Fiume. «Biblioteka vjeverica», l’arte dell’illustrazione

Nell’ambito della Settimana del buon libro, Dubravka Zima ha ripercorso la storia dell’editore Mladost

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Fiume. «Biblioteka vjeverica», l’arte dell’illustrazione
Le conferenza è stata seguita dagli studenti del Corso di Scienze della formazione. Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Nelle pubblicazioni per l’infanzia solitamente gli scrittori puntano a rendere il racconto avvincente e interessante, ma la parte che per prima salta all’occhio dei piccoli lettori sono sicuramente le illustrazioni. Nell’ambito della Settimana del buon libro, nella Biblioteca per l’infanzia Stribor, situata al terzo piano della Casa dell’infanzia del Benčić di Fiume, la studiosa zagabrese Dubravka Zima ha tenuto una lezione sulle illustrazioni e gli illustratori che hanno collaborato con la collana “Biblioteka vjeverica” dell’editore Mladost dagli anni Cinquanta ai primi anni Novanta.

Impegnati pittori e artisti
Zima si è rivolta al pubblico, composto principalmente da studenti del Corso di Scienze della formazione della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume e ha spiegato che nei primi decenni del XX secolo l’editoria croata non aveva una tradizione per quanto riguarda le illustrazioni per bambini, ma i libri per l’infanzia venivano illustrati da pittori o artisti che solitamente si rivolgevano agli adulti. Mostrando le copertine di alcuni libri di quegli anni, come ad esempio “Čudnovate zgode šegrta Hlapića” di Ivana Brlić-Mažuranić, con copertina di Nasta Rojc Šenoa, Zima ha illustrato gli errori che si facevano all’epoca nell’illustrazione dei libri. Le immagini spesso non riflettevano le caratteristiche dei personaggi o rivelavano importanti dettagli della trama “spoilerando”, volendo usare un termine moderno, quello che sarebbe successo nel libro, a volte persino il finale, come nel caso di “Hlapić” del 1913, che mostra Hlapić e Gita che si tengono per mano e sono in compagnia del cane Bundaš, che compare più avanti nel libro.

Soddisfare i gusti dei lettori
Zima ha parlato pure dei tre grandi curatori della collana “Biblioteca vjeverica”, ovvero il fondatore, Grigor Vitez (1957-1967), Ana Kulušić (1967-1984) e Vera Barić (1984-1995) e ha spiegato i motivi di alcune loro scelte estetiche. Le copertine di alcuni romanzi sono state fatte diverse volte, proprio per adeguare il libro ai gusti estetici del pubblico. Parlando agli studenti, Zima ha menzionato pure il fatto che fino al 2004 non esisteva un corso di studio di illustrazione per l’infanzia e soltanto dal 2017 esiste un corso pure ad Osijek e non solo a Zagabria. Considerata, dunque, questa mancanza di professionisti specializzati, la collana “Biblioteka vjeverica” ha dovuto plasmare autonomamente la categoria degli illustratori, che complessivamente hanno realizzato più di 600 disegni. Nei quattro decenni della sua esistenza vi hanno collaborato Stevo Binički, Ferdinand Kulmer, Zlata Živković Živić, Raul Goldoni, Branka Ćetković, Vjera Lalin, Ivo Šebalj, Danica Rusjan, Diana Kosec e Julije Knifer. Zima ha spiegato le particolarità degli stili di ciascun autore, i suoi vantaggi o svantaggi, ma anche il modo in cui si inserisce nelle mode e nei gusti estetici del periodo.

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