«L’età dei lumi», cartine con le nozioni storiche

Presentato l’ulteriore contributo al progetto ideato dal «Combi»

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«L’età dei lumi», cartine con le nozioni storiche

Non è una casualità che l’evento di promozione dei risultati dell’iniziativa “applumi”, parte dell’ambizioso e articolato progetto “L’età dei lumi. Giuseppe Tartini, Gian Rinaldo Carli e la cultura del Settecento” si sia svolto nella casa natale dell’illustre compositore piranese. Per gli ideatori, ovvero i vertici del Centro Italiano di Promozione, Cultura, Formazione e Sviluppo “Carlo Combi” di Capodistria che hanno curato l’iniziativa in collaborazione con le istituzioni CNI e altri partner, non ci poteva essere teatro migliore. L’appuntamento di ieri è stata un’opportunità per presentare al pubblico un bilancio, al momento ancora parziale, delle attività, avviate alla fine del 2020 in occasione dei 300 anni dalla nascita del Carli, nonché i 250 anni dalla morte del Tartini. Il progetto è stato concepito sul finire del 2018 e si basa su un complesso lavoro di indagine di fonti primarie, che sono state svolte anche oltre confine. La pandemia ha senz’altro reso più difficili le ricerche, ma per fortuna non ha compromesso l’iniziativa. In Casa Tartini sono stati così presentati gli ultimi prodotti che hanno visto la luce, ossia le due cartine pieghevoli di Pirano e Capodistria, che propongono altrettanti percorsi storico-didattici, comprendenti nozioni di storia dei luoghi e dei personaggi, sempre legati al Settecento. “La mappa presenta la solita classica cartina con i nomi delle vie indicati in italiano. Quale istituzione della Comunità Nazionale Italiana ci è sembrata una scelta appropriata”, ha spiegato Roberta Vincoletto, che è ideatrice del progetto accanto a Kristjan Knez. “Sono indicati 15 punti di interesse per Capodistria, otto invece quelli per Pirano e uno a Strugnano, mentre uscendo dagli scenari istriani uno pure a Padova legato a Tartini”, ha illustrato la Vincoletto, aggiungendo che “girando la mappa si può trovare un inquadramento storico-culturale e le presentazioni in “pillole” dei punti di interesse, non sull’architettura ma sui personaggi che vi hanno vissuto e che sono stati importanti per questo territorio”. Un lavoro trilingue, italiano, sloveno e inglese, che è pensato per un pubblico vasto ed eterogeneo, ed è proposto sia nella veste classica, ovvero cartacea, che virtuale, accessibile dagli smartphone pure tramite codice QR. Come esposto dal direttore del “Combi”, Kristjan Knez, si tratta di prodotti che si auspica possano incentivare la voglia delle persone a saperne di più su questo periodo storico. Un articolo interessante non soltanto per la popolazione locale, ma anche per i turisti più esigenti che non si accontentano “del sole, del mare o della buona cucina”. A tale proposito saranno a disposizione negli info-point e nelle agenzie turistiche delle due località costiere. “C’è un patrimonio che abbiamo lasciato in questi secoli sul nostro territorio ed è importante che venga valorizzato e diffuso in un contesto quanto più ampio possibile”, ha dichiarato Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana durante il suo intervento. Con questo progetto si è puntato anche sui giovani, cercando di avvicinare loro in maniera alternativa questo periodo della storia con l’ausilio di nuove tecnologie e approcci a loro vicini. Knez si è detto fiducioso anche per quanto riguarda questo aspetto, perché il giorno prima ha avuto modo di presentare le cartine in assoluta anteprima agli alunni della scuola elementare “Pier Paolo Vergerio il Vecchio” di Capodistria, che si sono subito “tuffati nei contenuti online”. Il progetto “L’età dei lumi” è frutto di un lavoro corale di diverse istituzioni del territorio e si concluderà nei prossimi mesi con la pubblicazione di quello che è uno dei prodotti più impegnativi e articolati dell’iniziativa, ovvero il volume monografico che darà un’immagine a tutto tondo del Settecento, trattando gli aspetti culturali e sociali. La mostra proposta in agosto nella Loggia vecchia di Capodistria, inoltre, approderà prossimamente anche online.

Il depliant del progetto e le cartine pieghevoli

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