Maida Hundeling in un concerto di Gala che rasenta l’impossibile

Sabato prossimo al TNC «Ivan de Zajc» di Fiume verrà inaugurata la nuova stagione concertistica 2021/2022

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Maida Hundeling in un concerto di Gala che rasenta l’impossibile

La stagione teatrale 2020/2021, intitolata “Sopravvivenza”, ha dimostrato che il Teatro Nazionale Croato “Ivan de Zajc” è pronto ad affrontare anche le sfide più difficili e a superarle a testa alta. La stagione 2021/2022, intitolata “Sopravvivenza 2” ribadirà ancora una volta i concetti dell’anno scorso, il desiderio di incontrare il pubblico e non perdere il prezioso legame delle esibizioni in presenza. A introdurre la ricca stagione concertistica è stato il sovrintendente del Teatro fiumano, Marin Blažević, il quale ha annunciato la serata di Gala che avrà luogo sabato prossimo allo “Zajc” e alla quale si esibirà il soprano Maida Hundeling nei panni di Brunhilda, Salomè, Turandot e Jenufa. A dirigere l’orchestra sarà il Maestro Valentin Egel, mentre in programma ci saranno “I maestri cantori di Norimberga” e “Le Valkirie” (alcuni passi) di Richard Wagner, “Salomè” (alcuni passi) di Richard Strauss, “Turandot” (alcuni passi) di Giacomo Puccini e “Gelosia” e “Jenufa” di Leoš Janáček.

Marin Blažević
Foto: RONI BRMALJ

Quattro personaggi in una serata

“Quella che ci aspetta sabato sera non è un’esibizione, è una missione impossibile – ha affermato in tono scherzoso Blažević -. Hundeling ci presenterà quattro delle sei eroine più famose dell’Opera. Nel novero mancano soltanto Elettra e Isotta, le quali sono già state impersonate dal soprano in passato, proprio nel nostro teatro. Maida Hundeling possiede una delle voci più potenti d’Europa se non del mondo e prima di raggiungerci a Fiume si è esibita all’Arena di Verona, mentre dopo il concerto di sabato ne seguirà uno alla Royal Opera House di Londra. Fiume viene equiparata, dunque, alle grandi capitali concertistiche del nostro continente e sono molto felice di questo grande onore”.

Un cartellone ricco di appuntamenti

A parlare più nel dettaglio del programma dell’Opera è stato Filip Fak, direttore dell’Opera di Fiume, il quale ha colto l’occasione per sottolineare l’importanza delle esibizioni di fronte al pubblico per tutti i musicisti dell’Orchestra sinfonica. Dopo il concerto d’apertura della stagione di sabato, seguirà, a dicembre, il concerto di Beethoven (“Coriolan”), Bruch (“Concerto per violino e orchestra in G-molle”) e la Quarta sinfonia in G-molle di Čajkovskij.

Ospite d’onore della serata sarà il solista Anton Kyrylov al violino, mentre a dirigere l’Orchestra sarà il Maestro Valentin Egel. Come ogni anno, gli ultimi giorni di dicembre sono dedicati al Concerto di Capodanno intitolato “Le mille e una notte”, un evento musicale dal sapore orientaleggiante.

A gennaio è in programma la seconda sinfonia di Mahler, “Resurrezione” con i solisti Anamarija Knego (soprano) e Ivana Srbljan (mezzosoprano).

A dirigere l’Orchestra sarà il Maestro Philipp von Steinaecker.
Per febbraio è in programma un concerto di Ljadov, Prokofjev e Rahmanjinov, mentre a marzo sarà la volta di Sibelius, Porra e Lustoslawski. Il mese di aprile porterà al pubblico fiumano la “Passione secondo Matteo” di Bach, mentre a maggio è la volta di un connubio interessante di Brahms e Haydn.

Il Gran Finale della stagione operistica si avrà nel mese di giugno con un concerto al quale prenderà parte pure il solista dell’Orchestra filarmonica di Berlino, Bruno Delepelaire, al violoncello.

Il virtuoso ha composto, per l’occasione, un brano, intitolato “Piece for Rijeka”, che eseguirà per la prima volta a Fiume, al quale seguiranno il “Concerto per violoncello e orchestra in E-molle” di Edward Elgar e “Titano” (Sinfonia n.1 in Re maggiore) di Gustav Mahler.

Una missione per niente facile

Il Maestro Valentin Egel ha salutato brevemente il pubblico fiumano dichiarandosi felice di poter riprendere con l’esperienza concertistica ed ha dato la parola a Maida Hundeling, la quale ha conquistato il pubblico fiumano con la sua interpretazione di Elettra, per la quale è stata premiata con otto minuti di standing ovation.
“Sono d’accordo con il sovrintendente Marin Blažević – ha dichiarato in apertura il soprano -, per molti miei colleghi portare in scena quattro personaggi in una serata è una missione impossibile. Per me, invece, i brani di Wagner scelti fanno parte di quello che io chiamo ‘Wagner light’ (facile, nda) in quanto, per quanto potente e glorioso, si confà alle mie abilità canore. Sembra quasi di percepire un po’ di Rock’n’Roll nel ritmo. Pure i brani che riguardano Turandot sono molto forti, perché non li eseguo da solista ma con l’accompagnamento del Coro. Volendo dare una visione d’insieme posso dire che tutto il concerto comprende quattro diversi tipi e aspetti dell’amore”.
In conclusione della conferenza è stato chiesto al tenore Jan Vacik, marito di Hundeling e interprete dei personaggi maschili di sabato, qual è il segreto del successo di sua moglie.

I coniugi Jan Vacik e Maida Hundeling con al centro la traduttrice

”Il segreto più grande di Maida, a fianco naturalmente al talento, è la dedizione – ha illustrato Vacik-. il canto è la nostra vita e ci diamo sempre con passione.

Non lo facciamo per i soldi o la fama, cantiamo per il pubblico e nelle nostre esibizioni diamo sempre il massimo, sia che si tratti della Metropolitan Opera di New York, che dello ‘Zajc’ di Fiume”.

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