L’identità dell’arte e della realtà materiale

Le sculture dell’artista svizzera Raffaela Zenoni, in visione fino a domani negli spazi dell’antico Municipio comunale di Spalato, emanano una grande energia spirituale e vitale. Le opere vengono accompagnate dal punto di vista visivo da una serie di dipinti di grandi dimensioni creati su tela

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L’identità dell’arte e della realtà materiale
Colori chiari e vivaci. Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Negli ambienti dell’antico Municipio comunale di Spalato, ritornato al suo antico splendore dopo il restauro, sono in corso molte attività culturali. In questi giorni è in visione una mostra pittorica e di sculture dell’artista svizzera Raffaela Zenoni. La mostra intitolata “Assembly” si snoda in tutti e tre i piani dell’edificio. L’esposizione documenta i lavori che fanno parte di due importanti cicli dell’artista esposti principalmente in Svizzera e in Croazia. Al primo piano il visitatore può osservare delle sculture particolari. Queste sculture sono frammenti di travi in legno e su di esse è incisa una serie di volti. Il visitatore può facilmente osservare tutte le espressioni dei volti incisi su tutti i lati della scultura. L’osservatore nota il cambiamento d’espressione. I volti, oltre a cambiare il loro stato d’animo, nell’espressione intarsiata o dipinta sono dipinti a colori che accentuano i momenti delle espressioni delle sculture.

Forme geometriche e tele
Il gruppo scultoreo fa parte della sezione “Teste parlanti”. Le figure rappresentano una certa spiritualità paragonabile ad antichi totem storici. Insieme alle sculture delle teste parlanti sono allestite nella mostra anche altre sculture che si presentano con un volume e una forma allungata e sottile. Queste sculture che si allungano verso l’alto sono create artisticamente in maniera antropomorfa. Le sculture sono accompagnate visivamente da una serie di dipinti di grandi dimensioni creati su tela con colori acrilici. Sulle tele vengono dipinti numerosi ritratti creati dall’immaginazione e dalla fantasia della pittrice. Pian piano che la pittrice modella i personaggi irreali su tela, i soggetti dipinti nascono nella realtà materiale acquisendo anche un nome e un’identità definita. I soggetti dipinti fanno parte di un gruppo pittorico intitolato “Gli antenati”.

In primo piano sculture, in fondo le tele di Raffaela Zenoni.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

Un’armoniosa coralità
Ogni personaggio esprime una profonda personalità diversa una dall’altra. I ritratti possono essere astratti, esprimere un senso di allegria, emanare una grande energia spirituale e vitale. Ogni personaggio ha un ruolo ben definito e nella grande famiglia degli “Antenati” interagisce e comunica con gli altri personaggi. Nello stesso tempo i personaggi possono anche essere solitari e possono esprimere la propria individualità in qualsiasi luogo e in varie parti, edifici antichi come in castelli, palazzi ottocenteschi, strutture architettoniche moderne come gallerie d’arte. La pittrice, a differenza dei classici autoritratti in cui l’artista ha bisogno del modello, della sagoma, della forma e del colore predefinito, crea i personaggi dal mondo immaginario e come una medium materializza i personaggi dalle sue mani trasferendoli dalla sfera spirituale a quella materiale e reale. I gruppi delle sculture e dei personaggi pittorici esprimono insieme una grande energia di colori e forme e tutti i singoli componenti rappresentano come in una performance drammaturgica o musicale una grande armoniosa coralità di tutti gli elementi. L’obiettivo principale dell’artista è dimostrare con le sue opere che l’arte è intesa come nuova creazione intuitiva senza creare inizialmente abbozzi. La mostra rimane aperta fino a domani.

Le diverse espressioni delle sculture.
Foto: DAMIANO COSIMO D’AMBRA

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