«Drago Gervais»: vincono Pandžić e Sušanj Kapićeva

Quest’anno i riconoscimenti sono andati ad autrici fiumane

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«Drago Gervais»: vincono Pandžić e Sušanj Kapićeva
Aleksandar Mijatović, Niko Cvjetković, Vlasta Linić e Kristian Benić. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

Il premio letterario “Drago Gervais”, fondato per onorare la memoria dello scrittore croato, è stato istituito nel 1961 a Fiume e nel corso dei decenni è diventato il più grande riconoscimento culturale biennale, accanto al premio “Ivo Kalina”, della Città di Fiume.

Il premio, del valore di 2.700 euro, viene assegnato in due categorie, ovvero la miglior opera letteraria inedita e la miglior opera letteraria pubblicata in uno dei dialetti ciacavi.
Nella sezione di Palazzo Modello della Biblioteca civica di Fiume, nella giornata di ieri il presidente della commissione giudicatrice nonché preside della Facoltà di Lettere e Filosofia del capoluogo quarnerino, Aleksandar Mijatović, affiancato dal direttore della Biblioteca civica, Niko Cvjetković e dalla capodipartimento per l’educazione, l’istruzione, la cultura, lo sport e i giovani, Vlasta Linić, ha reso noti i nomi dei vincitori dell’edizione di quest’anno.

Addio a Palazzo Modello
“Sono contenta di notare che questo premio ha di gran lunga superato i confini della città di Fiume – ha dichiarato Linić – e che sono sempre più numerosi i letterati che vi partecipano con le loro opere. Un altro dettaglio che vorrei far notare è che la conferenza si tiene per l’ultima volta nella sezione della Biblioteca di Palazzo Modello, che da lunedì prossimo chiuderà per sempre e si trasferirà nel nuovo edificio del Benčić. Anche se il premio “Drago Gervais” esiste ormai da 62 anni, a gestire l’organizzazione dal 2005 in poi è la Biblioteca civica, che finora ha svolto un ottimo lavoro. Faccio i miei complimenti ai vincitori e annuncio che la consegna dei premi avverrà il 15 novembre prossimo”.
Un saluto nostalgico ai locali di Palazzo Modello è stato porto pure da Niko Cvjetković, il quale ha affermato di voler fare uno “scatto mentale” dell’ambiente con tutte le persone presenti per conservarlo nella memoria. Cvjetković ha parlato anche del fatto che il premio “Drago Gervais” si è affermato a livello nazionale e desta l’interesse non solo della critica ma anche dei lettori. La vincitrice della scorsa edizione, Dora Šustić e il suo romanzo “Psi” (Cani), hanno attirato un tale interesse da parte del mercato, che il romanzo ha già avuto la sua prima ristampa.

L’anonimato sinonimo di qualità
“Quello che credo sia molto importante nel caso del premio ‘Drago Gervais’ è il fatto che si tratta di una selezione anonima – ha continuato il direttore della Biblioteca civica –. I manoscritti arrivano e vengono letti, ma sono contrassegnati esclusivamente con uno pseudonimo e secondo me questa garanzia di imparzialità è anche una garanzia di qualità. Il modello applicato è molto semplice. Tutti i membri della commissione leggono tutti i testi e quei manoscritti che entrano nella selezione finale vengono riletti e discussi. Quest’anno sono pervenuti 65 manoscritti, motivo per cui la commissione ha avuto tantissimo lavoro e devo dire che è veramente lodevole la dedizione e la serietà dimostrate. La parte che personalmente preferisco sono i dibattiti, perché offrono sempre spunti preziosi di ragionamento”.
A rivolgersi ai presenti è stato pure il presidente della commissione, Aleksandar Mijatović, il quale ha affermato di svolgere questa mansione ormai da dieci anni e di aver sempre dato spazio a ciascun manoscritto, perché anche quelli che sembrano non meritare un approfondimento, sono stati tema di discussione.

Le opere premiate
L’edizione di quest’anno in quanto a numero di manoscritti e tipo di testi è più o meno uguale a quelle precedenti, con l’unica differenza che quest’anno non è pervenuto nessun testo teatrale. A vincere il premio “Drago Gervais” nella prima categoria, ovvero in quella dei manoscritti inediti, è stato il testo “Vi niste ovdje” (Voi non siete qui) di Doris Pandžić di Fiume, mentre in quella dei testi in dialetto ciacavo la vincitrice è Vlasta Sušanj Kapićeva con la silloge “Krunica od versi” (Corona di versi).
Le vincitrici sono state scelte dalla commissione giudicatrice, composta da Dunja Matić Benčić, Aleksandar Mijatović, Ivica Prtenjača, Vlado Simcich Vava e Milorad Stojević.

La pandemia come fonte d’ispirazione
Mijatović ha parlato brevemente delle opere premiate e ha spiegato che il romanzo di Doris Pandžić parte dal tema della pandemia e delle misure epidemiologiche per parlare di temi esistenziali universali come la paura del declino fisico e della morte. Questa non è stata l’unica opera a raccontare la pandemia, ma è stata sicuramente quella che ha avuto l’approccio più originale. Il testo è frammentato e pieno di referenze letterarie, ma il discorso di fondo è facile e piacevole da seguire. Questo, secondo Mijatović, è estremamente importante perché la commissione non valuta soltanto la parte concettuale e l’esecuzione, ma anche le sensazioni che il testo desta nel lettore perché la letteratura deve essere in primo luogo piacevole e non un esercizio di stile. Il romanzo verrà pubblicato nel 2024 con una tiratura tra i 250 e i 350 pezzi.
Per quanto riguarda, invece, la silloge poetica di Vlasta Sušanj Kapićeva, Mijatović ha dichiarato che si tratta di una lettura estremamente piacevole nella quale ogni poesia ha la funzione di un fiore, che insieme compongono, appunto, una corona. Nel linguaggio poetico dell’autrice alcuni fiori non vengono trattati in maniera diretta, ma sono metafora dell’esistenza umana e dell’atto poetico.
In conclusione della presentazione dei testi vincenti, sono stati menzionati anche gli altri finalisti, ovvero Sandra Karabaić, Ružica Gašperov, Đurđica Stuhlreiter, Karlo Ilić, Tomislav Ribić e Frano Deranja nella categoria dei manoscritti inediti, mentre Kristina Posilović, Snježana Vračar Mihelač, Matija Ivačić e Jurjica Vesna Gržalja in quella della letteratura in dialetto ciacavo.

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