nel 2023 erano state organizzate le prime gare nazionali di lingua spagnola per le scuole elementari – ha precisato l’insegnante –. Per quanto riguarda lo studio dello spagnolo in Croazia, a Fiume esso viene insegnato in diversi istituti scolastici, di cui due in lingua italiana, ovvero nella nostra scuola e nella scuola San Nicolò, mentre in altre parti del Paese sono pochissime le scuole in cui gli alunni possono scegliere di studiare lo spagnolo come materia opzionale. Alla Gara nazionale, i ragazzi hanno dovuto dimostrare un alto livello di conoscenza della lingua, non soltanto nella scrittura di un saggio, ma anche nell’ascolto, nella lettura, che comprendeva la conoscenza del vocabolario e della grammatica, e infine nella prova orale, dove i ragazzi dovevano esprimersi in spagnolo su un determinato tema. Non è stata una gara facile”, ci ha riferito la prof.ssa Acinger, aggiungendo che “il loro successo non è stata un sorpresa perché sono ragazzi bravissimi che sanno molto e si sono preparati con grande impegno”.

La prof.ssa Daria Acinger.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Si studia in maniera rilassata
Doria ci ha spiegato che i preparativi per la competizione sono durati parecchio tempo e spesso dovevano farlo anche durante le ore di ginnastica. “Si può dire che i ragazzi si preparano per questa competizione dalla quarta classe, quando hanno iniziato a studiare lo spagnolo come materia opzionale. Si studia in maniera rilassata, ma comunque si apprende molto. I ragazzi hanno superato la verifica a livello scolastico, dopodiché sono subito passati alla gara nazionale, in quanto visto il loro numero esiguo non aveva senso organizzare le gare regionali”.
Moreno ci ha riferito che il primo giorno della gara hanno dovuto scrivere un saggio, mentre il giorno dopo hanno dovuto parlare in spagnolo e rispondere a delle domande descrivendo una determinata immagine. Successivamente, si parlava di un tema a scelta, ma per lui era un po’ difficile perché il tema era il nuoto, del quale si occupa nel tempo libero, ma non conosce i termini tecnici di questa disciplina sportiva in lingua spagnola.
“Durante le prove non ero emozionato, mi sentivo rilassato, ma pieno di spirito competitivo. Durante una gara bisogna sempre essere rilassati”, ci ha detto Moreno.

Un viaggio in Spagna
Doria ci ha raccontato il tema del saggio, nel quale gli allievi dovevano immaginare di fare un viaggio in Spagna come vincitori di una borsa studio con la quale potevano rimanere a studiare in quel Paese. “Ho scelto di descrivere un viaggio a Barcellona, le sue tradizioni e com’è viverci da studente. Non sono mai stata in Spagna finora, ma vorrei assolutamente andarci”, ha rilevato Doria, la quale si è soffermata su ciò che le piace della lingua spagnola: “Mi piace il suono della lingua, è romantica e molto simile all’italiano, il che la rende più facile da studiare”.
Moreno legge libri in spagnolo, anche per allontanarsi un po’ dallo schermo del cellulare, mentre Doria preferisce guardare film spagnoli. “Leggo i sottotitoli, ma capisco quasi tutto anche senza”. Moreno, invece, ama guardare sport su un canale sportivo spagnolo.
In quale misura in Croazia la conoscenza dello spagnolo può tornare utile? “In Croazia non si percepisce più di tanto l’importanza di questa lingua, che invece all’estero è molto diffusa – ci ha spiegato la prof.ssa Acinger –. All’estero, lo spagnolo è importante quasi come la lingua inglese. Qui a Fiume non arrivano molti turisti provenienti dai Paesi in cui si parla lo spagnolo, anche se il loro numero è comunque in crescita. Inoltre, a Fiume soggiornano molti studenti spagnoli”.

Doria Kancijanić.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Piani per il futuro
Domanda d’obbligo: quale scuola media superiore vorrebbero iscrivere? Moreno sta pensando di iscriversi all’indirizzo generale o quello scientifico della Scuola media superiore italiana, ma anche il Ginnasio dei Salesiani gli sembra un’opzione interessante. Uno dei vantaggi di quest’ultima è il fatto che c’è soltanto il turno mattutino e c’è un indirizzo sportivo, al quale sta pure pensando, visto che fa parte della nazionale di nuoto, del quale vorrebbe continuare a occuparsi.
Doria invece sta pensando di iscriversi al Ginnasio croato di Sušak perché vorrebbe avere anche l’esperienza delle lezioni in lingua croata. Un’altra opzione sarebbe l’indirizzo sportivo del succitato Ginnasio dei Salesiani, in quanto gioca a pallavolo. Alla domanda di ciò che vorrebbero fare da adulti, Moreno ci ha riferito che alla fine della Scuola media superiore gli piacerebbe andare all’estero, ma non gli dispiacerebbe nemmeno rimanere a Fiume per poter continuare ad allenarsi in nuoto. Doria vorrebbe diventare fisioterapista perché le piace molto lo sport e vorrebbe lavorare nel settore sportivo. Anche per Moreno la fisioterapia è una professione interessante e gli piacerebbe fare l’allenatore come lavoro part-time. A parte lo sport, ciò che gli interessa sono la meccanica e l’ingegneria, mentre Doria è molto interessata alla biologia, per cui forse le piacerebbe lavorare in un laboratorio.

Moreno Prodan.
Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

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