Dylan Dog: mistero, fascino e ironia

Creato da Tiziano Sclavi, Dylan Dog è il più celebre protagonista di una serie horror italiana. Le avventure dell’investigatore dell’incubo, giunte 35 anni fa in Croazia, hanno alternato l’orrore con numerosi «omaggi» ai mostri classici del genere

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Dylan Dog: mistero, fascino e ironia

Giacca nera, camicia rossa e blue jeans. È l’inconfondibile abbigliamento di Dylan Dog, l’indagatore dell’incubo più amato dagli appassionati di fumetti in Italia, il suo Paese d’origine e in Croazia, dove entusiasma da ormai 35 anni gli amanti di questa particolare serie horror. L’anniversario è celebrato dall’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria con una mostra allestita in collaborazione con il direttore dell’Associazione CRŠ (Crtani romani šou), Slaven Gorički.

Orrore tradizionale e omaggi

Creato da Tiziano Sclavi, Dylan Dog è il più celebre protagonista di una serie horror italiana. Stando alle informazioni fornite dal sito ufficiale del fumetto, pubblicate a partire dal 1986, le sue avventure hanno alternato l’orrore tradizionale con numerosi “omaggi” ai mostri classici del genere, allo splatter moderno dei film di Dario Argento e George Romero, ma anche al giallo, al surreale e al fantastico in generale, sempre con grande ironia. Con questi ingredienti, dapprima lentamente e poi in un crescendo sbalorditivo, è esploso il “fenomeno Dylan Dog”, diventato uno dei fumetti più venduti in Italia (tra inediti e ristampe ha raggiunto il milione di copie mensili). Per la prima volta, inoltre, un fumetto a larga diffusione popolare si è affermato come fumetto d’autore, osannato dalla critica e dagli intellettuali. Giunto ben presto anche in Croazia, Dylan Dog è stato accolto a braccia aperte dagli appassionati di avventure mozzafiato disegnate sulla sponda italiana dell’Adriatico.

Alcune copertine delle edizioni in croato

Minuzioso lavoro di ricerca

È quasi una “fratellanza” di persone accomunate dall’amore per questa particolare forma d’arte, come osservato da uno dei disegnatori di Dylan Dog, Fabio Celoni, che ha preso parte all’inaugurazione della mostra. Nel corso dei decenni, Dylan Dog è stato disegnato da numerosi illustratori che hanno dovuto svolgere un minuzioso lavoro di ricerca per poter realizzare le tavole del fumetto. Un lavoro del quale il lettore non è necessariamente consapevole, ma essenziale per la ricostruzione di ambienti autentici e dell’atmosfera del fumetto. “Prendiamo come esempio una scena che si svolge in una via di Londra (Dylan Dog, infatti, è un detective inglese, ex agente di Scotland Yard, nda). In questo caso – ha spiegato Celoni –, un disegnatore deve riprodurre in maniera molto precisa l’aspetto dei palazzi circostanti, che hanno un’architettura peculiare, l’ingresso della metropolitana londinese, o ad esempio l’ambulanza inglese, che è diversa da quella italiana o croata. Tutte queste cose un disegnatore le deve illustrare su indicazione dello sceneggiatore, che riporta soltanto che ‘la scena si svolge in una via di Londra’. La visualizzazione della scena spetta al disegnatore e trattandosi di una città celebre in tutto il mondo, è necessario essere precisi. La ricerca si fa prima di appoggiare la matita sul foglio. Ora, con Internet, è tutto molto più facile di prima, quando bisognava recarsi in biblioteca a fare ricerca”.

Fabio Celoni firma una copia del fumetto

Un piacere disegnare Dylan

Fabio Celoni, fan di Dylan Dog fin dai primi numeri, ha iniziato a disegnare il fumetto una ventina di anni fa, su invito della Sergio Bonelli, casa editrice della serie. A 19 anni ha iniziato con la Disney, dove ha lavorato per dieci anni. In seguito è giunto l’invito della Sergio Bonelli di fare delle prove per Dylan Dog. “Sono stato fortunato a ricevere l’invito. Infatti, i responsabili della serie avevano visto all’epoca una mia storia di Topolino e mi avevano chiamato nel 2000 a fare la prova per Dylan Dog. Sono già ventun anni che mi occupo di questa serie. Dylan Dog mi è molto caro perché lo amavo ancora prima di diventare disegnatore. È innanzitutto un piacere e poi un onore disegnarlo perché è una testata molto importante in Italia, la più venduta dopo Tex”, ha rilevato Celoni, il quale ha pure spiegato che per una storia di Dylan Dog ci vogliono circa otto mesi di lavoro.

Una tavola del fumetto

La mostra si compone di venti illustrazioni, tavole e copertine delle edizioni croate del fumetto. Tra le illustrazioni spiccano quelle realizzate da Danijel Žeželj, che ha accostato Dylan Dog ad alcuni ambienti e palazzi caratteristici di Zagabria, come la Cattedrale e il Padiglione di Ivan Meštrović (la cosiddetta Džamija). La mostra rimane in visione fino al prossimo 15 ottobre.

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