L’Italia negli scatti del primo lockdown

La mostra «Le piazze invisibili» a cura di Marco Delogu, verrà aperta giovedì prossimo nella Comunità degli Italiani di Zara

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L’Italia negli scatti del primo lockdown

Dopo Zagabria e Fiume, farà tappa nella città di Zara la mostra “Le piazze invisibili” a cura di Marco Delogu. Ventuno fotografie di piazze italiane deserte verranno allestite a partire da giovedì prossimo negli spazi della Comunità degli Italiani di Zara. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, propone un suggestivo viaggio nella bellezza delle piazze italiane, fotografate tra la fine di marzo e l’inizio di maggio del 2020, in un momento d’isolamento e “sospensione”, accompagnato da scritti di memoria, suggestioni e riflessioni.

 

Le fotografie descrivono l’istantanea della bellezza, il ritratto di un’Italia, museo a cielo aperto che preserva in un silenzio surreale, la maestosità della cultura che custodisce. Le piazze sono i luoghi per eccellenza che, sin dall’antichità, rappresentano il cuore pulsante di una civiltà, sono simbolo di un patrimonio storico, culturale e dell’identità collettiva dell’Italia.

“La mostra ritrae 21 piazze italiane viste e narrate da fotografi e scrittori che le vivono, o hanno vissute per forte appartenenza a quei luoghi. I giorni del Covid per rivedere e ripensare quei luoghi in modo diverso, ‘originario’ senza turismo o imbarazzanti sovrastrutture. La piazza come elemento centrale del paesaggio italiano, luogo di molti significati, con una riflessione di Joseph Rykwert a cui il libro di Italo Calvino deve molto – scrive Delogu nel catalogo (ebook) della mostra –. Nei giorni di lockdown, per fortuna passati in campagna, ho ideato e curato questo progetto”.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’ebook importanti autrici e autori come Olivo Barbieri, Luca Campigotto, Michele Cera, Alessandro Dandini, Eva Frapiccini, Raffaela Mariniello, Edoardo Albinati, Liliana Cavani, Nicola Lagioia, Helena Janececk, Sandro Veronesi e molti altri ancora.

Diversi per età, formazione e tecnica impiegata, gli autori hanno fotografato e descritto l’anima dei luoghi “svuotati” per la prima volta di ogni vita e di ogni attività, catturandone la bellezza e la maestosità nonostante la tragicità del momento. Dall’imprescindibile Piazza del popolo a Roma – fotografata da Olivo Barbieri e raccontata da Edoardo Albinati – all’iconica Piazza San Marco di Venezia, vista attraverso l’obiettivo e le parole di Luca Campigotto e Francesco M. Cataluccio. E poi ancora la penna raffinata di Valerio Magrelli, lo scatto di Paolo Ventura e i testi di Salvatore Silvano Nigro e Sandro Veronesi – quest’ultimo vincitore dell’edizione 2020 del Premio Strega. Una mostra imperdibile, che potrà essere visitata fino al 21 maggio 2021.

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