Rijeka, occhio alla rivelazione Gorica. Bišćan: «Dovrò inventarmi qualcosa»

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Rijeka, occhio alla rivelazione Gorica. Bišćan: «Dovrò inventarmi qualcosa»

FIUME | Dopo il recupero in casa dello Slaven Belupo, finito con un pareggio (1-1), per il Rijeka c’è già all’orizzonte il prossimo impegno di campionato. Domani, con inizio alle ore 17.30, a Rujevica arriva il Gorica, rivelazione della prima parte della stagione e squadra che ambisce tuttora a un posto sulla scena europea. Inoltre, alla neopromossa è legato un altro episodio significativo: dopo la sconfitta (2-1) subita nell’ultima sfida, Matjaž Kek ha lasciato la panchina per fare posto a Igor Bišćan. L’attuale tecnico ha parlato ieri in conferenza stampa per illustrare la contesa. I problemi in casa quarnerina non mancano nemmeno stavolta.

“Ci aspetta un impegno delicato e difficile, contro un avversario che nella prima parte della stagione ha fatto vedere ottime cose. Il Gorica è meritatamente nei quartieri alti della classifica, con ambizioni di rimanervi – avverte i più ottimisti Bišćan –. Hanno fatto parecchi punti in trasferta e pertanto dobbiamo fare la massima attenzione. Il Gorica addotta spesso una tattica d’attesa: aspettano l’avversario e poi ripartono in velocità. Hanno buonissime individualità, Zwolinski su tutte, e un’ottima intesa tra i reparti”.
Questa l’analisi dell’avversario da parte del tecnico zagabrese. Oltre all’avversario, però, c’è anche qualcos’altro che toglie un po’ il sonno a Bišćan. “Come accaduto a Koprivnica, anche stavolta dovrò modificare l’undici di partenza a causa di diverse assenze. La situazione con Raspopović non è delle migliori, anzi le notizie che arrivano sono negative. Il giocatore soffre di una lesione al ginocchio e come minimo sarà assente per due mesi. In quella posizione mi resta soltanto Pavelić, che a sua volta non è al meglio e difficilmente sarà arruolabile per la gara di domenica. A complicare ulteriormente la situazione è la squalifica di Čolak e Punčec, mentre non ci sarà per infortunio nemmeno Gorgon. Nel caso dell’austriaco, tuttavia, la risonanza magnetica ha confermato il netto miglioramento, ma per rivederlo in campo bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo. Non mi resta che fare la conta degli effettivi a disposizione e cercare di mettere in piedi un undici di partenza competitivo. Lamentarsi non aiuta, è molto più utile trovare delle soluzioni alternative”, conclude Bišćan.
Tra quest’ultime figura sicuramente il nome di Luka Capan, che può essere impiegato sia in mediana che da laterale o centrale difensivo. “In che posizione preferisco giocare? A me basta scendere in campo, poi sta all’allenatore schierarmi dove meglio ritiene o nel ruolo di maggior bisogno – osserva scherzosamente, ma nemmeno tanto, l’ex Lokomotiva –. Ci aspetta una squadra sulla quale a inizio stagione nessuno puntava troppo, ma che fin qui ha svolto un ottimo lavoro. Hanno perso il migliore giocatore nella fase invernale, Atiemwen, ma in compenso si sono rinforzati con altri giocatori. Non illudiamoci che sarà facile batterli. Nei due precedenti stagionali abbiamo faticato parecchio: a Fiume abbiamo vinto noi, non senza qualche difficoltà di troppo, mentre a Velika Gorica loro. Speriamo che domenica arrivi un’altra nostra vittoria”.
Tornando all’undici di partenza, tra tante notizie negative c’è anche una buona, ovvero il rientro in squadra di Heber. Il brasiliano ha scontato il turno di squalifica e sarà a disposizione di Bišćan. Probabile, anzi quasi sicuro, che il tecnico lo schiererà nel ruolo di prima punta, con a sostegno Acosty (sulla sinistra) e Kvržić (a destra). Dubbi sulla posizione di Pavičić (incontrista più vicino alla porta avversaria), mentre in difesa al posto dello squalificato Punčec ci sarà Escoval. Sulla fascia destra spazio a Pavelić, Capan o Velkovski.

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