Il MUO alla ricerca di soluzioni agli squilibri sul mercato del lavoro

L'ente museale di Zagabria è uno dei partner del progetto europeo «CultHeRit». Il programma, dalla durata di 30 mesi, coinvolge tredici istituzioni e organizzazioni di otto Paesi diversi

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Il MUO alla ricerca di soluzioni agli squilibri sul mercato del lavoro
L’edificio che ospita il MUO di Zagabria. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il Museo dell’Arte e dell’Artigianato di Zagabria ha annunciato che a partire dal mese di gennaio di quest’anno partecipa al progetto europeo “CultHeRit – Trovare soluzioni allo squilibrio del mercato del lavoro nel settore del patrimonio culturale della regione del Danubio migliorando la sua disponibilità ai giovani esperti (CultHeRit – Identifying solutions for labor market imbalances in the cultural heritage sector in the Danube region by improving its accessibility to young professionals) in qualità di uno dei partner principali.

Una nobile iniziativa
Considerando la ricca esperienza nella coordinazione dei progetti e le collaborazioni realizzate nel corso degli anni il personale del MUO ha dichiarato di essere fiero di questo nuovo impegno che permetterà ai professionisti museali croati di dare il loro contributo all’iniziativa mediante la definizione della metodologia di ricerca, la partecipazione attiva alle riunioni con i partner, l’organizzazione dell’azione pilota, il contributo all’applicazione del modello e della campagna di miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore del patrimonio culturale.
Il partenariato alla base del progetto, capitanato dal Museo dell’Arte applicata di Budapest, ha iniziato le azioni e gli incontri del “CultHeRit” il 1.mo gennaio di quest’anno e si protrarranno per i prossimi due anni e mezzo durante i quali verranno uniti sapere, professionalità e risorse di tutte le istituzioni coinvolte con l’obiettivo di migliorare lo status delle persone che lavorano nel settore culturale e museale.

Sostenere il patrimonio culturale
Il progetto si svolge in seno al Programma della regione Danubio e durerà per 30 mesi, coinvolgendo tredici istituzioni e organizzazioni di otto Paesi diversi (Austria, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Repubblica ceca, Ungheria, Romania, Serbia e Slovenia).
L’obiettivo principale del progetto è l’ottimizzazione del mercato settoriale del lavoro sostenendo i cambiamenti positivi nelle pratiche di assunzione attualmente applicate nel settore del patrimonio culturale nella regione del Danubio, la definizione e l’implementazione del modello voluto di assunzioni per le istituzioni coinvolte nella tutela del patrimonio culturale e un contributo a una comprensione migliore delle difficoltà nell’accesso agli impieghi, come pure il miglioramento dei risultati di assunzione nelle istituzioni culturali della regione menzionata. Il progetto si concluderà nel mese di giugno del 2026.

Favorire le assunzioni
Il MUO avrà un ruolo guida nel progetto sotto forma di coordinatore delle attività riguardanti la campagna di promozione dei progetti. Accanto a una partecipazione attiva alle riunioni, il museo zagabrese contribuirà a migliorare l’analisi transnazionale della pratica di assunzione, fornirà delle indicazioni ai datori di lavoro e raccoglierà dati inerenti la metodologia promossa dal progetto.
Per raggiungere gli obiettivi fissati, il MUO distribuirà dei sondaggi, raccogliendo le risposte e li userà per stilare un’analisi delle pratiche locali di assunzione, ma anche una lista delle aspettative degli studenti per quanto riguarda le assunzioni nel settore del patrimonio culturale.
Altri tre compiti definiti dal progetto europeo saranno la messa in atto di azioni pilota, l’assunzione di un giovane collaboratore e il suo inserimento nell’ambiente professionale e il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore del patrimonio culturale. La corona del progetto sarà la preparazione e l’esecuzione di una campagna di sensibilizzazione per quanto riguarda il problema delle condizioni di lavoro nel settore in questione.

Conferenze e incontri
La settimana scorsa a Vienna si è tenuta la cerimonia di inaugurazione del progetto “CultHeRit”, alla quale è seguita la prima riunione dei partner. A nome del MUO di Zagabria hanno partecipato Vesna Lovrić Plantić (coordinatrice del progetto), Vedrana Ceranja (assistente della coordinatrice) e Marija Jurkić Flis (coordinatrice della comunicazione – advocacy and visibility – del progetto). Accanto alla squadra al femminile all’incontro ha preso parte anche il direttore del MUO, Sanjin Mihelić, in qualità di membro del Consiglio di amministrazione del progetto.
A rappresentare il Ministero della Cultura e dei Media, che affianca il MUO in questa iniziativa, è stata la direttrice ministeriale per gli archivi, le biblioteche e i musei Anuška Deranja Crnokić.
Già nel corso di questo primo incontro si è parlato di temi chiave, come la gestione dei progetti, le iniziative di promozione, l’azione di gruppi d’interesse, la metodologia legata alla stesura di un’Analisi transnazionale delle pratiche di assunzione e tanti altri.
Il team del MUO continuerà a partecipare agli incontri in programma per il mese di giugno (Cluj, Romania) e di dicembre (Belgrado, Serbia). Entro la fine del progetto si terranno delle riunioni anche a Praga, Linz, Bucarest e in chiusura, nel 2026, a Budapest.

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