Lana Gržetić. L’interpretazione dello stato psicofisico attraverso l’arte

«Istria Nobilissima». Il dittico «Bagnanti» dell'artista ed ex miss Croazia, Lana Gržetić, è stato premiato nella sezione «Pittura, scultura e grafica» della Categoria Arti visive

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Lana Gržetić. L’interpretazione dello stato psicofisico attraverso l’arte

Le varie sfaccettature della percezione che abbiamo di noi stessi e degli altri vengono tradotte in opere d’arte in un’infinità di forme, dimensioni e colori. In questo senso, il lavoro del pittore parte molto spesso da un’interpretazione personale del soggetto raffigurato, per mezzo di un processo che, il più delle volte, non è né lineare, né prevedibile, né ripetitivo. È proprio questa la caratteristica principale del dittico “Bagnanti”, premiato alla 54.esima edizione del Concorso d’arte e di cultura “Istria Nobilissima” nella sezione “Pittura, scultura e grafica” della Categoria Arti visive, che, come espresso nella motivazione della giuria, mostra “una scena di nudi femminili in serena convivialità. Nell’opera pittorica – prosegue il comunicato – di forte impatto cromatico, pennellate fresche e decise governano lo spazio compositivo”. Si tratta di un lavoro di dimensioni complessive di 80 per 160 cm, realizzato con tecnica mista in cui domina l’acrilico. A parlarci del lavoro è stata l’autrice Lana Gržetić, artista visiva ed ex miss Croazia. La pittrice e scultrice fiumana, che l’estate scorsa ha esposto in una mostra personale allestita presso la Galleria della Santa Trinità di Castua (in occasione della 30.esima Estate culturale di Castua) ci ha parlato del processo di lavorazione che ha preceduto la realizzazione del quadro premiato, rivelandoci anche un simpatico aneddoto legato alla lavorazione e soffermandosi anche sui progetti per il futuro.

È la tua prima partecipazione al Concorso «Istria Nobilissima»?

“Ho sempre partecipato alla competizione nella Categoria giovani e una volta avevo conseguito un premio per una scultura di un maialino. Questa però è la mia prima vittoria in età adulta. Mi sono laureata all’Accademia di Arti applicate e quindi mi fa molto piacere essermi classificata al primo posto al Concorso ‘Istria Nobilissima’, al quale partecipo quasi ogni anno”.

Parlaci del lavoro che hai presentato all’ultima edizione della competizione.

“Si tratta di un dittico, intitolato ‘Bagnanti’. Mi piace fare bozzetti e il nudo è uno dei miei motivi pittorici preferiti. Mi piace passare il tempo in spiaggia e osservare le persone, il modo in cui i corpi sono fatti e soprattutto la maniera in cui i bagnanti si muovono, con più o meno confidenza, cercando di nascondere o di mettere in risalto certe loro caratteristiche. È questa varietà che ci sta nelle donne e negli uomini che mi ispira. Quando dipingo trasmetto sulla tela la mia interpretazione delle persone, il loro stato psicofisico che riesco a percepire. In un certo senso, cerco di immedesimarmi nel ruolo di uno ‘psicologo’ quando illustro i miei soggetti”.

Qual è il rapporto tra i due dipinti del dittico? Quali tecniche hai utilizzato?

“Ho cominciato a dipingere unendo sin dall’inizio le due tele come un unico quadro, che poi sono state incorniciate come due quadri separati che insieme formano, quindi, un dittico. La scelta del dittico è dettata anche da esigenze di praticità, visto che rende molto più facile il trasporto e l’allestimento, oltre che da gusti personali. Il lavoro è stato realizzato con tecnica mista. Inizialmente avevo fatto alcuni bozzetti con il pennarello, più tardi ho utilizzato anche l’inchiostro di china, ma in ogni caso prevalgono i colori acrilici, che consentono di creare un quadro a più livelli. Infatti, in alcuni punti del dittico ci sono tre o quattro strati. L’intero processo è molto lungo, poiché impiego tantissimo tempo nell’osservazione e nella riflessione. È un po’ come una partita a scacchi, prima di fare una mossa bisogna ragionarci sopra”.

”Bagnanti”, l’opera premiata di Lana Gržetić

Hai utilizzato le varie tecniche a fasi precise oppure le hai combinate continuamente durante la lavorazione?

“La prima fase del lavoro è stata quella dell’osservazione, a cui sono seguiti i bozzetti, le revisioni, e poi ho proceduto combinando tutto quello che potevo… Nel corso della lavorazione mi sono resa conto che facevo fatica a usare i pennelli, per cui ho preferito impiegare delle spatole e altri strumenti simili, specialmente attrezzi che normalmente adopero per le sculture. È molto interessante il fatto che, a un certo punto, anche il mio cane, che avevo adottato poc’anzi, ci ha letteralmente ‘messo lo zampino’. Spesso poso a terra i miei lavori per poterli osservare meglio, da angoli diversi, ed è proprio mentre il dittico si trovava sul pavimento di casa mia che Bambi, il mio cane, ha voluto passarci sopra spalmandoci della tinta rossa con le zampe… Chissà, forse è stato proprio l’impronta di Bambi ad avermi portato la vittoria al Concorso”!

Stai lavorando ad altri progetti in questo periodo? Quali sono i tuoi piani per il futuro?

“Per il momento vorrei completare il lavoro intitolato ‘Bagnanti II’, che è stato iniziato quasi contemporaneamente a ‘Bagnanti’, per cui è da ormai sei mesi che mi ci sto dedicando. Il processo è per certi versi in stallo in questo periodo, poiché durante l’inverno trovo ispirazione più difficilmente… E poi sto cercando di finire alcuni lavori per una mostra che a breve verrà allestita sull’isola di Veglia. Per quanto riguarda invece il futuro, pianifico di iniziare a breve un dottorato, mi piacerebbe molto studiare in Italia. Inoltre, vorrei condurre corsi mirati a determinate categorie, come i bambini, gli anziani e le persone con bisogni speciali”.

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