La Commissione per la cultura della Città di Fiume ha esaminato ieri, alla sua 25ª sessione, cinque punti all’ordine del giorno che verranno discussi oggi alla 25ª seduta del Consiglio cittadino. Il primo punto, ovvero la proposta, inoltrata dal Consiglio d’amministrazione della Biblioteca civica, di nomina del direttore dell’ente culturale a un nuovo mandato, è stato approvato all’unanimità. Come spiegato dal membro del Cda della Biblioteca civica, Ljiljana Cvjetović, al concorso è pervenuta una candidatura, quella del direttore uscente Niko Cvjetković, che è stata accolta con voto unanime. Stando alla presidente della Commissione per la cultura, Maša Magzan, Niko Cvjetković ha dimostrato di saper guidare la Biblioteca civica in maniera flessibile ottenendo risultati rispettabili anche in periodi difficili, come è stato il periodo della pandemia, quando nonostante la chiusura e tutte le altre sfide l’ente è riuscito comunque a registrare un aumento del numero di abbonati.
Centro interpretativo: quale sorte?
La Commissione ha quindi esaminato la proposta della distribuzione dei mezzi ricavati dalla tassa sui monumenti nel 2024, che ammontano a 1,120.000 euro. Ciò che ha destato perplessità nei membri dell’organo è la somma prevista per la realizzazione del progetto di ristrutturazione del Teatrino nel Quartiere artistico Benčić, uno stabile per il quale la Città non ha ancora deciso quali contenuti dovrebbe ospitare, per il quale sono stati previsti 15mila euro, nonché quasi 55mila euro per la conclusione del progetto di rivitalizzazione e valorizzazione turistica degli edifici adibiti alla cultura e della somma di 359mila euro per la realizzazione del Centro interpretativo nell’ambito del progetto “Povežimo se baštinom” (Colleghiamoci tramite il patrimonio), che avrebbe dovuto essere realizzato nella Filodrammatica, ma finora non se n’è ancora fatto niente. Magzan ha osservato che le spese non sono state ben specificate dalla Città, ovvero non è chiaro in che cosa verranno investiti questi soldi. Si è pure chiesta che cosa vogliano dire i 55mila euro destinati alla voce “modifica della funzione della nave Galeb in nave-museo”.
Posti di fronte a un fatto compiuto
Renato Stanković ha osservato che per la terza volta si verifica la medesima situazione per quanto riguarda il Centro interpretativo nella Filodrammatica e che, come con la nave Galeb, anche in questo caso i cittadini verranno messi di fronte a un fatto compiuto e dovranno acconsentire a finanziare un progetto che, nel caso della Filodrammatica, non è stato nemmeno avviato. “Sono consapevole che il ritardo nell’edificazione e apertura della nuova sede della Biblioteca civica ha probabilmente rallentato la realizzazione del progetto ‘Colleghiamoci tramite il patrimonio’, ma finora si poteva almeno iniziare a completare la fase burocratica del progetto, che permetterebbe di accedere ad almeno una parte dei mezzi finanziari destinati alla sua realizzazione”, ha osservato Renato Stanković.
Stando a Maša Magzan, non è chiaro nemmeno per quale motivo nell’ambito del progetto legato alla segnaletica relativa agli edifici e spazi che fanno parte del patrimonio culturale sia stata inserita anche la manifestazione “La storia invernale” nel Benčić, visto che essa non ha nulla a che fare con la segnaletica culturale. Questo punto all’ordine del giorno è stato bocciato all’unanimità.
Bocciato il resoconto del sindaco
Al terzo punto all’odg – il resoconto del sindaco Marko Filipović relativo alla sua attività nel periodo luglio-dicembre 2023 –, Maša Magzan ha commentato come questo non indica in maniera precisa quali sono stati gli obiettivi e i risultati concreti delle attività portate avanti dal sindaco e in quale misura queste dovrebbero migliorare la vita dei cittadini di Fiume. Renato Stanković ha puntualizzato in questo contesto che per quanto riguarda il settore della cultura, la Commissione ha avuto da ridire sulla questione del concorso per l’affitto del club giovanile Palach e la controversa mostra “Noi. Lei. Coco” allestita la scorsa estate negli spazi dell’ex negozio Carolina la fiumana.
Di conseguenza, anche il resoconto del sindaco è stato bocciato all’unanimità.
Per quanto riguarda i punti all’odg legati all’annullamento, per la terza volta, del concorso per le concessioni degli spazi commerciali al pianoterra del Palazzo dello Zucchero, ovvero quelli nei quali dovrebbe insediarsi un’agenzia turistica, un centro informativo o un’agenzia di marketing, e quelli destinati a un caffè-pasticceria, per i quali per la terza volta non è pervenuta nessuna offerta, Maša Magzan ha commentato che si tratta di una vera e propria tragedia fiumana e ha espresso il parere che la Città dovrebbe essere più flessibile per quanto riguarda le condizioni di affitto e anche dei contenuti che dovrebbero insediarsi in questi spazi.
I due punti all’ordine del giorno sono stati bocciati con un voto a favore, uno contrario e uno astenuto.
Che fine hanno fatto le Notti estive?
La parte più animata della riunione ha riguardato i quesiti che finora sono rimasti senza risposta e quelli ritenuti insoddisfacenti dalla Commissione. Anche a questa seduta si è nuovamente parlato della mancanza di comunicazione con la dirigenza del Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc”. Magzan ha ribadito che lo “Zajc” non ha ancora fornito una risposta per quanto riguarda la manifestazione Notti estive fiumane, che figura nel nuovo Statuto dell’ente e nel programma dell’attuale mandato del sovrintendente Marin Blažević, ma non viene comunque organizzata ormai da anni. Si è parlato nuovamente anche della questione della nuova sede del Teatro dei burattini, dove la stima della spesa di riparazione dell’impianto di climatizzazione, ventilazione e riscaldamento ammonta a 250mila euro. Magzan ha commentato che si tratta di una cifra esorbitante che sarebbe forse più saggio investire nella realizzazione della documentazione per il progetto di adattamento di uno spazio nuovo nel quale potrebbe trasferirsi il Teatro dei burattini.
In questo contesto, la segretaria della Commissione, Anna Dumičić, ha ricordato che la municipalità non dispone di spazi nei quali l’ente potrebbe trasferirsi. In conclusione, è stata richiesta dalla Città una risposta scritta legata alla questione della mancata nomina di un tutore temporaneo del Teatro Fenice, che era stata proposta a una delle sessioni precedenti della Commissione per la cultura.
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