I costumi popolari dell’Adriatico orientale

Le nuove pubblicazioni del Centro di Ricerche Storiche quest’anno verranno presentate online

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I costumi popolari dell’Adriatico orientale

La presentazione delle nuove pubblicazioni del Centro di Ricerche Storiche di Rovigno si terrà oggi sulla piattaforma Zoom, con inizio alle ore 13. Il tema dell’incontro virtuale sarà il testo “Costumi popolari dell’Adriatico orientale” di Paola Delton, una continuazione del saggio “Tutela dell’identità attraverso il recupero dei capi d’abbigliamento tradizionali”, pubblicato sul numero 68 di Ricerca. La volontà di perpetuare la tradizione e il rafforzamento della coscienza identitaria rappresentano le chiavi di lettura dei due testi letterari.

 

“La nostra riflessione sul naturale evolversi del modo di vestire delle donne e degli uomini del popolo di Dignano trova il punto di partenza in una descrizione degli usi e costumi di questa cittadina istriana risalente alla seconda metà dell’Ottocento, periodo storico caratterizzato da un nuovo interesse verso le forme e le espressioni delle classi subalterne – scrive Delton nel saggio originale -. L’autore della prima descrizione che prendiamo in considerazione è il farmacista Pier Antonio Vittori. […]
Dunque il Vittori descrive i costumi dei dignanesi, ma lo fa scrivendo anch’egli una sorta di storia del costume, risultando il suo testo un confronto con il passato; infatti i verbi usati sono all’imperfetto e il loro uso lascia trasparire una sorta di nostalgia per qualcosa che non c’è più. Riassumendo, degli uomini dice che “ora” (1886) vestono interamente in nero, meno la camicia e le scarpe, con calzoni lunghi di grossa lana tinta in nero, mentre ‘in un tempo che non sarebbe di molto lontano e nell’estate almeno, portavano corte e strette brache di tela bianca e pressoché tutti un rustico cappello a comignolo ed anche un lor cappelletto tondo’. Le donne non filano e non tingono più le lane in nero, ma trovano più comodo comperare i tessuti. ‘Quelle stoffe di seta, di raso, di damasco, a fiorami a colori (…) guarnite della così detta romana ossia trina in oro o argento, o altramente; non esistono più’”.
La presentazione della continuazione della ricerca sui costumi popolari dell’Adriatico orientale si potrà seguire su Zoom.

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