Fiume. Il Consiglio per la Cultura approva le proposte

Bilancio 2022, progetti e modifica dello Statuto del Museo civico al centro della 16ª seduta

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Fiume. Il Consiglio per la Cultura approva le proposte
Mihail Petar Lukić, Maša Magzan e Renato Stanković. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Si è tenuta ieri pomeriggio, in vista della seduta del Consiglio cittadino di oggi, la 16.esima seduta del Consiglio per la Cultura della Città di Fiume, alla quale erano presenti tre dei cinque membri, ovvero la presidente Maša Magzan, il vicepresidente Mihail Petar Lukić e Renato Stanković.

Al primo punto dell’ordine del giorno i consiglieri hanno ascoltato una descrizione dettagliata del bilancio per il 2022, fatta da Dženet Brkarić, responsabile del Bilancio cittadino, con tutte le entrate e le uscite. Il bilancio della Città di Fiume per l’anno scorso è stato di 1.2 miliardi di kune e corrisponde al 95 per cento ai piani finanziari. Le uscite sono state pari a 1.1 miliardi di kune, ovvero si è avuto un surplus pari a 73 milioni di kune.

Meno fondi per alcuni enti
La contabile ha spiegato che è impossibile fare un resoconto che riguardi solo il settore culturale, perché le finanze cittadine non sono divise nettamente tra i Dipartimenti. In ogni caso, si è compreso dall’esposizione che circa 24 milioni di kune sono andati per la nuova Biblioteca civica nel complesso Benčić e che il TNC “Ivan de Zajc” non ha ottenuto 54 milioni di kune come l’anno precedente, ma 2 milioni in più. Magzan ha chiesto delucidazioni su questa e altre modifiche alle uscite, al che Brkarić ha spiegato che il suo ufficio tiene un’evidenza delle finanze, ma non può giustificare i cambiamenti e che questa domanda si dovrebbe porre direttamente agli enti culturali. Il cambiamento pari a 2 milioni di kune ha interessato i piani e i progetti programmatici dello “Zajc”. A differenza del Teatro, gli altri enti hanno subito un ribasso dei finanziamenti nel 2022. Si è parlato anche dell’Art cinema Croatia, il cui affitto mensile ammonta a 30mila kune, ovvero della possibilità di acquistarlo dai cappuccini. Sembra, però, che esista la possibilità di realizzare un teatrino in seno al Benčić e di spostarlo in quella zona.

Una nuova incubatrice start-up
Alla seduta del Consiglio per la Cultura si è parlato pure del progetto per la (ri)costruzione dell’ex Centrale elettrica della Cartiera e di farne un’incubatrice per le tecnologie creative e l’industria IT. Come è stato spiegato, la realizzazione ha subito dei rallentamenti a causa di intoppi di carattere burocratico, ma anche a causa del rialzo del prezzo del materiale, che ha fatto salire il costo del progetto da 19 a 28 milioni di kune. Fortunatamente l’Unione europea contribuisce con il 75 per cento dei fondi complessivi. Un’altra notizia positiva è che la Facoltà di Ingegneria ha già espresso il desiderio di collaborare ai programmi dell’Incubatrice, anche in vista dell’apertura di un nuovo corso di studio legato alle tecnologie digitali. Se tutto dovesse andare come previsto, entro dicembre si inizieranno ad arredare gli interni. La prima generazione di piccoli imprenditori inizierà il progetto nel Ri Hub.

Il Museo civico al passo coi tempi
A parlare dell’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero della proposta di modifica della sede e dello Statuto del Museo civico è stato il presidente del Consiglio di amministrazione, Petar Petrinić, il quale ha esposto tutte quelle modifiche che erano state preannunciate già nelle scorse sedute e che riguardavano l’adeguamento dello Statuto con la Legge sui musei. Petrinić ha dichiarato che il nuovo documento non porta niente di rivoluzionario e che è molto simile a quello vecchio. Sono stati cambiati i nomi di alcuni organi, come ad esempio il Consiglio museale è diventato il Consiglio di amministrazione, e sono state ridefinite le competenze di ciascun organo. Tale Statuto è stato approvato all’unanimità.
Il consigliere Renato Stanković ha concluso che il dibattito democratico che ha ostacolato alcune decisioni del sindaco, alla fine ha portato comunque a un esito positivo, al che Petrinić si è dichiarato d’accordo sul fatto che il nuovo direttore facente funzione sia stato una buona scelta. Magzan si è rammaricata del fatto che il nuovo Statuto non prevede che nelle decisioni venga interpellato il Consiglio professionale, né che il direttore uscente si rivolga al Cda, come è avvenuto con il sovrintendente Marin Blažević l’anno scorso. Il Consiglio per la Cultura ha approvato le modifiche con due voti a favore e uno astenuto.

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