«Geoplan»: un omaggio alla libertà

L'artista connazionale Bruno Paladin ha inaugurato a Draga di Moschiena una mostra di lavori creati durante il primo lockdown del 2020

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«Geoplan»: un omaggio alla libertà

È stata inaugurata presso la Galleria “La cisterna” di Draga di Moschiena la mostra “Geoplan” di Bruno Paladin. Per l’artista connazionale si tratta della seconda esposizione presentata nella Regione litoraneo-montana nell’arco di due giorni: venerdì scorso, infatti, nella galleria “Zvonimir” di Bescanuova (Baška) è stata allestita la mostra “Stormo” (Jato), che rimarrà aperta fino a mercoledì 25 agosto.

 

Un ritorno ai colori

I lavori raccolti nel ciclo “Geoplan” sono stati realizzati da Paladin durante il periodo di lockdown della prima ondata della pandemia. Si tratta di dipinti ad acquerello che riprendono, in forma stilizzata, delle vedute a volo d’uccello di paesaggi naturali e urbani. Come spiegato da Ervin Dubrović, direttore del Museo civico di Fiume, il ciclo “Geoplan” costituisce una sorta di punto di svolta nella carriera dell’artista fiumano. “In passato – afferma Dubrović – soleva dipingere i paesaggi del litorale simili ad arcipelaghi, con isole, insenature e colline, paesaggi che si trasformavano in pittoresche strutture organiche di pietraie e mare. In seguito, nei giorni tenebrosi della guerra, dipinse spaventose maschere organiche e personaggi grotteschi con le corna”. In questo senso, la nuova serie di opere di Paladin rappresenta una specie di ritorno ai colori: infatti, le forme geometriche astratte che figurano nelle opere vengono arricchite di colori vivaci e variegati, evitando la monotonia che a volte rischia di scaturire dal solo utilizzo del bianco e del nero.

Ervin Dubrović, Bruno Paladin e Riccardo Staraj

Un’idea nata tanti anni fa

La decisione di dedicare un ciclo di opere alle vedute a volo d’uccello è stata presa, come spiegatoci da Paladin, “osservando il volo di un gabbiano dal settimo piano di un grattacielo. Vedendolo – ha puntualizzato l’artista – ho provato una sorta di invidia per la mancanza di divieti e la libertà di cui gode”. Si tratta, in realtà, di un’idea nata molti anni fa, che purtroppo ha dovuto attendere per molto tempo la realizzazione. “Non tutti i mali vengono per nuocere”, ammette scherzosamente Paladin, riferendosi al lockdown durante il quale sono nati i lavori. La mostra “Geoplan”, organizzata dalla Comunità degli Italiani di Draga di Moschiena, è stata inaugurata da Riccardo Staraj, presidente della CI, il quale ha ricordato la collaborazione con l’Università Popolare di Trieste e l’Unione Italiana: “Questo evento è stato promosso e finanziato dall’UPT e dall’Unione Italiana. Sono tre – ha aggiunto – gli eventi organizzati quest’estate dall’UPT a Draga di Moschiena: la proiezione del film ‘L’Inferno’, che ha avuto luogo qualche giorno fa, la mostra di Bruno Paladin, e il concerto di Tullio De Piscopo, batterista di Pino Daniele, che si terrà il prossimo 19 agosto in riva”. L’esposizione “Geoplan” può essere visitata, a titolo gratuito, fino a venerdì, 13 agosto.

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