L’evoluzione dell’arte musicale in Istria

Presentato anche a Rovigno il volume volto a riscoprire le opere di compositori noti e meno noti che operarono nella penisola

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L’evoluzione dell’arte musicale in Istria
Franco Rota e Aleksandra Golojka. Foto: ROBERTA UGRIN

Dopo essere stata presentato a Pola, ha fatto tappa a Rovigno l’evento dedicato agli studi musicali. Infatti, presso la Sala maggiore della Comunità degli Italiani “Pino Budicin” di Rovigno, è stata illustrata la prima raccolta di studi e ricerche musicologiche nell’ambito del progetto “La storia musicale istriana: retaggio dei legami con la Serenissima”, promosso dall’Università popolare aperta della Città di Rovigno e patrocinato dalla Regione Veneto. A fare gli onori di casa è stato il vicepresidente del sodalizio, Matteo Tromba, il quale si è complimentato con tutti i ricercatori e i musicologi inclusi in questo lodevole progetto di ricerca. A presentare il risultato della ricerca, ovverosia il volume bilingue in italiano e croato, volto in primo luogo a riscoprire le opere di compositori noti e meno noti, che con le proprie opere hanno arricchito il patrimonio musicale dell’Istria, sono stati Aleksandra Golojka, la responsabile scientifico-artistica del progetto e il curatore del progetto e titolare dello Studio Eurotrieste, Franco Rota.
“Quest’edizione è una sintesi delle ricerche sviluppate da esperti musicologi, un piccolo numero di appassionati che da diversi anni si sono decisi a rivalutare un retaggio quasi dimenticato, tenendo conto della salvaguardia dell’eredità culturale istriana per cui si occupano da tempo del patrimonio veneziano”, ha spiegato Aleksandra Golojka.
Nel volume sono stati illustrati nel dettaglio i singoli musicisti e le composizioni; Andrea Antico da Montona, una figura importante del Rinascimento, Gabriello Puliti, francescano conventuale italiano del Rinascimento e Barocco, i polesi Alfredo Martinz e Giulio Smareglia (fratello minore del notissimo compositore Antonio) molto attivi a Pola a cavallo tra il IX e il XX secolo, e autori di musica da camera e operette, nonché il conte e compositore Stefano Rota, conosciuto in special modo per i brani per voce e pianoforte e nell’insieme per la musica del XIX secolo. La serata è proseguita con l’esibizione del soprano Patricia Žudetić e quella del tenore Mirko Grgorinić, accompagnati al piano elettrico da Aleksandra Golojka.

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