Turismo, Bassa Istria con il vento in poppa

Anche in luglio è aumentato il numero dei vacanzieri se paragonato a 12 mesi fa. Leggera flessione a Dignano

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Turismo, Bassa Istria con il vento in poppa
Turisti a spasso davanti all’Arena. Foto: Srecko Niketic/PIXSELL

Siamo ad agosto, periodo caldo non solo per il clima, ma anche per il turismo. Agosto è infatti considerato da molti il primo vero giro di boa della stagione turistica. Anche dalle Pro loco dell’estremo sud dell’Istria, che proprio in questi giorni hanno presentato gli ultimi dati statistici sui flussi turistici. Dati che parlano chiaro e, almeno per quanto riguarda il Dignanese, dicono che i movimenti sono più o meno in linea con quanto registrato nel 2022.

Dignano, agosto promette bene
Dal 1º gennaio al 1º agosto l’Ente per il turismo di Dignano ha registrato infatti 319.333 presenze, soltanto 1.120 in meno rispetto ai primi sette mesi del 2022. Dai dati forniti dalla Pro loco dignanese risulta che ben il 64 p.c. del totale delle presenze è stato registrato a luglio. Il dato relativo al mese appena concluso dice infatti che i pernottamenti sono stati 204.744. È d’obbligo segnalare che rispetto al luglio del 2022 le giornate presenza hanno subito una flessione dell’1,4 p.c. circa. Per quanto riguarda gli arrivi nel Dignanese, dalla direttrice della Pro loco locale, Morena Smoljan Makragić, si apprende che dal 1º gennaio alla fine di luglio i turisti che hanno scelto di visitare e soggiornare nella cittadina dell’Istria meridionale sono stati 37.540 o quasi mille in più rispetto ai primi sette mesi dell’anno passato. A luglio di quest’anno, gli arrivi sono stati, invece, 22.404. Rispetto a un anno fa il numero si è ridotto del 5,6 p.c. Sebbene altalenanti, i dati non spaventano gli addetti ai lavori, i quali ritengono che i dati non rispecchino fedelmente l’effettiva realtà, soprattutto perché il Dignanese, più di altre aree della penisola istriana, ha un enorme problema: l’abusivismo turistico. Tornando ai numeri, sebbene in lieve flessione, Morena Smoljan Makragić si è detta tutto sommato soddisfatta. Soprattutto perché le prenotazioni per il mese appena iniziato pare siano buone. In altre parole, gli operatori turistici di Dignano stimano che l’esito dell’alta stagione dovrebbe essere positivo. Così come dovrebbe essere positivo, meteo permettendo, anche il mese di settembre. Questo è almeno quanto prevedono e sperano i responsabili del turismo dignanese, che per quanto riguarda il Paese di provenienza dei turisti segnalano gli sloveni, i tedeschi e i croati, seguiti poi dagli austriaci, dai polacchi, dai cechi, dagli italiani e dagli olandesi.

Fasana sempre più «in»
Se nel Dignaese il turismo stenta a decollare, dall’altra c’è una stella che brilla sempre più. È Fasana, che anche quest’anno punta a riconfermarsi una forte destinazione turistica. Soltanto a luglio, la piccola Fasana e le due sue frazioni di Valbandon e Surida hanno registrato più presenze di quanto abbia fatto Dignano dall’inizio dell’anno. Dal primo all’ultimo giorno del mese appena concluso i pernottamenti nel Fasanese hanno superato quota 332mila: rispetto a luglio del 2022 sono aumentati dello 0,81 p.c. Per quanto riguarda il numero dei vacanzieri, dalla responsabile della Pro loco, Melita Peroković, si apprende che a luglio Fasana è stata visitata da 44.437 turisti (+4 p.c.), 41.950 dei quali stranieri (+3.96 p.c.). Per quanto riguarda, invece, i Paesi di provenienza dei turisti, dalle statistiche estratte dal portale e-visitor risulta che i più presenti, con 9.799 arrivi e 82.652 giornate presenza, sono stati i tedeschi, seguiti a distanza dagli sloveni, con 5.749 arrivi e 43.166 pernottamenti. Rispetto a luglio 2022 sia i tedeschi che gli sloveni si sono fermati a Fasana più giorni. I primi hanno infatti fatto registrare un +3 p.c. mentre i secondi un bel +7,4 p.c. La lunga lista prosegue con i danesi, i polacchi, gli olandesi, i cechi, e i croati. I turisti in arrivo dall’Italia si sono piazzati soltanto all’11º posto, con soli 2.631 arrivi e 13.818 giornate presenza. Da segnalare che nel corso di luglio hanno soggiornato nella piccola Fasana anche diversi austriaci, slovacchi, belgi, ungheresi, svizzeri, serbi e svedesi. L’Ente per il turismo della cittadina dirimpettaia delle isole Brioni ha fornito anche i dati sui flussi turistici relativi ai primi sette mesi di quest’anno. Si apprende così che dal 1º gennaio alla fine di luglio le presenze sono state 610.082 o lo 0,9 p.c. in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando i pernottamenti si sono fermati a quota 577.158.

Pola, italiani in aumento
Il bilancio di mezza stagione sorride non soltanto a Fasana, ma anche a Pola, dove per il solo mese di luglio si segnalano ben 106.440 arrivi. Quasi il 95 p.c. del totale dei turisti (100.805) riguarda i vacanzieri stranieri, il cui numero è aumentato del 6 p.c. rispetto a un anno fa. Ad aumentare non sono stati soltanto gli arrivi, ma anche le giornate presenza, che a luglio sono state 541.789 o l’1 p.c. in più su base annua. Durante tutto il mese di luglio, anche nel principale centro urbano dell’Istria la lingua più parlata è stata il tedesco. Infatti, sono stati 21.360 i visitatori in arrivo dalla Germania. Sebbene continuino a essere i più presenti il loro numero si è, però, ridotto del 2 p.c. rispetto a luglio 2022. Allo stesso modo si è ridotto anche il numero delle presenze totalizzate dai tedeschi. Questo luglio sono state 144.217 contro le 151.610 di un anno fa. Il mese scorso sono, però, aumentati sia i turisti austriaci che quelli italiani. Dall’Austria sono, infatti, arrivati 7.120 visitatori (+4 p.c.), che si sono fermati a Pola per 36.071 giornate complessive. Gli arrivi dal Belpaese sono stati invece 7.462 (+7 p.c.). Le presenze italiane in città hanno invece toccato quota 31.096 (+5 p.c.). Ottimi anche i numeri riguardanti i turisti ungheresi. Gli arrivi sono stati 4.913 (+21 p.c.), le giornate presenza 21.090 (+16 p.c.). Oltre quota mille arrivi e 10mila pernottamenti totalizzati troviamo poi gli sloveni, i polacchi, i cechi, i croati, gli olandesi, i danesi, i britannici, gli slovacchi, i belgi, gli svizzeri, i serbi e gli svedesi. Sebbene i numeri non siano paragonabili a quelli già svelati, vale la pena sottolineare che, rispetto al mese di luglio di un anno fa, sono aumentati notevolmente anche gli arrivi a Pola dei turisti norvegesi, rumeni, spagnoli e addirittura australiani. A essere positivo non è soltanto il dato relativo al settimo mese. Infatti, dai primi di gennaio a oggi la città dell’Arena è stata visitata da oltre 251mila turisti (+13 p.c.). Le giornate presenza hanno, invece, superato abbondantemente il milione. Per l’esattezza sono state 1.105.124 (+7 p.c.).

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