Avviato il restauro dei sei capolavori di Matsch e Klimt

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Avviato il restauro dei sei capolavori di Matsch e Klimt

FIUME È un progetto di massimo rilievo, che si proietterà in maniera fondamentale pure nell’ambito del programma Fiume – Capitale europea della cultura 2020 (CEC), il restauro degli splendidi e preziosi medaglioni creati da Gustav ed Ernst Klimt e da Franz Matsch, che abbelliscono la volta teatrale dell’“Ivan de Zajc” di Fiume. Un “dettaglio artistico” che, già di per sé, parla in maniera inequivocabile dell’appartenenza del capoluogo quarnerino alla raffinatissima cultura mitteleuropea. Dopo di che l’evento clou di CEC 2020, almeno per quel che riguarda le arti figurative, sarà la grande mostra nel Museo Civico, che metterà in esposizione i dipinti restaurati, corredati da tutta una serie di schizzi, disegni, bozzetti che Klimt, suo fratello Ernst e Matsch realizzarono come lavori preparatori per i dipinti in questione. I detti disegni arriveranno direttamente da Vienna, ossia dalla Pinacoteca “Albertina” e da quella del “Belvedere”.

In conferenza stampa sono stati rivelati ieri dati più precisi inerenti il delicato intervento di restauro. Intanto, tutta la sala del Teatro fiumano contiene le impalcature grazie alle quali gli esperti, con grande delicatezza hanno già rimosso i sei capolavori dal soffitto.

Allegoria delle arti
“Per fortuna i dipinti versano in buone condizioni, essendo stati restaurati negli anni ‘80 del secolo scorso, durante il rifacimendo dell’edificio teatrale – ha spiegato la dott.ssa Irena Kraševac, dell’Istituto per la storia dell’arte –. Ciononostante sarà necessario rimuovere la patina che spegne la bellezza coloristica di queste pitture”.
Rileviamo che i sei medaglioni rappresentano un’allegoria delle arti, ossia, La musica strumentale, L’opera lirica e la Poesia dipinte da Gustav Klimt, nonché la Poesia amorosa, la Danza e l’Opera comica create da Franz Match. Codesti dipinti saranno restaurati dagli ottimi specialisti dell’Istituto per la conservazione e il restauro di Fiume. Il più grande dei dipinti, collocato al di sopra del proscenio e gli angeli laterali posizionati a livello delle logge dell’ultimo piano – dipinti da Ernst Klimnt – verranno restaurati invece a Zagabria.
Come spiegato dalla specialista dell’Istituto per la conservazione di Fiume, Ana Rušin Bulić, “le tele saranno sottoposte a una meticolosissima serie di indagini, che includeranno il controllo con i raggi ultarossi e ultravioletti e, se necessario, pure con i raggi X (o raggi Röntgen), a Zagabria. Siamo certi che queste analisi ci spiegheranno e ci faranno capire molto sulla pittura e il modo di dipingere di Klimt”.
Debora Pustišek Antić, conservatrice presso il Museo Civico di Fiume, ha fatto notare la rarità e la preziosità delle pitture decorative teatrali di Klimt, molte delle quali sono andate distrutte, come quelle del Burgtheater di Vienna – bombardato durante la Seconda guerra mondiale – del Teatro di Karlovy Vary e di altri ancora. “Penso sia il caso di sensibilizzare e rendere coscienti i cittadini di Fiume del tesoro che ci ritroviamo”. A questo scopo, nel prossimo autunno usciranno dei depliant turistici e informativi dedicati alle citate preziose opere.
Il ministero della Cultura coprirà le spese materiali del progetto con 210.000 kune, mentre la municipalità di Fiume si farà carico dei costi delle impalcature mettendo a disposizione 230.000 kune. Le spese del restauro rientrano nel budget dell’Istituto di conservazione previsto per le sue ordinarie attività.
Alla conferenza stampa hanno preso parte pure Anđelko Pedišić, responsabile delle sedi dislocate dell’Istituto per la conservazione di Zagabria, Biserka Dumbović, responsabile dell’Istituto per la conservazione di Fiume, Slobodan Radić, restauratore, e Vlasta Linić, responsabile della Direzione per la tutela e conservazione dei beni culturali di Fiume.

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