Fiume. Il Festival Porto Etno: edizione ridimensionata

L’evento che da quattro anni a questa parte celebra la diversità di Fiume, quest’anno si svolgerà all’HKD e metterà la gastronomia in secondo piano

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Fiume. Il Festival Porto Etno: edizione ridimensionata

Il Festival che valorizza maggiormente la ricchezza culturale e nazionale di Fiume, Porto Etno, quest’anno si terrà a partire da giovedì, 1.mo ottobre, e assumerà un formato nuovo dovuto almeno in parte alla pandemia da Covid-19. Il programma di tre giorni di musica, gastronomia e cultura è stato presentato alla Casa croata cultura di Sušak (HKD), che lo ospiterà.

Zoran Majstorović, direttore musicale del Festival, ha aperto la conferenza spiegando che l’edizione di quest’anno, ovvero la quarta, avrà un tono decisamente etno pure dal punto di vista musicale. Il concerto che aprirà Porto Etno 2020 è quello dell’orchestra LADO, uno dei nomi più noti a livello nazionale per quanto riguarda la musica folk. Il concerto è stato ridimensionato rispetto ai progetti iniziali, ma l’appuntamento rimane all’HKD per la versione elettronica del noto gruppo.

Irena Kregar Šegota, Jelena Tondini, Zoran Majstorović e Ivan Šarar

“Per noi è un grande onore poter aprire la manifestazione con un nome così importanIvan Šarar, direktorica RIJEKE 2020 Irena Kregar Šegota, koordinatorica programa Hrvatskog kulturnog doma na Sušaku i voditeljica festivala Porto Etno Jelena Tondini i glazbeni selektor festivala Zoran Majstorović.te – ha dichiarato Majstorović -, però ci concentreremo soprattutto sulla musica popolare della nostra regione. Per questo motivo seguirà il concerto del gruppo fiumano ‘Če bo bo, če na na’ con la cantante Antonija Torjanac, che accompagnerà la parte gastronomica della serata. La seconda giornata del festival sarà dedicata a uno dei più grandi cantanti di musica folk della Bosnia ed Herzegovina, Božo Vrećo, il quale presenterà alcuni brani di sevdah composti da lui e altri appartenenti al patrimonio musicale bosniaco. Il cantante verrà accompagnato dall’Orchestra Porto Etno, composta da musicisti fiumani. La seconda parte della serata sarà dedicata al complesso etno istriano ‘Veja’, che presenterà ai fiumani la musica popolare istriana e il canto a due voci tipico di queste aree. Goran Farkaš canterà le canzoni popolari e suonerà il mih (o mjeh), un tipo di cornamusa istriana. La terza e ultima giornata del Festival si svolgerà nella piccola piazza tra la Scuola media superiore di Edilizia e la Scuola elementare Centar. Le minoranze nazionali presenteranno danze e canzoni tipiche, mentre il duo fiumano ‘Hormonika Balkanika’ si esibirà all’HKD”.

Jelena Tondini, coordinatrice dei programmi dell’HKD e direttrice del Festival Porto Etno, ha spiegato che a causa della pandemia la parte gastronomica, che finora era amatoriale e basata principalmente sui volontari delle varie organizzazioni legate alle minoranze nazionali, da quest’anno verrà presentata dall’albergo Neboder, ma seguendo le istruzioni e le ricette delle minoranze nazionali di Fiume.
“Il Festival Porto Etno, assieme a quello per l’infanzia Tobogan – ha concluso l’incontro il capodipartimento per la cultura Ivan Šarar – sono due prodotti duraturi di tutto il grande programma di Fiume CEC 2020, un lascito per le future generazioni, che ricorderà loro che Fiume è una città dalle tante sfumature nazionali, un meltin pot in cui non tutti ci siamo amalgamati e le differenze si devono valorizzare senza cercare di amalgamarle all’insieme”.

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