Conoscere il passato per accettare il presente

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Conoscere il passato per accettare il presente

FIUME | Un racconto molto attuale, ma che al contempo supera le tradizioni della nostra cultura e del nostro modo di concepire il mondo. È questo il filo conduttore del romanzo intitolato “Pensieri di sabbia” (Editoriale programma, 2013, 2018), di Brunello Gentile, presentato martedì scorso nel Salone delle Feste di Palazzo Modello a Fiume. A dare il benvenuto ai presenti, tra cui il vicepresidente del sodalizio, Mario Simonovich e i poeti Giacomo Scotti, Laura Marchig e Nirvana Ferletta, è stata la presidente della Comunità degli Italiani, Orietta Marot. “Questa sera abbiamo qui con noi un ospite speciale, che ho avuto modo di conoscere all’incontro di poeti tenutosi a Chioggia”, ha spiegato la responsabile presentando al pubblico l’autore.

Amante del mare

Brunello Gentile è stato quindi introdotto da Federico Guidotto, presente alla serata letteraria in rappresentanza del sodalizio. “Critico letterario, regista, autore di quaranta pubblicazioni e conoscitore del mare, Gentile, nel corso della sua vita ha viaggiato tantissimo e ha all’attivo 40.000 miglia nautiche (pressapoco come due volte il giro del mondo)”, ha detto Guidotto. L’autore, originario della Sardegna – è nato ad Alghero –, ma residente a Padova, ha ottenuto finora 113 riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Gentile è un diportista di ampia esperienza nei mari del Mediterraneo e dei Caraibi ed è stato corrispondente della rivista “Italia sul Mare”.

“È un piacere trovare associazioni che coltivano la cultura – ha esordito Brunello Gentile ringraziando la CI di Fiume per l’ospitalità – che dialogano, sanno custodire e capire il prossimo. Nella società odierna abbiamo perso la volontà di dialogare e condividere i sentimenti”. Da grande conoscitore e amante del mare, il protagonista della serata ha fatto notare come ciascun marinaio tenga a visitare questi territori dalla storia unica. “Oltrepassare il Quarnero è il sogno di ogni marittimo. Questa terra ha mantenuto le tradizioni di chiunque abbia segnato la storia della città”, ha affermato ancora l’autore.

Che cos’è una città senza storia e cultura?

In riferimento alla trama del romanzo “Pensieri di sabbia”, l’autore ha offerto una visione meno romantica e piuttosto reale di quella che è una delle città economicamente più potenti al mondo. La narrazione è ambientata infatti a Dubai: un appassionato di navigazione a vela che viaggia in lungo e in largo per il Mediterraneo, vede la realtà di Dubai con occhi diversi di quelli che sono i valori che offrono una mera visione commerciale e finanziaria. Lo strumento narrativo utilizzato dall’autore è impersonato da un avvocato veneziano, che compie un viaggio d’affari nella città degli Emirati Arabi. Durante il soggiorno, ricco di misteri e colpi di scena, Guido non può esimersi dal fare confronti. Da una parte c’è il capoluogo lagunare nel quale è cresciuto e che stratifica dentro di sé un millennio di storia e culture diverse; dall’altra l’ultimissima meraviglia del mondo: una metropoli nata e cresciuta in vent’anni grazie agli investimenti più spregiudicati e alle più moderne tecnologie, ma che, superati i primi momenti di stupore appare al protagonista come un’inquietante “palude capitalistico-mentale nella quale è ammesso qualsiasi lusso al di fuori del pensiero”.
Dubai, città bella senz’anima, è una sirena che attrae ingenti capitali da tutto il mondo. Un miraggio costruito ai confini del deserto col mare fatto di grattacieli esclusivi edificati su spiagge artificiali ricavate distruggendo la barriera corallina e dove si producono quantità incalcolabili di gas serra per soddisfare coloro i quali desiderano vantarsi con gli amici per avere sciato al Tropico su una montagna di neve. Il lusso prolifera fine a sé stesso, inghiottendo i più deboli senza alcuna pietà. Nessuna etica, se non quella falsa del profitto ad ogni costo. A Dubai si è riusciti a raggiungere un’economia strepitosa, ma che fine ha fatto la cultura?
Brunello Gentile, nel suo intervento, ha voluto presentare al pubblico fiumano la differenza di mentalità tra i diversi Paesi. Durante la serata sono state proiettate suggestive immagini delle ambientazioni del romanzo a Dubai.

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