Giochi da tavolo e di società conquistano la Liburnia

Conferenze, laboratori e incontri per la 18ª edizione del Festival «Liburnicon», tenutosi lo scorso fine settimana nella località di Ica

0
Giochi da tavolo e di società conquistano la Liburnia
Gara di cosplay. Foto: STELLA DEFRANZA

È impossibile riassumere in poche righe l’edizione di quest’anno del Festival fantasy e della fantascienza “Liburnicon”, tenutosi nel fine settimana presso la Facoltà di Management turistico a Ica. Quando pensiamo che un’edizione abbia sfruttato al massimo il potenziale creativo e culturale a nostra disposizione, il “Liburnicon” è pronto a dimostrare in pratica che la fantasia non ha limiti e che si può fare di più. Come sempre il programma ha previsto numerose lezioni “frontali” o classiche, ma per quanto riguarda i temi, l’immaginazione degli organizzatori si è sbizzarrita soprattutto per quanto riguarda gli argomenti per così dire geologici.

I rappresentanti dell’Associazione di speleologia “Estavela” di Castua hanno parlato non solo di questa compagnia che esiste da quasi tre decenni, ma anche di tutte le uscite nella zona e di tutte le grotte più note, ma anche quelle meno note o ancora da scoprire. Vanesa Ujčić ha tenuto una lezione interessante sui vulcani, mentre il noto sommozzatore Velimir Vrzić ha parlato del fondale marino. Mladen Garašić ha tenuto una lezione sulla geologia terrestre analizzata da un punto di vista scientifico, mentre Marko Vasić ha trattato lo stesso tema ma applicandolo al mondo sotterraneo di Tolkien. Sempre sulla scia dei mondi immaginati Davor Šišović ha illustrato il fondale marino e il mondo sotterraneo nei romanzi di Jules Verne, mentre Vanesa Ujčić ha tenuto una lezione sulla ricerca della vita sotto la superficie dei pianeti del sistema solare. In programma ci sono state anche altre lezioni legate soprattutto a temi di attualità come ad esempio le intelligenze artificiali o Chat GPT.
Sicuramente la lezione più attesa e la più gettonata dal pubblico è stata quella della star di questa edizione, ovvero Monte Cook, autore di giochi e scrittore statunitense noto soprattutto per i suoi lavori sul gioco di ruolo fantasy Dungeons & Dragons. Scherzosamente Cook ha affermato che in quanto scrittore professionista per più di trent’anni, in tutta onestà non può affermare di aver mai avuto un vero lavoro.
Cook ha parlato non solo della sua produzione letteraria, ma di come giunge alle idee che poi diventano opere letterarie oppure giochi da tavolo. L’autore è anche designer di RPG o giochi di ruolo e in quanto tale ha svelato quali sono i trucchi del suo mestiere e come si può diventare un buon Game Master o un giocatore eccelso. La discussione non si è limitata a uno scambio teorico, ma è diventata una vera e propria dimostrazione di gioco in sala.
Un altro punto del programma per il quale tantissime persone si sono preparate per settimane è stata la gara di costumi cosplay. Come ogni anno i visitatori con la memoria migliore hanno potuto cimentarsi nei numerosi quiz, come quello sull’intelligenza artificiale, film, serie e musica. La giornata di sabato è stata particolarmente interessante per le persone con bambini sotto i dieci anni d’età. Il programma per l’infanzia, infatti, ha compreso laboratori per bambini, come ad esempio quello di origami, DJ-ing, quilling, realizzazione di braccialetti in fil di ferro, video games e altro, ma anche laboratori per adulti come quello di pittura di bottiglie di vetro o realizzazione di sassi con i disegni mandala, oppure realizzazione di personaggi di carta in 3D. Non tutti i laboratori sono stati di lavoro manuale. Vesna Kurilić ha tenuto un laboratorio di lavoro sul testo per scrittori in erba.
Il “Liburnicon” non sarebbe un vero “-con” ovvero una conferenza sulla fantascienza e il fantasy se non ci fossero i giochi da tavolo o board games. Sotto la tenda nel giardino sia gli adulti che i bambini hanno potuto giocare a decine di giochi di società diversi, ma il programma ha previsto pure una partita di Catan a grandezza naturale. Non si è giocato soltanto seduti a un tavolo, ma gli organizzatori hanno approfittato della vicinanza del mare per ideare un gioco di “Star wars” trasformato in “Water wars” in cui in un remoto futuro due clan devono lottare per un barile d’acqua. Un altro gioco è stato “Spin the watergun”, nel quale si è fatto uso di pistole ad acqua. Come gli anni passati, anche in questa edizione si è giocato pure a bocce e beer pong, il ping pong nel quale la pallina deve finire nel bicchiere di birra.
La gara di cosplay non è stata l’unica sfilata di moda del fine settimana. Chi possiede a casa una bella camicia hawaiiana particolarmente originale ha potuto partecipare al simpatico Best Hawaiian shirt contest. Nelle ore serali sono seguiti i concerti delle band “The river Sharks” e “Ortegas”.

Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è possibile soltanto dietro autorizzazione dell’editore.

L’utente, previa registrazione, avrà la possibilità di commentare i contenuti proposti sul sito dell’Editore, ma dovrà farlo usando un linguaggio rispettoso della persona e del diritto alla diversa opinione, evitando espressioni offensive e ingiuriose, affinché la comunicazione sia, in quanto a contenuto e forma, civile.

No posts to display