Il Quarnero come immagine e poesia

Alla Comunità degli Italiani di Fiume una mostra particolare di versi e fotografia dedicata alla natura

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Il Quarnero come immagine e poesia
Sabrina Vannini. Foto: RONI BRMALJ

La Comunità degli Italiani di Fiume ha ospitato la mostra ed esposizione “Gocce di natura – sospiri di poesia”, dell’artista e poetessa Sabrina Vanini, di origini fiumane, ma residente a Roma. Assieme a Vanini, l’evento è stato introdotto dalla presidente del sodalizio, Melita Sciucca. La mostra ha presentato sedici fotografie unite ad altrettante poesie, formando un intreccio tra poesia e arte nel quale una forma espressiva completa l’altra. Il tema dominante è la natura, che fa da veicolo all’espressione dei propri sentimenti ed emozioni. Ogni immagine contiene un codice QR che riporta al canale YouTube dell’autrice, dove vengono letti ad alta voce i brani.

La ricchezza delle origini
Le origini sia italiane che croate dell’autrice sono state una grandissima opportunità. “Siamo cresciuti con la musica del dialetto fiumano e del dialetto ciacavo”, ha raccontato. La presidente Sciucca ha puntualizzato che: “Nel parlare con Sabrina, ci siamo incontrate in questa ricchezza delle nostre famiglie, questa ricchezza di lingue e di culture tipicamente fiumana”.
Vanini ha presentato in quest’occasione una selezione di poesie legate al Quarnero ma il suo libro di poesie assieme alle fotografie contiene anche numerosi lavori poetici e fotografici legati a Roma, all’Italia e all’Islanda.
“Ho desiderato pubblicare questo libro per poter condividere le emozioni che provo, che percepisco quando mi trovo in natura e per poterle quindi offrire anche agli altri; dare l’opportunità di emozionarsi attraverso i miei versi, che comunque diventano i versi di tutti”, ha spiegato l’autrice. Anche dopo il discorso d’apertura, nel momento di maggior interesse da parte del pubblico, la poetessa ha continuato a narrare a voce alta le sue poesie mantenendo così viva l’emozione artistica e poetica del momento, non ricadendo nel formale.

Interessante utilizzo dei materiali
I supporti delle fotografie, realizzate in tecnica digitale, sono anch’essi particolari: alluminio composito per otto fotografie e acrilico trasparente plexiglass per le altre otto. Le poesie sono invece state incise su tavolette di legno. “Alcune volte è nata prima le poesia, altre volte la fotografia”, ha spiegato Vanini. Riguardo la scelta dei materiali, Vanini ha riferito che “si è giocato molto su questo. Abbiamo studiato come poterle presentarle al pubblico in simbiosi e abbiamo trovato questa soluzione”. Il legno è il materiale legato per definizione di più alla natura. Le foto su plexiglass sono quelle dedicate all’aria e all’acqua. “La trasparenza del plexiglass dal mio punto di vista avrebbe mantenuto le caratteristiche che dominano negli elementi naturali dell’acqua e dell’aria, cioè la trasparenza, la leggerezza, il riflesso”.
“Scrivo da quando ho 9 anni, non ho mai letto a nessuno le mie poesie fino a quando non ho iniziato a pubblicare nel 2020. È coinciso un po’ con il periodo della pandemia. Ho cominciato a organizzare degli eventi di letture di poesie condivise online proprio per stimolare I rapporti sociali, I rapporti umani e la condivisione”, ha concluso Vanini, che ha portato in Comunità dei vini di una cantina pregiata che ha voluto far assaggiare al pubblico.

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