A teatro per lottare per i diritti umani

La 28.esima edizione del Festival internazionale delle piccole scene si articolerà tra il 3 e il 9 maggio alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak

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A teatro per lottare per i diritti umani
Marko Filipović, Edita Karađole Šegvić, Jasen Boko e Višnja Višnjić Karković. Foto: ŽELJKO JERNEIĆ

È stata annunciata con una conferenza stampa la 28.esima edizione del Festival internazionale delle piccole scene, che quest’anno si terrà dal 3 al 9 maggio alla Casa croata di Cultura (HKD) di Sušak e porterà sette produzioni, ma anche numerosi dibattiti e una mostra.

Produzioni sceniche e letterarie
A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Fiume, Marko Filipović, il quale ha ringraziato gli organizzatori della manifestazione per il costante impegno. “Il Festival si terrà in un periodo molto importante per la nostra città e sarà coronato da due date altrettanto significative – ha spiegato Filipović -. Il 3 maggio è la data della liberazione di Fiume, mentre il 9 maggio è la Giornata internazionale dell’Europa, nonché l’anniversario della fine della Seconda guerra mondiale”. Visto che anche quest’anno il Festival propone alcuni degli spettacoli contemporanei più belli, il sindaco ha invitato tutti i cittadini a munirsi di biglietto e sostenere l’iniziativa. Riallacciandosi al discorso del sindaco, la coordinatrice del Festival, Višnja Višnjić Karković, ha ricordato che la giornata di ieri è pure la Giornata internazionale del Teatro e che il Festival delle piccole scene ha sempre sostenuto non solo le produzioni sceniche, ma anche letterarie.
A parlare della storia del Festival e del suo fondatore, Nenad Šegvić, è stata la consorte nonché direttrice artistica, Edita Karađole Šegvić, la quale ha dichiarato di essere molto contenta che l’opera di Nenad Šegvić continua a vivere anche dopo la sua scomparsa. Alla domanda se il teatro sia più grande o meno grande della vita stessa, l’attrice ha citato un verso di Dobriša Cesarić dal quale traspare che la vita è il dono più grande che ci viene fatto.

Sostenere la parità di genere
A presentare gli spettacoli in programma per il mese di maggio è stato il drammaturgo, selettore e produttore del Festival, Jasen Boko. “Ho fatto da selettore per il Festival delle piccole scene a partire dal 1999 – ha esordito – e in questi 24 anni ho notato che a differenza di Spalato sia il pubblico, che i sindaci fiumani hanno dimostrato un interesse e una sensibilità molto più spiccati. La vendita dei biglietti non è mai stata un problema e nella scelta delle produzioni non abbiamo mai dovuto tener conto che siano commerciali, divertenti o adatte a un vasto pubblico. Anche gli spettacoli più innovativi e di carattere artistico venivano accolti calorosamente. Quest’anno il programma è più compresso degli anni passati, con meno appuntamenti e senza spettacoli pomeridiani. Abbiamo messo uno spettacolo al giorno, sempre alle ore 19.30 all’HKD, con una sola eccezione lunedì, 8 maggio, quando lo spettacolo inizia alle 19. Penso che il tema di fondo dell’edizione di quest’anno sia la lotta per i diritti umani fondamentali, ma anche i diritti per la parità di genere. Lo spettacolo ‘Posljednje djevojčice’ (Le ultime bambine) del Teatro ungherese di Subotica, in Serbia, con la regia di Kokan Mladenović, ci racconta una distopia nella quale le donne vengono usate come incubatrici per bambini che poi vengono venduti alle coppie più abbienti. Allo spettacolo seguirà una tavola rotonda alla quale prenderà parte il regista, ma anche altri ospiti, tra cui psichiatri e altri professionisti del sociale. Lo spettacolo di Vuković ‘55 kvadrata’ (55 metri quadrati), con la regia di Ivan Plazibat, è in programma sabato, 6 maggio, e parla, invece, del problema del turismo a scopo di lucro a Spalato, ovvero del fatto che nei mesi estivi tante persone vengono letteralmente sfrattate per affittare gli appartamenti ai turisti. Questa produzione ha ottenuto il premio del Teatro croato come miglior spettacolo dell’anno 2022. Giovedì, 4 maggio, è in programma lo spettacolo polacco ‘Lear’ di Shakespeare, un monodramma con la regia di Janusz Oprynski nel quale recita uno dei più grandi attori polacchi contemporanei, Andrzej Seweryn. Ad aprire la rassegna c’è lo spettacolo ‘L’amica geniale’ di Elena Ferrante con la regia di Marina Pejnović, mentre a chiuderlo è ‘Moj sin samo malo sporije hoda’ (Mio figlia cammina solo un po’ più lentamente) di Martinić, con la regia di Ivan Plazibat. Da non dimenticare, lunedì, 8 maggio, ‘Un tram chiamato Desiderio’ di Williams, con la regia di Lenka Udovički. La giuria di questa edizione è composta da Marko Lukić, Nataša Matijašević e Tatjana Mandić Rigonat”.

Manifesti teatrali polacchi
Jasen Boko ha aggiunto anche che nella Galleria Kortil, dal 3 al 18 maggio si potrà vedere la rassegna di manifesti teatrali polacchi dedicati agli spettacoli di Shakespeare e intitolata “Lica, maske, rekvizita” (Visi, maschere, requisiti). Alla conferenza erano presenti anche i rappresentanti degli sponsor, ovvero Nina Goleš, dell’Erste Bank e Vlatka Stanić, direttrice dell’Hotel Bonavia.
I biglietti saranno in vendita dall’11 al 28 aprile nell’Hotel Bonavia, dalle ore 16 alle 18 e successivamente al botteghino dell’HKD. La manifestazione gode del sostegno del Ministero della Cultura e dei Media, della Città di Fiume, della Regione litoraneo-montana e dell’Ambasciata polacca a Zagabria.

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