La linea Pola-Lussinpiccolo raccontata in sette lingue

Lo spettacolo che si rifà al testo di Raymond Queneau, per la regia di Boris Šegota, è stato presentato nel Museo dell’Apoxyòmenos dinanzi a un folto pubblico

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La linea Pola-Lussinpiccolo raccontata in sette lingue
I giovani attori che recitano nella pièce. Foto: ARLEN ABRAMIC

Tre serate indimenticabili offerte dalla CI di Lussinpiccolo per divertire il pubblico locale e straniero. Si tratta del nuovo spettacolo dal titolo “Un vaporetto, un cappello, un bottone” per la regia di Boris Šegota, il quale ha adattato i famosi “Esercizi di stile” di Raymond Queneau per l’ambiente isolano. Si tratta di un piccolo (e insignificante) fatto accaduto nel salone stracolmo del vaporetto di linea Pola-Lussinpiccolo durante un viaggio burrascoso quando la gente non poteva rimanere all’aperto ma dovevano ripararsi, e ammassarsi, nel salone decisamente troppo piccolo. Questo fatto viene poi raccontato (in 25 modi diversi) il giorno seguente in riva a Lussinpiccolo da varie persone, ognuna a modo proprio e secondo la propria percezione e il ricordo del fatto.
Tra una scenetta del racconto e l’altra il coro “Vittorio Craglietto” della CI, diretto e accompagnato al pianoforte dalla Maestra Antonela Kunda, si è esibito con canzoni e versi di Elvia Nacinovich adattati al tema. Gli attori-interpreti sono Barbara Šurlina Bilić, Marinela Jerolimić, Adriana Giurissa, Damjan Stanić e Boris Šegota che, a seconda del personaggio interpretato, si sono destreggiati nientemeno che in sette lingue (portoghese, inglese, russo, latino, italiano, italiano-croato parlato male e dialetto lussignano). La costumista, come sempre, Lorina Starc e il movimento scenico è di Barbara Šurlina Bilić.
All’inizio della prima serata Sanjin Zoretić, presidente della CI Lussinpiccolo, si è rivolto al folto pubblico con le seguenti parole: “Cari amici, ce l’abbiamo fatta! Per il secondo anno consecutivo, nella produzione della Comunità degli Italiani di Lussinpiccolo, presentiamo il nuovo spettacolo. Ringrazio particolarmente Boris, Adriana, Marinela, Barbara, Damjan, Arlen, Elvia, Lorina, Antonela e il coro ‘Vittorio Craglietto’, e tanti altri dietro le quinte, per il loro grande contributo nella preparazione dello spettacolo. Ringrazio Zrinka e Nikola del Museo dell’Apoxyòmenos per l’aiuto e per aver concesso che questo spettacolo si svolga presso lo spazio di questo Museo. Grazie infinite al MAECI della Repubblica italiana, alla Repubblica di Croazia, all’UI, all’UPT, alla Città di Lussinpiccolo, alla Regione litoraneo-montana e all’Ente per il turismo di Lussinpiccolo”.
Lo spettacolo verrà riproposto nuovamente in agosto, sempre nel suggestivo atrio del Museo dell’Apoxyòmenos, quando, oltre ai turisti, ci saranno molti spettatori (emigrati in varie parti del mondo) che ritornano a fare vacanza nella propria isola.

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