Giuseppe Rota. La produzione teatrale tra socialità e attualità

Nell'ambito della 24ª edizione del Forum Tomizza, l'italianista e storica umaghese Erika Šporčić Calabrò, ha tenuto una conferenza dedicata alla figura poliedrica appartenuta alla CNI

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Giuseppe Rota. La produzione teatrale tra socialità e attualità
Erika Šporčić Calabrò e Pino Degrassi. FOTO FORNITE DALLA CI DI UMAGO

Nell’ambito degli eventi di apertura del 24º Forum Tomizza, presso la Biblioteca civica di Umago, l’italianista e storica umaghese Erika Šporčić Calabrò ha tenuto una conferenza dal titolo “La produzione teatrale di Giuseppe Rota”. Rota (1936-2015), già inserito nel filone letterario dei drammaturghi della Comunità Nazionale Italiana, fu professore, giornalista, autore, regista, sceneggiatore, conduttore radiofonico, più volte preside delle istituzioni scolastiche della minoranza italiana a Umago e Buie e più volte presidente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago. Fu altresì presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana, presidente del Consiglio municipale di Umago e vicepresidente della Regione Istriana. Una personalità, come rilevato dalla studiosa, colta e poliedrica, che ha sempre operato per far rispettare i diritti degli italiani in Slovenia e Croazia, anche nei momenti più critici della storia del secondo Novecento.

Modernità delle tematiche
Attraverso lo studio e un approccio analitico effettuato sulla produzione teatrale di Giuseppe Rota, la prof.ssa Erika Šporčić Calabrò è riuscita a stabilire un quadro d’insieme sul teatro rotiano, fornendo altresì interessanti chiavi di lettura stilistica, letteraria e sociale. Si sono evidenziati, per esempio, il carattere umoristico, il ritmo narrativo vivace, la cultura dialettale, l’importanza del costume di un popolo specifico e il recupero della memoria, tutti aspetti che fortemente caratterizzano il teatro di Rota; un teatro popolare che rappresenta lo specchio della società istriana del secondo dopoguerra e che esprime sé stesso grazie a quel ingrediente di socialità che contraddistingue tutte le opere di Rota, rendendole ancora oggi molto attuali. Il concetto di modernità delle tematiche, nonché quello di adattabilità delle opere a più contesti sociali, sono aspetti peculiari della produzione rotiana. Tutte queste caratteristiche sommate alle esaudite attese del pubblico costituiscono la ragione per cui il teatro di Rota è stato a lungo apprezzato e ripreso nel tempo.
A conclusione dell’intervento, la prof.ssa Erika Šporčić Calabrò e Pino Degrassi hanno svolto una lettura scenica, scegliendo quali esempi di testimonianza storico-sociale e di modernità due passi tratti dal dramma “Maledetti confini!” e dalla commedia “Xe tuti parenti streti”.
La conferenza, oltre a rendere omaggio a Giuseppe Rota quale esponente di spicco della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, ha certamente arricchito le prospettive di studio in seno alla drammaturgia della CNI nonché fornito materiale di studio inedito aperto ad ulteriori considerazioni e riflessioni da parte degli studiosi. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, la presidente del sodalizio umaghese, Floriana Bassanese Radin, il coorganizzatore Neven Ušumović e il vice console onorario, Giuseppina Rajko.

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