INK: un successo l’ultima première della stagione

Al Teatro Popolare Istriano di Pola ha avuto luogo la prima dello spettacolo «Sotto paga! Non si paga" di Dario Fo, per la regia di Patrik Lazić

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INK: un successo l’ultima première della stagione

L’ultima première della stagione 2020/2021 al Teatro Popolare Istriano è stata un successone. In scena (e si è finalmente ritornati sulla grande scena del Teatro, con un numero maggiore di spettatori, per la gioia anche degli attori) lo spettacolo prodotto nell’ambito della Scena ciacava dell’INK “Potplaćeni! Ne plaćamo!”, per la regia di Patrik Lazić, ispirato alla commedia “Sotto paga! Non si paga” di Dario Fo. La pièce propone temi più che mai attuali: la crisi economica, i nuovi poveri, i prezzi alle stelle, le fabbriche che mietono vittime operaie. Un cast brillante, un testo accattivante, per un risultato eccellente. Lo spettacolo si apre con degli operai in sciopero. In tuta blu, gridano, stravolti dalla situazione in cantiere. Le scene ricordano quelle di qualche anno fa, quando migliaia di dipendenti del cantiere navale “Scoglio olivi” scendeva nelle vie di Pola, lottando per i propri diritti e contro la cattiva gestione. Ma in realtà, si potrebbe trattare di una fabbrica qualsiasi. Tra loro, Giovanni (interpretato da Aleksandar Bančić) e il più giovane Luigi (Valter Roša).

L’intreccio inizia quando la disoccupata Antonia (Marijana Peršić), moglie di Giovanni, fa ritorno a casa dal supermercato: assiste a una rivolta, con altre donne che rifiutano di pagare la merce o impongono esse stesse un prezzo, per protestare contro l’aumento dei prezzi. Antonia da tempo non paga affitto e bollette e decide di approffitare della manifestazione per riempirsi le borse. Racconta tutta la vicenda all’amica Margherita (interpretata dalla brillante Nika Ivančić), che ne è entusiasta, ma ha anche paura della reazione dei mariti operai, che hanno una visione del bene e del male piuttosto stereotipata e influenzata dal pensiero comune. Intanto, Giovanni torna a casa dal cantiere e Antonia, non sapendo che fare, nasconde le borse sotto il tavolo e sotto il vestito di Margherita. Nascerà da qui una serie di equivoci, peripezie, situazioni impossibili, in un’atmosfera di surreale ironia e fantasia: pance posticce per nascondere la refurtiva saccheggiata al supermercato, rifugi paradossali per bare e finti cadaveri, storie irrazionali di gravidanze isteriche e parti cesarei lampo, con la supervisione e gli interventi soprannaturali della diabolica e famigerata Sant’Eulalia. Il risultato è travolgente, si ride dall’inizio alla fine a crepapelle. Un’imperdibile commedia, che è anche teatro artigianale (gli attori montano e smontano le scene a vista). Ma, il pezzo di Fo vuole fare anche riflettere: legato al contesto storico e politico del tempo, analizza la crisi e le difficoltà del lavoro. Scritto nel 1974, è attualissimo anche oggi. Completa il cast Luka Mihovilović, singolare camaleonte: da poliziotto a carabiniere, da suocera a becchino. Dopo due ore e passa di teatro, il pubblico entusiasta ha premiato con un meritatissimo applauso l’intera équipe. La scenografia è curata da Paola Lugarić con l’assistenza di Lena Modrušan, mentre i costumi sono di Desanka Janković. La scelta musicale è stata fatta dal regista: sono i brani della band KUD Idijoti ad accompagnare tutto lo spettacolo.

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