Albona. Un Simposio che promuove la pietra d’Istria

Presentato il programma della 45ª edizione della rassegna scultorea alla quale parteciperanno gli artisti Kuzma Kovačić, Jure Markota e Nenad Šoškić

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Albona. Un Simposio che promuove la pietra d’Istria
Mladen Lučić, Stephanie Peršić, Jure Markota, Kuzma Kovačić, Federika Mohorović Čekada, Irene Franković e Renata Kiršić Veselica. Foto: TANJA ŠKOPAC

Anche quest’anno il tradizionale Simposio mediterraneo di scultura (MKS) avrà un carattere internazionale. Giunta alla 45esima edizione, la manifestazione vedrà la partecipazione di tre scultori, Kuzma Kovačić (Croazia), Jure Markota (Slovenia ma residente in Austria) e Nenad Šoškić (Montenegro). Durante la conferenza stampa tenutasi ieri nell’anfiteatro “Dolac” a Dubrova, nel Parco sculture in cui è collocata la maggior parte delle opere create nell’ambito del Simposio, sono stati presentati gli autori e la loro opera. Come detto nell’occasione, l’artista montenegrino arriverà a Dubrova nei prossimi giorni, mentre il lavoro di realizzazione delle sculture ideate per quest’edizione dell’appuntamento inizierà lunedì 27 maggio.

Tutela del patrimonio nazionale
Secondo quanto confermato nella parte introduttiva da Renata Kiršić Veselica, presidente dell’associazione che si occupa dell’organizzazione della manifestazione e che porta il nome di quest’ultima, uno degli obiettivi dell’evento è la promozione della pietra d’Istria e della sua adeguatezza per le opere scultoree. Soffermandosi sull’opera di Kuzma Kovačić, dell’isola di Lesina, Mladen Lučić, storico dell’arte, curatore assieme a Stephanie Peršić, ha ricordato che si tratta dell’autore delle immagini utilizzate per le monete delle kune ma anche di alcune statue del primo presidente della Croazia indipendente, Franjo Tuđman, e di “quello che forse è il miglior monumento alla patria”, a Medvedgrad. Fu, a suo avviso, un capolavoro nel momento della creazione, oggi trascurato e vittima di “un grave barbarismo” e negligenza da parte delle istituzioni nazionali competenti, una delle opere artistiche che dimostrano “come ci si comporta in Croazia nei confronti del patrimonio”.
Per quanto riguarda l’opera con cui Kovačić darà il suo contributo al Simposio, Lučić ha detto che il nome scelto per il lavoro richiederà una targhetta più grande. La traduzione in italiano sarebbe “L’evangelista Marco nella sua breve relazione sul soggiorno di Gesù nel deserto menziona lo stare in compagnia con le bestie e con gli angeli e la sua resistenza a Satana”.

Minimalismo e arte concettuale
“Porta aperta”, proprio così, in italiano, è il nome che l’artista montenegrino Nenad Šoškić ha voluto dare all’opera ideata per il Simposio. Lučić lo ritiene il più importante artista montenegrino, che nelle proprie opere fonde il minimalismo, l’arte povera e l’arte concettuale, ricorrendo pure a elementi linguistici. Soffermandosi sul contributo alla vita sociale del Montenegro da parte dello stesso scultore, lo storico dell’arte ha menzionato il periodo in cui Šoškić ha ricoperto la funzione di preside presso l’Università di Cettigne (Cetinje) e durante il quale ha fatto costruire la nuova Accademia di belle arti. È stato pure direttore del Centro dell’arte contemporanea del Montenegro a Podgorica.

Una casa spirituale
Stephanie Peršić, coordinatrice della Galleria civica di Albona e, assieme a Lučić, curatrice dell’edizione 2024 del Simposio, ha presentato Jure Markota, sottolineando i suoi legami professionali con Albona e l’Istria in generale, nel territorio della quale ha avuto modo di presentarsi anche nell’ambito della Scuola internazionale estiva di scultura “Montraker” a Orsera, come pure con l’isola di Veglia. Come spiegato, nelle sue opere, essendo uno scultore, egli parte sempre, anche quando si esprime in un’altra forma, da un concetto scultoreo che continua a sviluppare fino a realizzare un nuovo progetto. Dal 2013 crea sculture di pietra per le quali utilizza anche pezzi di metallo e pure il lavoro ideato per il Parco sculture di Dubrova sarà fatto con gli stessi materiali. Dal titolo “Rezonancije” (Risonanze), sarà composto da blocchi di pietra che saranno collegati con il ferro: l’accento sarà sulla transitorietà e sul passaggio del tempo come elemento che influenzerà la forma dell’opera.
Per Kovačić il Simposio mediterraneo di scultura è una casa nel senso spirituale, un luogo nativo anche suo, grazie innanzitutto al carattere mediterraneo, ma anche perché è dedicato alle opere scultoree. “E poi, anche noi nella città di Lesina parliamo lo zacavo, come gli albonesi”, ha detto l’artista. “La prima volta che ho visto questo Parco mi sono detto che presentarmi qui vorrà dire che sono riuscito. Mi fa piacere vedere qui i colleghi che dimostrano che si può vivere e sopravvivere della propria arte”, ha detto Markota.

Jure Markota e Kuzma Kovačić.
Foto: TANJA ŠKOPAC

Incontri tra scultori e cittadini
La cerimonia di conclusione del Simposio si terrà il 15 giugno, nell’ambito di un programma che vedrà delle esibizioni di Jelena Radan e Pedro Abreu. Nel frattempo si avranno tre incontri tra artisti e cittadini, ma anche un appuntamento con gli alunni delle Scuole elementari “Ivo Lola Ribar” e “Matija Vlačić”. Il 45esimo Simposio mediterraneo di scultura è sostenuto dal Ministero croato della Cultura e dei Media, dalla Regione istriana, ossia dal suo assessorato alla Cultura e alla Territorialità, dalla Città di Albona e dal Comune di Santa Domenica, rappresentati ieri, rispettivamente, dalla vicesindaca Federika Mohorović Čekada e dalla sindaca Irene Franković, come pure dagli Enti turistici di Albona e di Santa Domenica.

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